Bonsai olivo

Olea eurepeae

L’ olea europeae, comunemente conosciuta col nome di ulivo, è una pianta da frutta originaria dell Vicino Oriente, molto conosciuta e coltivata in particolare per i suoi frutti, le olive, che vengono sia mangiate direttamente, sia utilizzate per l’ estrazione dell’ olio attraverso metodi specifici sin dall’ antichità. In realtà mangiare le olive del proprio olivo non è come mangiare le olive che vengono commercializzate come “olive da tavola”, poiché queste ultime sono molto meno amare delle prime, in quanto sono state sottoposte ad un processo chiamato “di deamaricazione”, in cui vengono, come dice la parola stessa, ridotti i principi amari attraverso vari espedienti.

Il nome ulivo, corretto anche nella variante “olivo”, deriva dal latino, ovvero dall’ ablativo olivo di oleum, nome proveniente dal greco antico ἔλαιον élaion..

olivo bonsai

Bonsai di Olivo in ciotola bassa

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Caratteristiche olivo

pianta ulivo L’ olivo è una pianta che appartiene alla famiglia delle oleaceae, caratterizzato da radici di tipo avventizio, abbastanza superficiali, che in genere non vanno oltre gli 80-100 cm di profondità.

Il fusto è cilindrico e in genere assume una forma alquanto contorta. La corteccia di questo albero ha un colore particolare e caratteristico, che si addentra nel grigio-bluastro, e dal legno del fusto è possibile ricavare un legno molto pesante e molto duro. Per quanto riguarda la chioma, questa assume una forma conica e possiede delle foglie affusolate e di un verde scuro. La pianta è sempreverde, e in genere la sua fruttificazione è continua, e diviene solo un po’ più scarsa durante il periodo invernale. Le foglie sono opposte, intere, semplici e di forma ellittico-lanceolata, e la loro pagina inferiore è in genere grigio chiara.



Il fiore prodotto è piccolo ed è composto da un calice avente quattro sepali e una corolla avente dei petali bianchi. Questi fiori sono presenti a grappolo, in gruppi di minimo 10 e massimo 15, che vengono chiamate mignole e che appaiono da maggio alla prima metà di giugno.

Il frutto è una drupa di forma ellissoidale o ovoidale, spesso asimmetrica, che pesa dagli 1 ai 6 grammi, a seconda della tipologia di pianta e della tecnica colturale utilizzata, oltre che, ovviamente, dal clima della zona. In genere la prima fruttificazione avviene a partire dal terzo anno , mentre l’ olivo raggiunge il massimo della sua produttività a partire dal nono-decimo anno, e si può dire maturo dopo che ha compiuto i suoi 50 anni. Si tratta, infatti, di una pianta capace di vivere molto a lungo, anche mille anni, se coltivata in condizioni climatiche particolarmente favorevoli.

L’ olivo è una pianta che, quando è ormai adulta,occupa notevoli spazi, non tanto in altezza quanto in larghezza, e ovviamente coltivarla in casa non è per nulla consigliabile. Per chi non vuole rinunciare a coltivarlo, tuttavia, può essere scelto comunque l’ olivo bonsai, che diversamente dall’ olivo sopra descritto ha soltanto le dimensioni,notevolmente più piccole. Si tratta di una pianta che al massimo raggiunge l’ altezza di un metro, quando è coltivata particolarmente bene e in condizioni climatiche e ambientali molto favorevoli, e la sua coltivazione è consigliata anche ai meno esperti, in quanto si tratta di una pianta con pochissime esigenze.


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Perchè coltivare l'ulivo

ulivo Ma perché scegliere di coltivare un’ olivo?

Si tratta di una pianta caratteristica e molto particolare, il cui punto forte, però, come è stato già detto, sono i suoi frutti, ovvero una drupa chiamata oliva. Tale drupa è divisa i tre regioni anatomiche, ovvero: la parte esterna, detto epicarpo (o buccia), quella intermedia, chiamata mesocarpo o polpa e quella interna, chiamata endocarpo o nocciolo.

