Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli argomenti di base che più potrebbero esserci di aiuto e di sostegno nel corso della nostra analisi in tema di montare una parabola, una analisi la nostra per altro anche abbastanza sintetica a causa delle ben note ragioni di spazio ma che ci auguriamo rimanga sempre e comunque sufficientemente chiara ed esauriente. In primo luogo occorre comprendere che per montare una parabola a dovere e, prima di tutto, per orientarla nel migliore dei modi, la prima cosa da realizzare è che molto dipende dal luogo geografico in cui ci troviamo. Perché, ovviamente, inclinazione e orientamento servono a far captare meglio il segnale proveniente dal satellite alla nostra parabola in modo da non avere problemi di segnale e di aver anche la più alta qualità visiva possibile.
Per quanto riguarda il nostro caso, vale a dire l’esposizione e l’inclinazione consigliata dagli addetti ai lavori per montare una parabola all’interno del nostro Paese, alcune regole di base da seguire ci sono. Per esempio le coordinate di puntamento in Italia prevedono che l’orientamento di una parabola sia effettuato in direzione Sud e che l’inclinazione venga registrata intorno ai 40 gradi per facilitare la captazione del segnale dal satellite televisivo a noi più vicino. Per quanto riguarda invece le operazioni successive occorrerà procedere essenzialmente all’ancoraggio della parabola in nostro possesso a un classico bastone per antenne, la posa in opera del cavo coassiale, vale a dire quello che collega parabola a decoder in casa nostra e del convertitore LNB (cioè il convertitore low noise block).
COMMENTI SULL' ARTICOLO