il gelsomino

vedi anche: Bonsai gelsomino

Origini, storia e leggende sul gelsomino

Il termine Gelsomino deriva dalla parola yasamin, un termine persiano. Si dice che questa popolazione ne traesse un olio, appunto detto olio di gelsomino, che veniva offerto in dono agli invitati dei banchetti, in quanto disponeva di speciali proprietà purificatrici. Tale pianta ha origini molto antiche, essendo stata importata nel continente europeo solo nei primi vent'anni del Millecinquecento, grazie all'opera dei navigatori spagnoli. Tuttavia non è semplice datare la pianta ed individuarne una vera e propria prima comparsa in Europa. Molte fonti attestano la presenza di piante che davano fiori stellati già molti anni prima, come dimostra ad esempio il Liber de Simplicibus di Rinio.

Di certo il Ducato di Firenze, la cosiddetta Serenissima, aveva ad uso la coltivazione del gelsomino. Alcune fonti storiche attestano che Lorenzo de Medici, affascinato dalla bellezza del fiore bianco del gelsomino, ne avesse addirittura proibito la diffusione nel regno, obbligando i suoi giardinieri a coltivarlo in segreto esclusivamente per la propria residenza.

L'ordine granducale rimase inviolato per un lungo periodo di tempo. Si narra che causa della sua diffusione al pubblico fu dovuta a una coppia di innamorati. Uno dei giovani giardinieri di Lorenzo de Medici volle infatti donare un ramoscello di gelsomino alla sua dama nel giorno del suo onomastico. La ragazza, grata e affascinata dal bellissimo fiore, decise di non limitarsi ad ammirarlo ma di fare qualcosa per rivederne ancora la bellezza. Pertanto lo piantò e restò sorpresa quando si rese conto che la splendida pianta non solo rimase verde e vispa per tutto l'anno, ma nella seguente stagione vide spuntare persino nuovi boccioli. Le leggende abbinano a questo fiore anche una cospicua dose di fortuna economica, poiché si racconta che i due giovani innamorati riuscirono a vedere i fiori sbocciati e ne ricavarono un buon patrimonio, sposandosi. Da quel momento, la tradizione vuole che ogni giovane sposa toscana debba inserire nel suo bouquet di nozze almeno un gelsomino, in segno di augurio e prosperità.

gelsomino

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Composizione, utilizzo e tipologie di gelsomino

gelsomino Appartenente alla famiglia delle Oleaceae, piante reperibili soprattutto nelle zone tropicali, il gelsomino è una pianta ornamentale di bellissimo aspetto, sia per il tronco in sé della piantina sia per gli splendidi fiori che sbocciano su di essa. Esiste una grandissima varietà di gelsomini in natura, al punto che se ne contano all'incirca duecento specie, le quali si dividono tra quelle cosiddette Arbustive, la cui crescita si poggia cioè su un tronco dal quale si erge la pianta, e quelle Rampicanti.

Solitamente i gelsomini vengono adoperati come piante ornamentali, deputate ad abbellire e decorare le abitazioni e i giardini. Si può optare sia per una pianta di gelsomino arbustiva, piantandola in questo caso direttamente nel proprio giardino e ammirandone la maestosa crescita e sviluppo del tronco, sia per un gelsomino rampicante, nel qual caso l'uso più comune che ne viene fatto è quello di strumento decorativo di mura e recinzioni.

Tra le piante di gelsomino più comuni e maggiormente presenti in commercio, si può ricordare innanzitutto il Gelsomino officinale, che corrisponde al classico Gelsomino comune. Esso è rappresentato da una piccola pianta rampicante, che produce piccoli fiori dal caratteristico colore bianco, il cui odore è uno dei più bei profumi floreali esistenti.

Non meno importanti sono i cosiddetti Gelsomini nudiflorum e primulinum, noti per la presenza di fiori ascellari di colore giallo. Questi sono molto diffusi soprattutto in Cina e in genere in Oriente.

Un'ulteriore categoria di gelsomino è il Gelsomino grandiflorum, comunemente denominato Gelsomino di Spagna, poiché è molto presente nella regione spagnola e nelle aree a clima mite e temperato. Questa tipologia di gelsomino si contraddistingue per i suoi fiori ampi e larghi, i quali sbocciano nel periodo che va dalla primavera sino alla stagione invernale.

Assolutamente delizioso è anche il Gelsomino azoricum, conosciuto dagli amanti di questa pianta come Gelsomino trifogliato. Anch'esso molto comune, viene solitamente adoperato come abbellimento per porte, muri, recinzioni e staccionate, grazie alla sua natura rampicante.


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il gelsomino: Coltivazione e potatura dei gelsomini

gelsomino Coltivare il gelsomino è semplice, ma richiede attenzione e dedizione. Queste piante hanno bisogno di molta luce solare, per cui è consigliabile posizionarle in luoghi soleggiati. Il giardino è il posto perfetto dove piantarlo. Naturalmente l'esposizione non deve essere continua e diretta, ma è comunque necessario disporre di un clima mite e fresco, al fine di non stancare e far seccare la pianta. Nelle aree in cui il clima non è dei più favorevoli invece, si consiglia di mettere la pianta in un vaso e coltivarla lì. Il terreno adoperabile è quello medio impastato e ben sciolto. La concimazione deve durare almeno fino all'autunno.

Nella maggior parte dei casi il gelsomino si adatta a ogni tipo di terreno, ma in realtà la pianta vive meglio in terreni leggeri e freschi, ingrassati con letame equino.


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