Chiaramente, l’alternativa storica e validissima al televisore analogico terrestre, è rappresentato dal televisore digitale terrestre, un oggetto tanto semplice quanto innovativo, che rappresenta un punto di svolta focale per il futuro delle telecomunicazioni. Televisione in digitale terrestre vuol dire innanzitutto poter contare su una tecnologia più avanzata e più varia, e in secondo luogo avere a disposizione una gamma di canali e di frequenze che la tecnologia analogica purtroppo non poteva vantare. Nell’era della globalizzazione, di internet quando vuoi e dove vuoi, di un progresso tecnologico a dir poco imperante, era praticamente inevitabile che anche in Italia arrivasse il tempo di cambiare. Il Belpaese, infatti, è stato uno degli ultimi in Europa ad accogliere il cambiamento e a favorirne la diffusione. Le polemiche sono nate, e per certi versi continuano tuttora, non tanto da parte delle famiglie e dei giovani, quanto per le persone anziane e prive di assistenza familiare. Le donne e gli uomini di una certa età, reduci dagli ultimi 30-40 anni trascorsi con il segnale analogico, si sono visti costretti a cambiare le loro consolidate abitudine e familiarizzare con un sistema tecnologico quasi del tutto nuovo. In ambito commerciale, non sono mancate comunque le iniziative volte a facilitare l’introduzione di questo nuovo sistema: mentre all’inizio, infatti, era obbligatorio acquistare i boxettini separati dalle televisioni, in breve tempo sono state introdotte sul mercato le televisioni già dotate di TDT, ovverosia di digitale terrestre. L’introduzione dei dispositivi con i digitali terrestri incorporati non ha fatto altro che favorire l’assimilazione più veloce di quella che è comunque una tecnologia nuova e dotata di caratteristiche proprie. Quando si parla di digitale terrestre, dunque, si ha a che fare con una novità accolta dalle polemiche e dai dubbi, ma oggettivamente dotata di vantaggi e punti a favore che sono tutt’altro che di poco conto. La domanda alla quale abbiamo l’intenzione di dare una risposta è quella più semplice: perché? Perché la tecnologia funzionante con il digitale terrestre ha vinto sull’analogico, a tal punto da far sì che lo Stato rendesse obbligatorio l’utilizzo di televisori DT? E’ una domanda chiara, dotata di una risposta altrettanto semplice e scontata. Dal punto di vista tecnologico, la tecnologia in digitale terrestre è più sicura e più vantaggiosa rispetto a quella analogica, per tanti motivi.
Il primo fattore su cui focalizziamo la nostra attenzione nel sottolineare le differenze tra il segnale elettrico in digitale terrestre e quello analogico è l’immunità ai disturbi. Il segnale analogico è molto soggetto ai disturbi e alle perdite di frequenza: in pratica, le televisioni prive del digitale terrestre non riescono a riconoscere l’arrivo di un disturbo rispetto ad altri contenuti informativi. Immagini di effettiva televisione e disturbi sono in poche parole la stessa cosa secondo questo tipo di tecnologia. L’introduzione del digitale terrestre ha consentito invece la possibilità di utilizzare dispositivi capaci effettivamente di riconoscere un segnale disturbato da uno buono. Fino a che rimangono di lieve entità e non richiedano l’intervento di un tecnico specializzato, il digitale terrestre è invece in grado di riconoscere i disturbi e isolarli senza particolari difficoltà. Basti questo primo fattore discriminante per farci capire quanto diverse siano le due tecnologie e quanto comprensibile sia stata l’introduzione del digitale terrestre. Ma se rimaniamo nel campo dei disturbi, per completare la nostra analisi dobbiamo distinguere anche le due immagini “disturbate”. Il televisore analogico che presenta disturbi, riesce comunque a trasmettere un prodotto che è riconoscibile all’occhio umano: anche un’immagine sfocata, sgranata e disturbata da interferenze, arriva all’occhio umano come decifrabile. Lo stesso non si può dire per i disturbi vissuti dal DTT: in questo caso, infatti, l’immagine disturbata diventa irriconoscibile all’occhio umano, ed è quasi assente. Andando ad analizzare nel dettagli quelli che sono gli effettivi vantaggi offerti dalla tecnologia in digitale terrestre, il primo fattore degno di menzione è senza ombra di dubbio la grande ricchezza di canali. Questo tipo di tecnologia è in grado di offrire contenuti decisamente più ricchi, grazie a una tecnica di compressione dati che è stata introdotta solamente negli ultimi anni e che non era prevista ai tempi del segnale elettrico in formato analogico. In termini numerici, e per rendere le nostre informazioni più chiare e fruibili, diciamo che la trasmissione di un canale in digitale terrestre occupa un quinto della larghezza di banda che serve necessariamente alla trasmissione di un canale analogico. Basti questa proporzione per farci capire il passo avanti che abbiamo compiuto in ambito televisivo nel 2010. Televisione in digitale terrestre vuol dire futuro, vuol dire un modo unico e nuovo di concepire le telecomunicazione e vivere l’informazione televisiva.
Continuando la nostra breve analisi dei vantaggi effettivi apportati alla televisione dall’avvento del digitale terrestre, non possiamo che prendere atto di una migliore qualità immagine/audio. Si tratta di un fattore di estrema importanza e che probabilmente rappresenta la discriminante più evidente tra i due tipi di tecnologie. Rispetto al segnale di tipo analogico, quello terrestre riesce a mandare in onda prodotti qualitativamente migliori e capaci di regalare emozioni più tangibili e concrete. Come avviene tutto questo? Anche in questo caso, ci troviamo di fronte a un innovativo sistema di codifica dei canali che tutelano il prodotto fin dalla sorgente e lo rendono meno soggetto alle interferenze e ai disturbi rispetto a quanto avviene con il segnale analogico. In base a quanto abbiamo affermato fino a questo punto della nostra breve rassegna, se non ve ne siete ancora resi conto, il televisore in digitale terrestre è capace di mandare in onda solamente prodotti di alta qualità. Al di sotto di una certa soglia di potenza, in pratica, il decodificatore digitale terrestre non trasmette: si tratta di un’innovazione decisiva e capace di tutelare strenuamente la qualità e la buona televisione. Avete presente le immagini che proiettano sul vostro televisore i lettori DVD? La brillantezza, la perfezione, la nitidezza e le giuste proporzioni? Ebbene, sappiate che il digitale terrestre manda in onda in 16:9, ovverosia lo stesso formato dei lettori DVD. La differenza sostanziale, in questo senso, rispetto alla tecnologia analogica è relativa al fatto che i vecchi televisori trasmettevano unicamente in 4:3, e questo implicava una qualità inferiore e una nitidezza imparagonabile con quella tipica del digitale terrestre. Un altro elemento che è fondamentale mettere in rilievo è la possibilità, anche in questo caso introdotta dal digitale terrestre, di contare sull’audio multiplo: in pratica, un programma viene trasmesso in più lingue, che l’utente può comodamente scegliere stando seduto sul divano di casa. Questo non era naturalmente possibile quando il segnale elettrico veniva trasmesso in forma analogica. Insomma: quando si parla di televisione in digitale terrestre si ha a che fare con un’innovazione traducibile in un lungo elenco di vantaggi tutti da scoprire e da sfruttare.
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