Stucco epossidico

Stucco epossidico per pavimentazioni

Nel mercato oggi si trovano molti tipi di miscele adatte a realizzare uno stucco epossidico. Alcuni infatti usano sabbie silicee, mentre altri, invece, microsfere vetrose. Oppure polvere ricavata dal legno.

E’ ottimo quando si usa nelle zone umide: è il caso dei pavimenti piastrellati del bagno oppure della cucina.

Mettere quindi le piastrelle e stendere bene lo stucco fra le fessure con l'aiuto di un frattazzo in gomma. Bagnare, senza far passare troppo tempo, le fughe con acqua molto pulita di modo che lo stucco diventi morbido e risulti liscio.

Distribuire quindi in maniera uguale passando un panno morbido in feltro.

Per finire, pulire tutto usando uno spandiboiacca, assicurandosi di eliminare il prodotto in eccesso e passare una spugna morbida e inumidita.

Il prodotto che otterremo alla fine apparirà liscio e compatto e sarà inoltre molto tenace per le crepe.

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Stucco epossidico per legno

stucco per legno Lo stucco epossidico bicomponente è di solito reperibile in due differenti involucri oppure in un'unica soluzione con dosaggio prestabilito, più facile, automatico e preciso.

Dopo che si è asciugato bene lavorare il prodotto come fosse legno vero.

Miscelare i vari componenti (se previsti) fino all'ottenimento di una pasta omogenea e liscia.

Quindi ripulire bene la superficie da trattare assicurandosi di non lasciare nessun residuo di polvere o grassi. Carteggiare poi la zona dove si vuole lavorare. Stendere quindi il prodotto e premere per una maggiore penetrazione nelle fessure.

Mantenere tutto saldamente in posizione fino alla giusta adesione dello stucco epossidico e modellare infine aiutandosi con una spatola.

Ricordarsi che il prodotto è lavorabile nei primi dieci minuti e dopo solamente un'ora si può già carteggiare, fresare e forare.

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Stucco epossidico per nautica

stucco epossidico per nautica Lo stucco epossidico trova impiego in molte opere vive e morte. Nelle vive viene sconsigliato l’utilizzo di altri tipi di stucco, considerati inefficaci e inadatti allo scopo.

Privi di solvente, vengono utilizzati spesso in nautica purché vengano miscelati in maniera corretta. Utilizzando in modo eccessivo il catalizzatore, lo stucco verrà infatti così indebolito e subirà un conseguente sgretolamento.

E' possibile inoltre lavorare il prodotto in presenza di piccole perdite di acqua visto che è fortemente resistente e adatto a lavorare a contatto con liquidi.

Si può utilizzare per finiture leggere e per rasature finali in base al tipo di lavoro scelto.

Diversi stucchi epossidici permettono inoltre il livellamento di ampie zone in poco tempo perché grazie ad un'unica spatolata si avrà un ottimo spessore di prodotto.


Stucco epossidico per plastiche

stucco epossidico per plastica Le sue caratteristiche sono quindi adesione, riempimento, compattezza e resistenza. Grazie a queste peculiarità, lo stucco epossidico viene usato spesso nella lavorazione di tutti i materiali plastici e delle vetroresine, ad eccezione di polietilene, polipropilene e ptfe.

Infatti viene adoperato per lo più per riparare tubi in pvc, per le componenti in plastica di mezzi di trasporto oppure per riparare le taniche di acqua e serbatoi proprio grazie alla capacità intrinseca di resistere all'acqua.

Lo stucco epossidico può inoltre sopportare elevate temperature, solitamente non subisce variazioni strutturali anche se si raggiungono i 120-150 gradi.

Nell'eventualità che si lavori con adesivi epossidici, in aggiunta, l’asciugatura risulterà ancora più rapida e il prodotto impiegherà circa 5 minuti prima di poter essere lavorato di nuovo. Lo stucco epossidico viene tolto solamente mediante azione meccanica.




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