Il rosmarino è una pianta che può essere coltivata da chiunque, perchè è possibile coltivarla anche in vasi di piccole dimensioni e, quindi, posizionarla in vari luoghi, come ad esempio il proprio balcone o il davanzale della propria finestra. In questo modo, sarà possibile avere sempre a portata di mano del rosmarino fresco e di sicura provenienza, capace di rendere i propri piatti saporiti. Il rosmarino, infatti, è utilizzato in cucina come una pianta aromatica, dato che il sapore delle sue foglioline è in grado di influenzare il sapore di un' intero piatto. Si tratta di foglioline profumate e dal sapore forte e buono, che possono essere utilizzate sia per condire i primi che per condire i secondi piatti.
Il rosmarino è una pianta conosciuta e utilizzata sin dall' antichità, spesso considerato sacro. I greci e gli egizi già lo apprezzavano per le sue molteplici virtù. Ma oltre al suo buonissimo sapore, e al prezioso uso che gli esperti in cucina fanno di questa pianta, non bisogna dimenticarsi che mangiare il rosmarino non è buono soltanto per il palato, ma che, in quelle piccole foglioline, ci sono dei contenuti ottimi anche per la salute di chi le mangia, capaci, infatti, di risolvere quei problemi piccoli, ma fastidiosi, che possono capitare quotidianamente. In primis, il rosmarino può essere applicato quando si è oggetti ad influenze o febbri, in quanto ha la capacità di influire sull' apparato respiratorio e calmare la tosse o anche l' asma, o quando si ha problemi di digestione, infatti il rosmarino incentiva la produzione di bile e facilita la digestione. Infine, è utilizzato anche come antireumatico, per i benefici che è in grado di apportare all' apparato osseo. Anche l' uso che se ne fa in cucina è motivato dalle proprietà salutistiche del rosmarino: è possibile accompagnarlo a cibi particolarmente pesanti per diminuirne la difficoltà di digerirli, o evitare il sale per insaporire un piatto, in quanto il rosmarino svolge il medesimo ruolo con meno svantaggi. Tuttavia, è meglio ingerire il rosmarino come una tisana, quindi facendo riposare per circa dieci minuti un cucchiaino di foglioline in acqua bollente.Il rosmarino può essere coltivato in vari modi, ma quello sicuramente più conosciuto è la semina. Il periodo migliore per eseguire questa pratica è senza dubbio la primavera e si deve procedere nel seguente modo: prima di tutto, si prepara del terriccio all interno di un vaso, e sopra di esso vanno distribuiti in modo omogeneo una piccola manciata di semi. A loro volta, i semi vanno ricoperti con un piccolissimo strato di terriccio, e successivamente il tutto a compattato tramite una leggera pressione. A questo punto, il terriccio va innaffiato, facendo sempre attenzione al che non si smuovano i semi , quindi essendo molto moderati. Dopo questa pratica, si ricopre il vaso con un foglio di plastica trasparente, sul quale è preferibile realizzare dei piccoli buchi, in modo da conservare il terriccio in un ambiente caldo . Ogni due giorni è necessario rimuovere questo foglio di plastica e inumidire il terriccio (se necessario). Le piantine spunteranno in non più di venti giorni, e a questo punto sarà possibile rimuovere il telo.
IL rosmarino predilige terreni asciutti e leggeri, che favoriscano un efficiente drenaggio, in quanto è una pianta che teme i ristagni d' acqua. Inoltre, questa pianta resiste bene alla siccità ma non all' eccessiva abbondanza d' acqua, e preferisce quindi i luoghi soleggiati e caldi. Quando le piantine avranno raggiunta un' altezza minima di dieci centimetri, sarà possibile estirparle (delicatamente) e interrarle nella loro definitiva dimora. E' meglio se il trapianto avvenga in primavera inoltrata.
Per quanto riguarda la pratica dell' innaffiatura, questa deve essere sempre essere eseguita in modo cauto e con buon senso, anche durante le stagioni più calde. Il rosmarino deve essere innaffiato solo quando il terreno è asciutto e nelle ore più arieggiate, prediligendo quelle serali. Per quanto riguarda il rinvaso, questo può avvenire ogni quattro o cinque anni. Per quanto riguarda la concimazione, questa può essere eseguita prima della stagione vegetativa per integrare i nutrienti necessari. Le potature sono limitate alla rimozione solo di foglie o rami secchi, e possono avvenire ogni qualvolta se ne presenti la necessità.
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