Compensato
Attraverso il fai da te è possibile svolgere tantissimi lavori, tutti molto piacevoli e appassionanti, e dai quali ricavare tanti vantaggi. Ma cos’è il fai da te? Prima di operare o parlare di fai da te, bisogna, naturalmente, sapere cos’è. Spesso si parla di fai da te come se si parlasse di un ‘operazione, o di un’ insieme di operazioni da eseguire, ma in modo errato. Il fai da te, infatti, è il modo attraverso cui vengono svolte una o più operazioni, ovvero quel modo di operare autonomamente, quindi senza l’ aiuto di altri, o almeno di chiunque sia un “professionista del settore”. Il fai da te, infatti, nasce come un modo dilettoso di eseguire delle operazioni, al quale poi si aggiunge un fine utilitaristico, ma da cui è assolutamente estraneo il concetto di “professionalità”: si tratta di una tecnica adoperata per lo più per operazioni che riguardano il giovamento di se stessi, e quindi non vengono eseguite per altri. Inoltre, chiunque se ne occupa lo fa per occupare un po’ del proprio tempo libero, o comunque per usufruire dei moltissimi vantaggi che esso comporta, ma sicuramente non per trarne del profitto economico attraverso delle prestazioni rese ad altri.
Il fatto che il fai da te sia un’ operazione il cui scopo non sia quello professionale, fa si che esso possa essere svolto da chiunque. Anche la vastità di operazioni che possono essere eseguite tramite il fai da te giova al successo del fai da te: chiunque può interessarsi a qualsiasi tipologia di settore, ed operare al suo interno grazie al fai da te, svolgendo tutte quelle operazioni che risultano utili per se stessi, per una determinata struttura o per altri esseri viventi. In questo modo è possibile concludere qualcosa di utile, imparare molte tecniche nuove e molto utili anche in futuro, rilassarsi e divertirsi allo stesso tempo, impegnare la propria mente in operazioni dilettevoli, ma evitandole, in questo modo, che durante il tempo libero essa si annoi e quindi che si ritorni con il pensiero alle seccature della vita quotidiana, sempre troppo stressante. Allo stesso tempo è possibile migliorare le proprie capacità manuali e pratiche,e, in particolare, coltivare le proprie passioni, cosa che è sempre fonte di grande divertimento e soddisfazione: chi ama le piante può appassionarsi di giardinaggio, chi ama i motori può occuparsi della loro manutenzione, chi ama la personalizzazione può occuparsi del restauro e del rimodernamento degli oggetti, chi ama i gioielli può occuparsi di bigiotteria e così via. In questo modo, è possibile concludere in modo autonomo qualsiasi lavoro, sia esso di costruzione, ristrutturazione, personalizzazione o di manutenzione. Da questo è possibile anche dedurre quello cheè il più grande vantaggio che il fai da te comporta, ovvero il risparmio economico che si ottiene svolgendo delle operazioni in modo autonomo, quindi senza richiedere l’ intervento di professionisti. In questo modo, infatti, tutte quelle operazioni il cui costo, senza il fai da te, include la spesa dei materiali più la spesa della manodopera, spesso e volentieri anche molto costosa, grazie al fai da te possono essere svolte pagando soltanto il costo dei materiali, ed evitando quindi di remunerare anche la manodopera, che è la propria. Questo per molti, però, non costituisce una sicurezza dal punto di vista della bontà del lavoro: si tratta di un ragionamento del tutto sbagliato, in quanto vi sono molti fai da te che riescono ad ottenere dei lavori uguali o anche migliori di quelli eseguiti da professionisti, in particolare perché si tratta di lavori svolti per se stessi, nei quali ci si mette la passione e il proprio gusto, quindi non si rischia di sbagliare. Per quanto riguarda poi la correttezza delle procedure, questa può essere facilmente ottenuta seguendo passo dopo passo le indicazioni presenti sulle guide. E’ pur vero, però,che l’ esperienza e la conoscenza fanno la differenza in molti lavori, per cui è sempre consigliabile cominciare da lavori meno impegnativi, per poi inoltrarsi nel campo dei grossi lavori di edilizia, come costruire un ambiente o una struttura in particolare, specialmente se si tratta di un ambiente destinato ad essere abitato, e quindi in cui un errore di costruzione potrebbe comportare anche grossi danni alle persone, agli animali e alle cose che la abitano o che comunque la frequentano. Pertanto, è bene accumulare sempre un po’ di esperienza nel settore, poi seguire le procedure passo passo. Ma non bisogna dimenticare ch è anche molto importante conoscere i materiali, sapere quando e dove essi vanno applicati, e in particolare perché, in modo da sapere per ogni lavoro qual è il materiale più idoneo ad essere applicato in quella particolare situazione. Stessa importanza bisogna poi destinare agli strumenti, anch’essi molto importanti perché, tramite essi, è possibile lavorare le superfici, assemblarle, modellarle ecc. E’ molto importante imparare a conoscerli, sapere quale materiale può essere sottoposto ad una lavorazione con un determinato strumento, quindi imparare le caratteristiche e gli scopi, anche quelli di minore importanza, di ognuno di quest’ ultimi, per poi imparare a maneggiarli e ad utilizzarli nel migliore dei modi, per evitare che un loro errato utilizzo comporti poi grossi danni al lavoro che si stava eseguendo e , inevitabilmente, anche ai materiali, cosa che comporterebbe una nuova spesa.
