Le ortensie sono adattabili e molto forti. Non temono insetti o malattie vere e proprie: il loro peggiore nemico è il vento gelido a primavera inoltrata e uno scarso apporto idrico da parte dell'uomo. Il loro habitat ideale è dunque un posto riparato, magari nel giardino a ridosso di un muro. Adorano l'ombra ma non disdegnano i raggi solari; vivono in qualsiasi tipo di terreno anche se uno ricco e grasso è meglio di uno povero di humus e sabbioso. L'importante comunque è che alla pianta, che esige una regolare innaffiatura - si pensi che gli esemplari più grandi di ortensia richiedono anche 50 litri di acqua giornalieri -, sia garantito un buon drenaggio. L'ortensia è perenne e non teme le temperature rigide, resistendo bene fino a 7-8 gradi sotto zero e per ciò che riguarda la potatura, bisognerebbe limitarsi ad una ripulitura dei rami e dei fiori secchi, e al taglio degli steli più fragili. Secondo l'opinione comune però il vecchio fiore dovrebbe essere lasciato sulla pianta fino a primavera poiché proteggerebbe i nuovi germogli dal freddo. Nelle piante più vecchie è bene ricordarsi di lasciare ai fusti, a livello del suolo, una buona luminosità togliendo rami e foglie troppo fitti. Tuttavia la loro potatura non è essenziale: se lasciate crescere in modo naturale, le ortensie danno vita a maestosi e irregolari cespugli ricchi di foglie verdi, che bene si adattano agli angoli dei più grandi giardini. Tra i sistemi che consentono alle ortensie di crescere al meglio si consiglia di effettuare la pacciamatura nei mesi invernali, per proteggere le radici dal clima rigido: scorze tritata, torba acida e lo sminuzzamento in piccoli pezzi dei loro rami tagliati, posizionati alla base della pianta, permetteranno alle ortensie di resistere al gelo.
Per quanto riguarda la loro riproduzione, ci si deve affidare alla talea. E' necessario prelevare talee erbacee o semilegnose dai rami laterali senza fiori, lasciando sullo stelo quattro foglie e mettendole a produrre radici all'ombra, sottovetro, nella sabbia, dal mese di luglio a quello di settembre. Extragifts Fiori in lattina - Non ti scordar di me Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,95€ |
Il ph stabilisce il fattore di acidità del terreno ed è proprio questo che determina il colore dei fiori dell'ortensia - pianta acidofila -, in particolare nelle variazioni della Hydrangea Serrata e della Hydrangea Macrophylla.
Con un ph di 6-6,5 ed un terreno alcalino, le ortensie saranno facilmente rosse o rosa mentre un ph di 4,5-5 (terreno acido) favorirà una colorazione che vira tra il bianco, il viola e il blu. Sebbene sia sempre meglio assecondare la natura, per avere tinte intense e inalterate, è possibile anche dare una spinta per "pilotare" la colorazione a proprio piacimento. Al terreno infatti, per mezzo dell'innaffiatura, si potranno aggiungere del carbonato di calcio per avere ortensie rosa o rosse e del solfato di alluminio per ottenere tonalità più bluastre.
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