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Sicuramente i camini si differenziano fra loro a seconda che siano a camera aperta o a camera chiusa. I primi posseggono una camera di combustione chiusa su due o tre lati, mentre la fiamma è completamente visibile dagli altri lati, ed è possibile interagire con essa senza alcun ostacolo, attraverso degli specifici strumenti. Si tratta della tipologia di camino più antica, che veniva adoperata anche secoli addietro, e che è stata semplicemente rivista in quanto tutti gli elementi e le tecnologie sono state volte a renderle più funzionali. I camini a camera chiusa, invece, sono quelli in cui uno, due o anche tutti e quattro i lati della camera di combustione (generalmente quadrata o rettangolare) è schermato da una sorta di parete di vetro, la quale permette la visione della fiamma, mentre permette a quest’ ultima di riscaldare, ma non è possibile interagire con essa. Si tratta di una tipologia di camino più costosa e più moderna.
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Per quanto riguarda poi il combustibile che i camini usano, il legno è sicuramente il più conosciuto. Si tratta di un combustibile tratto dal tronco degli alberi, del tutto naturale, ma abbastanza ingombrante e con un impatto ambientale da non sottovalutare. In genere si prediligono dei legni duri stagionati per almeno due anni, mentre si ritengono in adatti i legni resinosi, come quelli di pino, di larice e di aghiformi, più in generale. In quanto in questi la resina non si brucia del tutto , ma esce insieme alla massa dei fumi di scarico, condensandosi poi e aderendo alle superfici interne dei condotti, causando notevoli problemi alla cana fumaria e favorendo l’ incendio dei depositi di fuliggine, e mettendo quindi in pericolo l’ edificio e le persone che lo abitano.
Le nuove tecnologie, però, hanno portato alla commercializzazione anche di nuovi carburanti, e all’ invenzione di caminetti in grado di funzionare espressamente attraverso di essi. E’ stato inventato, a questo proposito, il termocamino e il camino a pellet, una stufa capace di far bruciare continuamente una fiamma, munita di un serbatoio ove immettere il pellet, che poi brucia e produce calore nel braciare, dando così la possibilità di avere la fiamma in bella vista, simile aquella ottenuta dai caminetti tradizionale, ma, per la maggior parte delle volte, senza poter interagire con essa. Per ottenere anche un certo rispetto all’ ambiente, di ultima invenzione sono i biocaminetti ad alcool etilico, la cui combustione ha un impatto ambientale inferiore a quello degli altri combustibili e che, per funzionare, non necessita di una canna fumaria.
Qualsiasi sia la tipologia di riscaldamento che si sceglie, comunque, è chiaro che i caminetti possono essere anche l’ unica fonte di riscaldamento per un’ abitazione, quando questa, ovviamente, non è particolarmente grande, ia per la loro economicità, sia per la loro grande resa termica. Tuttavia, se sono collegati ad altri metodi di riscaldamento, come ad esempio ai termosifoni, e se posseggono sistemi di canalizzazione e di ventilazione adeguati, sono anche in gradi di fornire acqua calda per i sanitari e di convogliare l’ aria calda in vari ambienti della casa, anche non vicinissimi.Tra le varie tipologie di caminetti, una molto moderna è particolare è quella dei caminetti sospesi. Si tratta di caminetti che non vengono collegati al pavimento, e non poggiano, tramite qualche struttura, su di essa, ma sono degli elementi che, invece, vengono ancorati al soffitto, e soltanto ad esso. Il risultato, e che la fiamma che si produce al loro interno è ben visibile a mezz’ aria, all’ altezza desiderata, creando un elemento di riscaldamento che , allo stesso tempo, è un elemento di arredo molto molto particolare, molto bello alla vista, capace di creare un’ atmosfera che pochi altri elementi di arredo e di riscaldamento riescono a proporre. Essi possono essere collegati, senza alcun tipo di difficoltà o di problema, ad una canna fumaria a soffitto o ad una canna fumaria a parete.
