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Dopo le opportune indagini compiute per conoscere la storia e la composizione del materiale dell'opera da consolidare si prosegue con il monitoraggio. Questo è un intervento molto importante e nasce per studiare i movimenti delle lesioni che una struttura antica può aver subito. Negli edifici monumentali le opere di monitoraggio sono eseguite periodicamente e, attraverso sistemi di misurazioni moderni, si riesce a intervenire in tempo individuando se le crepe sono soggette al deterioramento per cause naturali tipo vento, piogge oppure sbalzi gravitazionali. Il monitoraggio diventa più efficace grazie alla tecnologia e i rilevamenti topografici insieme con l'utilizzo di scanner laser: vibrometri digitali per individuare le avarie e gli sbilanciamenti degli assi portanti, o i clinometri da parete che individuano le inclinazioni delle strutture, gli sbilanciamenti e i cambiamenti, sono le fasi di un monitoraggio attento e costante.
Per adottare le giuste strategie, e prevenire lesioni future, è necessario innanzitutto capire quali siano state le origini della lesione della trave in legno. Generalmente essa cede per la trazione a...
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Una volta individuata la struttura, compiuto le indagini strutturali e terminate le fasi di monitoraggio, il punto focale di un'opera di consolidamento è il rinforzamento della struttura. Si tratta di un lavoro tecnico e specialistico atto a migliorare e, appunto, consolidare, l'edificio pericolante. Il primo punto di questo intervento è di non danneggiare l'opera intervenendo in modo omogeneo seguendo determinate strategie: il rinforzo degli elementi danneggiati oppure inserimenti di protezione nella struttura portante, o su altri punti, rispettandone le caratteristiche originali. L'integrità architettonica è un punto fondamentale per buona opera di consolidamento. Per evitare che le pareti si ribaltano s'inseriscono catene di metallo (ma si possono usare anche elementi lignei) chiamate in gergo tecnico, tiranti: queste catene permettono, inoltre, che il livello della muratura non si comprima eccessivamente. Un'alternativa a questo tipo d'intervento è la perforazione armata, eseguita soltanto se strettamente necessario. Con una trivella si compie tutta una serie di forature nelle barre metalliche delle pavimentazioni o delle pareti: questa tecnica rischia però di danneggiare la struttura e va utilizzata soltanto in alternativa ai tiranti a catena e se la compostezza dell'edificio è particolarmente solida nonostante le crepe. Quando i collegamenti tra le murature sono ormai deteriorati, queste vanno abbattute e ricostruite usando pietre o mattoni, per un vero e proprio lavoro di cuci e scuci in cui si valuta sempre con attenzione cosa va demolito. La sommità delle pareti, nello specifico i soffitti poco coesi, con la costruzione di cordoli in cemento armato, crea un collegamento tra il solaio e la soffitta. Con quest'operazione l'opera di consolidamento può ritenersi terminata.
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