I lavori di fai da te possono essere svolti sia in modo autonomo che in compagnia. Nel primo caso si tratta di lavori spesso e volentieri di grossa portata, in cui la concentrazione è molto importante. In questo modo si sottolinea in particolare il carattere utilitaristico e rilassante di questo hobby. Nel secondo caso, invece, il fai da te è visto come un mezzo per socializzare, per apprendere e insegnare dagli e agli altri, divertendosi molto. Ovviamente con questa tipologia di fai da te non è possibile occuparsi di lavori di portata troppo grande, in quanto spesso e volentieri in compagnia la concentrazione viene meno, ma si ha comunque la possibilità di condurre a termine dei lavori molto belli, in particolare di personalizzazione, come nel caso del decopage.
Quando ci si occupa di fai da te, molto spesso si ha la tendenza ad occuparsi della propria casa o comunque di qualsiasi struttura propria. In questo caso, può risultare molto utile conoscere materiali come il compensato, oggi come oggi molto utilizzato nelle realizzazioni in legno.
Ma cos’è il compensato? Il compensato è un materiale molto utilizzato nel campo edile, per realizzare strutture, mobili o pavimenti. Si tratta di un materiale chiamato “semilavorato” e appartiene alla classe dei “pannelli multistrato”, proprio perché la sua composizione, come quella di anche altre tipologie di materiali ricavati dal legno, prevede la presenza di più strati, tutti ottenuti dal tronco degli alberi, ma con caratteristiche e funzioni diverse tra loro.
Come si ottiene il compensato? Il compensato si ottiene sfogliando il tronco di un’ albero e ottenendone, tramite un apposito attrezzo chiamato “tornio” (il quale è in grado di tagliare dal tronco degli alberi degli strati molto sottili di legno , di anche un millimetro) degli strati appunto sottilissimi. Incollando questi strati di legno è possibile ottenere un materiale molto resistente, in quanto le venature del legno si incrociano fra loro. Le venature, infatti, fanno si che il materiale non abbia la stessa resistenza lungo tutto il corpo del legno, ma grazie alle caratteristiche del compensato, ovvero quella di avere più strati, la resistenza del corpo viene resa omogenea in tutte le sue parti, in quanto le zone in cui sono presenti le venature sono “compensate” dagli altri strati di legno. I legni più utilizzati per la realizzazione di pannelli di compensato sono in particolare legni dolci di conifere, come ad esempio l’ Abete, la Betulla, il Pioppo, o anche legni con essenze più pregiate, come l’ Okoume, il Faggio ecc ecc. Alcuni compensati, inoltre, per dare un tocco di “pregio”, vengono realizzati, anche solo per i strati più esterni, con sottili strati di legni molto pregiati, come il Palissandro , il Rovere o il Noce, mentre gli strati interni sono realizzati con legni dolci del tutto normali. Ma come si uniscono questi strati? Essi possono essere uniti tramite una semplice pressa, le cui dimensioni minime devono essere uguali a quelle del pannello. Si tratta di una pressa molto simile, se non uguale, a quella utilizzata per i pannelli di truciolare. Se si vuole ottenere un compensato adatto anche all’ esterno in quanto impermeabile, oppure anche al trasporto via mare, si può ottenere della colla fenolica, ovvero resistente all’ acqua.
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Vi sono vari fattori che determinano una divisione del compensato in più tipologie. Una principale distinzione che si fa tra pannelli di compensato è quella determinata dalla tipologia di realizzazione utilizzata per il materiale. In questo modo, si può avere la distinzione fra:
1. Compensato a tre strati: Si tratta di una tipologia di compensato realizzata con un foglio centrale abbastanza spesso che unisce le due facce laterali, ovviamente più sottili. E’ un compensato abbastanza sottile, di circa 4 mm, che viene realizzato per il retro degli armadi.
2. Compensato multistrato: E’ realizzato con più fogli, in genere di numero dispari, in modo che lo spessore e la resistenza siano considerevoli. Si tratta di un pannello rigido e robusto, utilizzato per la realizzazione di mobili.
3. Compensato nobilitato: Si tratta di una tipologia di compensato realizzato con degli strati interni di legno comune, mentre le facce esterne sono realizzate con legno pregiato.
4. Compensato trasversale: è un tipo di compensato abbastanza fragile, in quanto le fibre degli strati sono orientate tutte verso lo stesso verso. Non sopporta quindi sforzi particolari, per cui in genere si utilizza per comporre i lati dei cassetti.
Il compensato non ha un costo molto elevato, ma ovviamente il prezzo varia a seconda della tipologia di compensato che si sceglie: quello a tre strati è sicuramente più economico del multistrato, in particolare se si tratta di un compensato nobilitato, in quanto in questo caso va affrontata anche la spesa di materiali più pregiati. In genere il prezzo per un compensato comune varia dai 5 ai 25 euro al mq. La grande differenza tra questi prezzi è determinata dallo spessore: il minimo è di 5 mm, per arrivare a quello di 30 mm di spessore. I compensati in cui si utilizza la colla fenolica, invece, hanno un prezzo ancora maggiore, che varia dai 10 ai 30 euro al mq, che però hanno lo spessore di minimo 1 cm e massimo 3 cm. Esso può essere acquistato presso nei negozi specializzati nella vendita di articoli per le costruzioni e ristrutturazioni, come leroy merlin.
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