Essi permettono di personalizzare l’ ambiente in modo molo particolare, dando allo stesso tempo un tocco di originalità ma anche di eleganza e di ricercatezza, senza mai rinunciare al piacere ed alla funzionalità della fiamma ardente ben in vista: essi offrono una romantica vista della fiamma “alla propria altezza”, che diffonde un piacevole tepore e crea un piacevole angolo di conversazione.I caminetti sospesi presentano molte ottime qualità, che sono in grado di recare molti vantaggi a chi le utilizza. In primis, bisogna dire che ne esistono due tipologia: i caminetti sospesi a pellet, che come i caminetti normali o le stufe che utilizzano questo carburante, devono essere necessariamente collegati alla canna fumaria, e quelli a bioetanolo, che invece non necessitano di canna fumaria, quindi tutti possono installarli.
Essi sono molto leggeri e semplici da installare: in genere li si compra già prefabbricati, e tutto ciò che bisogna fare è trasportarli fino a casa e installarli dove li si desidera, collegandoli (o meno, a seconda della tipologia) alla canna fumaria a parete o a soffitto. Sono poi molto versatili e adattabili a vari stili, in particolare per l’ evoluzione dei materiali e i colori che possono assmere, anche se risultano sempre particolarmente indicati per ambienti arredati con uno stile contemporaneo, essenziale e moderno. I caminetti sospesi possono poi essere facilmente smontati durante la stagione estiva, per lasciare che lo spazio che occupava in precedente sia meglio utilizzato, e che non presenti un ostacolo nel rendere la casa il più sfruttata possibile, dato che, oggi come oggi, gli spazi sono sempre più piccoli. Quando poi vengono rimontati, in qualsiai casi essi possono essere sistemati in una posizione diversa da quella che avevano in precedente, sia perché possino essere facilmente collegati alle canne fumarie, sia perché possono essere scelti quelli a bioetanolo, completamente indipendenti da queste ultime.I caminetti sospesi hanno suscitato interesse all’ interno della cerchia di architetti, ingegneri ed arredatori, per la loro particolarità e per la loro capacità di arredare anche riscaldando, unendo l’ utile al dilettevole, l’ estetica alla funzionalità. Ma dove collocarli?
Sicuramente essi vanno collegati alla canna fumaria, se sono a pellet, e quindi la loro posizione deve essere determinata anche da questo, anche se possono essere facilmente collegati ad essa senza troppi problemi. Invece, se si sceglie quelli a bioetanolo, possono essere installati in qualsiasi parte della casa in quanto non si necessita di alcun collegamento. Comunque, essi vanno installati a parete, ad angolo, o al entro di un ambiente, in modo da poter distribuire in modo del tutto equo il calore, per tutto l’ ambiente.Essi in genere vanno collocati in un salotto, magari all’ altezza della testa di coloro che seggono sul divano: In questo caso, essi creano un ambiente molto particolare e bello; ma anche nei pressi del tavolo da pranzo sono ottimi, per aiutare a creare un’ ottima atmosfera anche a pranzo e a cena, e per ottenere un’ ottima estetica dell’ ambiente in presenza di ospiti. Anche in stanza da letto possono essere l’ ideale, in quanto creano particolari atmosfere e donano un piacevole tepore, che concilia il sonno.Naturalmente la forbice dei prezzi dei caminetti sospesi è ampia, in quanto si spazia da caminetti di modeste dimensioni a caminetti particolarmente grandi, da quelli costruiti con un determinato tipo di materiale a quelli realizzati con un altro tipo di materiale, da quelli con un design particolare a quelli più semplici. Notevole, sul prezzo, è poi l’ incidenza della marca, che ovviamente è simbolo e garanzia di qualità, qualora sia conosciuta e rispettata. Vi è poi da contare che si tratta di prodotti che non hanno ancora un gran mercato, perché non sempre sono apprezzati e condivisi dal gusto dell’ italiano medio, in genere più tendente al classico.
Indicativamente, un camino sospeso alimentato a alcool etilico , di dimensioni d 134x30x40 cm , ad angolo, può essere acquistato al prezzo di 1000 euro circa, mentre un caminetto sospeso a legna, costruito in metallo, può essere acquistato al prezzo di circa 3000 euro. In genere, il prezzo per quelli a legna è superiore rispetto a quelli in bioetanolo: i primi spaziano dai 2500 ai 7000 euro, mentre i secondi da 1000 a 4000.
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