La parte più esterna, ovvero l’ esocarpo, è molto sottile ed è ricoperta da una cera protettiva particolare, che fa si che la drupa non si secchi a causa dell’ evaporazione acquea.

La parte intermedia, il mesocarpo, è costituita in particolare da olio rinchiuso in vacuili e protetti da enzimi cellulari.

Il nocciolo, chiamato anche endocarpo, che è la parte più interna dell’ uliva, è anch’ esso costituito da olio, anche se in minima parte, edè composto da un guscio legnoso che contiene il seme, a sua volta diviso in tegumento esterno, un tessuto nutritivo e un embrione.

In genere, in un’ oliva matura, la composizione è di circa il 40-50 % di acqua, il 15-35% di olio, l’ 1,5-2% di sostanze azotate, il 18-24% di composti non azotati, il 5-8% di fibra grezza e l’1-2% di ceneri. In genere le olive maturano da ottobre a gennaio,a seconda della varietà e durante il processo di maturazione la percentuale di olio che contengono aumenta sempre di più, mentre diminuisce la parte acquosa.

Ma qual è la loro influenza su chi le mangia?

Si tratta di un alimento particolarmente ricco di acidi grassi monoinsaturi, che pertanto aiuta a diminuire o a tenere sotto controllo il colesterolo, nonostante l’ elevato contenuto lipidico. Esse contengono molto potassio, pertanto stimolano l’ appetito, anche se poi aiutano a velocizzare e a migliorare la digestione. Rispetto alle “bianche”, le olive “nere” hanno un minor contenuto di carboidrati e sono più digeribili, anche se poi il loro contenuto lipidico e calorico è maggiore. Esse inoltre sono ricche di Sali minerali, e pertanto hanno notevoli proprietà energetiche e ricostituenti, e aiutano a prevenire malattie cardiovascolari (come anche l’olio da esse estratto) e hanno potere antiossidante.


Olio d'oliva

olive L’ olio di oliva è un prodotti tipico delle zone mediterranee, e infatti l’ Italia e la Spagna ne sono i maggiori produttori, anche se, a causa della notevole richiesta interna, esse non solo non sono in grado di esportarne in grande quantità, ma addirittura non riescono a soddisfare la richiesta interna, e pertanto sono costrette anche ad importarlo. Ma questo non è certo un dato negativo, dato che stiamo parlando di un prodotto davvero ottimo. Ecco perché.

L’ olio di oliva è un condimento saporito su tutte le tipologie di piatti, ma nonostante questo il suo valore energetico è considerevole (899 calorie per 100 grammi), pertanto è meglio non abusarne mai.

Tuttavia, proprio grazie alla sua composizione di grassi monoinsaturi è capace di aiutare a tenere sotto controllo il colesterolo cattivo nel sangue, senza intaccare minimamente quello buono. Esso è anche molto utilizzato per le sue proprietà lassative ed emollienti e infatti è molto utilizzato per mantenere costante la regolarità intestinale, e in farmacia è presente in numerosi unguenti, linimenti e pomate. In campo cosmetico, è utilizzato per creare creme e saponi.

Oltre alla parte oleosa, però, anche altre parti dell’ olivo sono importanti e utili: i noccioli delle olive sono un valido combustibile, economico ed ecologico, mentre il decotto di foglie e corteccia di ulivo viene utilizzato contro reumatismi, febbre, gotta, ipertensione arteriosa, emorroidi e per disinfettare ogni tipo di ferita e di piaga.


Terriccio bonsai olivo

particolare esemplare di bonsai di ulivo Il terriccio del bonsai ulivo non deve essere un terriccio molto particolare: si tratta, infatti, di una pianta che non necessita di particolari tipologie di terriccio. L’ elemento importante davvero, o meglio indispensabile, è che assicuri un buon drenaggio, in modo tale da evitare che all’ interno del terreno e fra le radici si vengano a creare degli spiacevoli ristagni idrici, che sicuramente poi andrebbero a causare delle malattie fungine molto dannose per la pianta.

Un buon terriccio per l’ olivo è un terriccio sciolto, nella cui composizione verrebbe utilizzata una metà di argilla e di torba e una metà di terriccio universale.



