Il deviatore è una tipologia di interruttore molto particolare, utilizzata per gli impianti elettrici, per sostituire l' interruttore classico vero e proprio.
A differenza di quest' ultimo, che interrompe il flusso di corrente via cavo elettrico, i deviatori permettono di deviare l'elettricità su un' altro cavo in modo tale che sia possibile intervenire sull'impianto di accensione e spegnimento da 2 punti diversi.Esistono varie tipologie di deviatore, dalla più semplice , definita “ad una via”, che permette di deviare un solo cavo su di un altro cavo, a quelle più complesse, utili per deviare molti cavi contemporaneamente su altri cavi. In pratica, bisogna pensare che questo oggetto, che esteticamente ha le stesse caratteristiche di un interruttore classico, presenta impostazioni tecniche diverse, che lo rendono più funzionale e versatile. Con l'interruttore classico, infatti, una lampadina può essere comandata solo da un unico punto controllato da esso, mentre con il deviatore questo non succede perchè esso consente di comandare un punto luce da 2 punti diversi.Un deviatore deve possedere pressappoco le stesse caratteristiche di un interruttore.
Le caratteristiche elettriche dei deviatori si riassumono, infatti, in: -tensione nominale, ovvero la tensione massima che è possibile installare fra contatti in posizione aperta; -corrente massima nominale, che è l' intensità massima di corrente elettrica che, dopo il riscaldamento avvenuto per effetto Joule, può attraversare il deviatore senza produrre dei danni; - corrente minima commutabile. Si tratta della definizione, a seconda del materiale che viene utilizzato per la realizzazione del prodotto, della minima corrente e della potenza commutabile- potere di interruzione, ovvero la corrente massima che il dispositivo può interrompere improvvisamente e che, se in quantità superiore, il prodotto non riuscirà a fermare; - resistenza di contatto, ovvero la massima resistenza fra contatti chiusi;- resistenza di isolamento, ovvero la massima resistenza fra contatti aperti; - rigidità dielettrica, ovvero la tensione massima che è possibile instaurare fra contatti aperti senza che questi producano delle scariche elettriche; - temperatura di lavoro, ovvero la temperatura minima e massima in cui il prodotto può operare senza portare dei danni.Come è già stato accennato, uno dei compiti dell deviatore è quello di permettere di spegnere e accendere un punto luce da due punti diversi, senza dover sempre ritornare al punto di partenza. Si tratta di dispositivi molto utilizzati e apprezzati, che è sempre bene saper installare e saper collegare, senza doversi rivolgere a dei professionisti nel settore, cosa che comporterebbe un' ulteriore spesa.
Il deviatore, come è già stato detto, va utilizzato insieme ad un'altro deviatore, quindi due deviatori vanno installati in coppia, in modo da poter accendere e spegnere una lampada da due postazioni differenti, ovvero rispettivamente quella in cui viene collocata il primo e quella in cui viene collegata il secondo deviatore. Ecco come procedere: 1. Il deviatore ha sul retro tre entrate. 2. Nel morsetto con la lettera L è necessario far entrare la fase, che può avere il filo di colore diverso, a seconda di come è stato realizzato l'impianto . 3. Nel morsetto accanto va utilizzato un filo di colore intermedio; tale filo va fatto partire dal secondo morsetto del primo deviatore, quindi, e va collegato al secondo morsetto dell'altro deviatore. 5. Stessa cosa vale per il filo dell'ultimo morsetto del secondo deviatore, che va collegato con l'ultimo morsetto del numero uno. 6. Dal morsetto centrale del secondo deviatore parte invece un nuovo filo (bianco, se l'impianto viene realizzato ex novo, altrimenti può avere colori diversi) che va collegato ad un' estremità della lampadina, mentre all'altra estremità della lampada va collegato il filo neutro (di solito blu) che andrà direttamente alla centrale elettrica. 7. Chiudere il circuito a livello del generatore di corrente.
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