Questo tipo di pianta presenta numerosi pregi, essendo molto facile da coltivare. Cresce bene nei climi temperati ma non presenta particolari problemi nei climi più freddi; se posta in esterno, quando le temperature sono rigide, può essere protetta con del semplice materiale pacciamante posto alla base, per proteggere le radici. Se si prevedono inverni con temperature particolarmente fredde, potrebbe essere conveniente riparare la pianta in serra fredda, con l'accortezza di sistemarla in un luogo molto luminoso, esposizione ideale per ottenere il meglio dal bonsai gelsomino. Questa varietà è una delle poche specie arboree che non risente negativamente della presenza di ristagni idrici e, al contempo, non necessita di abbondanti annaffiatura. Per questo motivo, per quel che riguarda la fornitura d'acqua, è bene regolarsi in relazione al periodo, all'aspetto del terreno e al clima presente, ricordandosi che durante la fase vegetativa, essa dovrà essere più abbondante, per poi diradarsi quando la pianta entra in riposo. Nel periodo estivo è bene fornire acqua di sera, mentre in inverno le annaffiature vanno praticate la mattina per evitare le eventuali gelate notturne.
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Come tutte le piante, anche il bonsai gelsomino richiede una certa fornitura di elementi nutritivi per potersi sviluppare al meglio e, per questo motivo, è bene fornire agli esemplari del concime organico che apporti tutte le sostanze nutritive necessarie. In inverno, alla comparsa dei primi germogli, è opportuno effettuare la concimazione una volta al mese, mentre durante la primavera e l'estate la fornitura di concime va effettuata con una maggiore frequenza, per consentire alla pianta di crescere al meglio. Questa operazione va effettuata con più frequenza anche in funzione del fatto che i bonsai gelsomino dispongono di poco terreno in cui cresce e le sostanze nutritive vengono facilmente e rapidamente assorbite. E' bene diluire il concime liquido in acqua e bagnare con cura il terriccio, piuttosto che utilizzare del concime granulare che potrebbe risultare troppo concentrato.
Una pratica molto importante per garantire il corretto sviluppo e la crescita migliore alla pianta di gelsomino è rappresentata dal rinvaso, operazione che, nei primi anni di vita, deve essere compiuta annualmente, tenendo conto della velocità con cui si sviluppa il gelsomino.
questa operazione va effettuata alla fine del periodo di riposo, intervenendo anche sull'apparato radicale, che andrà regolato eliminando le parti di radice più grosse. Va preparato un nuovo substrato che deve fornire l'habitat migliore per la crescita del gelsomino. La composizione ideale è formata da 2 parti di terriccio universale, una parte di torba e una di sabbia, in modo da avere un prodotto leggero, ricco e ben drenato che permetta la buona ossigenazione delle radici. Dopo i primi anni di vita, il rinvaso potrà essere eseguito ogni 4 o 5 anni.Per la potatura essa va eseguita in maniera leggera, per mantenere la forma senza intervenire drasticamente, per evitare eccessivi stress alla pianta. l'operazione va eseguita durante l'intero anno ma con cautela.
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