Per quanto riguarda invece il luogo in cui collocarlo, è bene tenere in considerazione che il bonsai ulivo necessita di essere disposto in una zona ventilata in cui, tuttavia, sia raggiungibile pienamente dai raggi del sole.

In estate, pertanto, può essere tenuta in piena terra, in una zona però in cui sia raggiungibile dal venticello, mentre in inverno, siccome si tratta di una pianta rustica che difficilmente riesce a resistere a temperature molto inferiori allo zero,è consigliabile tenerla al riparo dalle gelate, quindi riponendolo in una serra, tenendolo in casa o , quando non si ha una serra o si è impossibilitati dall’ accoglierlo fra le mura domestiche, coprendolo con un tessuto-non-tessuto.


Annaffiatura bonsai ulivo

bonsai olivo Per quanto riguarda le annaffiature di cui necessita un bonsai olivo, è necessario tenere in considerazione vari fattori, tra i quali si annoverano il clima, la stagione, la grandezza del vaso, le caratteristiche del terriccio ecc. L’ importante, comunque, è che il terriccio risulti sempre umido, quindi bisogna intervenire anche quando apparentemente la pianta non avrebbe bisogno di annaffiature perché è inverno: se il terriccio è secco, bisogna procedere con l’ annaffiatura. Ciò che cambia, a seconda della stagione, ovviamente è la frequenza di tali operazioni. Se infatti si è nella stagione calda, la pianta va annaffiata tutti i giorni; se è inverno, la pianta va annaffiata due volte alla settimana, e se è inverno, essa va annaffiata ogni quindici giorni.

Bisogna però ricordarsi di non annaffiare la pianta durante le ore calde e particolarmente soleggiate dalla giornata, ne quando si preannunciano gelate, e che l’ acqua deve essere versata lentamente in modo che il terriccio possa conservarne la maggior quantità possibile. Per la chioma, devono essere effettuate nebulizzazioni.


Concimazione

bonsai di olivo Per quanto riguarda la concimazione del bonsai olivo, bisogna ricordarsi di effettuarla ogni qualvolta è necessario in quanto si tratta di un’ operazione necessaria per rinvigorire il terreno di quei nutrienti di cui, col tempo, tende ad impoverirsi. E’ pertanto da marzo a settembre che, circa ogni mese, il concime deve essere somministrato alla pianta. E’ consigliabile scegliere un concime liquido da sciogliere nell’ acqua da destinare all’ irrigazione, ricordandosi di attenersi alle dosi indicate sulla confezione, e di bagnare, prima di effettuare la concimazione, il terriccio con acqua, in modo da evitare qualsiasi danno alla massa radicale, che infatti potrebbe essere danneggiata dalla concimazione diretta. Gli interventi, invece, vanno sospesi nel periodo caldo della stagione estiva, ovvero da luglio alla fine di agosto.


Bonsai olivo: Creare bonsai olivo

particolare bonsai olivo Per chi ha intenzione di dedicarsi alla tecnica dei bonsai, sarà certamente interessante sapere come fare per creare un bonsai di olivo. Per eseguire questa operazione è possibile procedere in differenti modi, per seme, per talea o per margotta. Per realizzare un bonsai partendo dal seme è necessario preventivare un lungo periodo, perchè sono necessari anni per vedere i primi risultati; per procedere in questo modo è necessario interrare il seme in un terriccio ben bilanciato e fertile, con un buon drenaggio, da mantenere in un ambiente riparato, poco soggetto a sbalzi di temperatura. Un metodo più veloce, ma molto difficile perchè presenta un'alta probabilità di insuccesso è la tecnica per talea, che va prelevata nel periodo autunnale e sistemata in un composto di torba e sabbia, mantenendo il contenitore in un ambiente riparato.Per sapere se l'operazione è andata a buon fine, i germogli spuntano dopo circa 15 giorni. Con la margotta si pratica un'incisione su un ramo di una pianta adulta, si toglie la corteccia e si avvolge con un sacco di plastica in cui si mette del terreno. Quando si sviluppano le radici, si può tagliare il ramo e sistemarlo in vaso.


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