Come tutte le onde, anche quelle elettromagnetiche sono caratterizzate da parametri specifici: uno di essi è la frequenza. L'intervallo di frequenza all'interno del quale le onde sono oggetto di studio e di applicazioni è ampio variando da pochi hertz a "miliardi di miliardi" di hertz. In particolare, essendo l'energia trasportata dall'onda proporzionale alla frequenza, a frequenze molto elevate esse sono in grado trasportare una energia in grado di ionizzare la materia rompendo i legami chimici che tengono uniti gli atomi: la radiazioni ionizzanti sono pertanto estremamente invasive e pericolose dal momento che sono in grado di penetrare i tessuti umani. Un esempio di radiazioni ionizzanti sono i Raggi X che sono utilizzati ad esempio in medicina per la radiografie.
In definitiva quindi le onde elettromagnetiche si possono raggruppare in due grandi famiglie:le radiazioni ionizzantile radiazioni non ionizzantiLe prime, come detto, sono altamente invasive ed il loro uso deve essere sempre controllato, mentre le seconde trasportano una energia che non è in grado di rompere i legami della materia e sono pertanto meno pericolose per la salute dell'uomo. Le onde elettromagnetiche utilizzate per la telefonia mobile, ad esempio, sono comprese nell'ordine dei MegaHertz (MHz = milione di Hertz). In particolare la tecnologia GSM, tanto per citare una delle più utilizzate al mondo, lavora nell'intervallo di frequenze che va da 900MHz a 1800MHz in Europa, mentre lavora a 1900MHz negli US.Come accennato, le radiazioni ionizzanti possono essere molto pericolose per l'uomo: a frequenze elevatissime (ben al di là dell'ultravioletto) vanno maneggiate con estrema cura dal momento che posseggono un energia tale da rompere i legami cellulari e inoltre hanno una lunghezza d'onda talmente piccola da potersi insinuare praticamente dappertutto.
Quelle non ionizzanti invece vengono utilizzate per svariate applicazioni: gli smartphone, i televisori, le radio, le reti mobili, tanto per fare qualche esempio applicativo, utilizzano le radiazioni non ionizzanti.Tali radiazioni, pur non avendo una grossa energia, sono costantemente oggetto di studio per capire gli impatti che hanno sull'uomo. Alle radiofrequenze, ad esempio, uno degli effetti dell'esposizione alle onde elettromagnetiche è un moderato riscaldamento. Questo effetto ad esempio è molto più significativo a frequenze più elevate tanto che è sfruttato per scaldare il cibo (il forno a microonde). Alle radiofrequenze, invece, l'effetto non è significativo ma, viste le abitudini umane e la straordinaria diffusione degli apparati a radiofrequenza nelle case, si sta studiando con attenzione quali possano essere gli effetti sulla salute causati da una lunga esposizione a questi tipi di campi. E' infatti esperienza comune quella di avvertire un disagio se si sta per troppo tempo al telefonino ed anche le stesse case costruttrici raccomandano precauzione nell'utilizzo, consigliando ad esempio di non avvicinare troppo il telefono all'orecchio.
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