piante carnivore

Caratteristiche principali

Le piante carnivore, nel corso della loro evoluzione, hanno sopperito alla mancanza di elementi nutritivi dei terreni in cui abitualmente vivono assimilando le sostanze che riescono a procurarsi dalla cattura degli insetti. Hanno modificato le loro foglie a tal punto da divenire delle trappole più o meno sofisticate per digerire gli insetti che volano nei paraggi.

Il loro ambiente naturale è costituito da torbiere con suoli particolarmente acidi privi di calcio e a basse concentrazioni di altri nutrienti come il potassio e il fosforo. Le piante carnivore non hanno un apparato radicale particolarmente sviluppato già che tutto il nutrimento del quale hanno bisogno non passa attraverso le radici.

La maggior parte delle piante sono perenni anche se qualcuna ha un ciclo vitale di un solo anno.

pianta carnivora

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Coltivazione

pianta carnivoraLe piante carnivore hanno bisogno di coltivazioni diverse a seconda della loro tipologia già che ciascuna di esse necessita di cure specifiche.

Premesso ciò, le piante carnivore, tuttavia hanno alcune caratteristiche in comune . Quasi la totalità di esse infatti ha bisogno di acqua piovana che assume regolarmente per osmosi inversa. L’acqua del rubinetto è solitamente ricca di minerali come i sali di calcio che in breve tempo porterebbero la pianta al decesso. Ciò accade perché queste specie si sono evolute in terreni estremamente poveri di sali minerali e nel corso dei millenni si sono trasformate in piante che non assimilano alcun sale minerale attraverso le radici.

Hanno tutte bisogno di acqua in abbondanza già che il loro habitat naturale è la palude. È possibile ricreare questo ambiente ponendo al di sotto del vaso una vasca che contenga sempre acqua.

Le uniche piante che necessitano perlomeno di un periodo secco all'anno sono le drosere tuberose.

Se le piante vengono allevate all’esterno possono catturare tutti gli insetti di cui hanno bisogno per il loro nutrimento e non è necessario fornirgli artificialmente altre sostanze. Nel caso in cui una pianta non catturi insetti a sufficienza non seccherà ma la sua crescita sarà più lenta e mostrerà un aspetto meno rigoglioso.

Nel caso in cui le piante carnivore vengano allevate in appartamento è necessario fornirgli mosche o altre tipologie di insetti in maniera manuale. È assolutamente inopportuno fornirgli altre fonti proteiche come pezzetti di carne perché le porterebbero a sicura morte.

Quasi tutte le piante carnivore hanno bisogno di essere esposte direttamente alla luce solare mentre una piccola minoranza predilige i luoghi soleggiati ma non l’esposizione diretta.

Queste piante non amano particolarmente le basse temperature e tantonmeno le gelate quindi è opportuno ripararle durante la stagione fredda trasferendole in casa o mettendole in serre opportunamente riscaldate.

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Malattie frequenti

La malattia più frequente e pericolosa per le piante carnivore è la botrite conosciuta anche come muffa grigia. È un’infezione provocata da un fungo noto col nome scientifico di Botrytis cinerea ed è molto nociva. Si sviluppa velocemente in ambienti caldo-umidi e spesso colpisce le piante in autunno. Si può scongiurarne la comparsa sistemando le piante in ambienti più freschi e ventilati da settembre a dicembre e provvedendo a togliere tempestivamente tutte le foglie morte. Se anche questo stratagemma non dovesse avere alcuna efficacia si può ricorrere all’utilizzo di appositi prodotti chimici come a base di fungicidi rameici.

Talvolta le piante possono essere colpite anche da oidio: una patologia che può essere combattuta in maniera efficace spruzzando sulla pianta malata un anticrittogamico che abbia come base lo zolfo.


piante carnivore: Specie più coltivate ed apprezzate

pianta carnivoraFra tutte le piante carnivore esistenti ce ne sono alcune moto più diffuse fra chi ama tenerle in giardino o in casa. Quelle meno complicate da coltivare sono quelle che provengono da zone non troppo calde. Infatti, per le loro caratteristiche, riescono a crescere bene anche se la temperatura scende sotto i cinque gradi centigradi purché non sia una costante.

La drosera carpenti è una delle più apprezzate e presenta delle foglie a nastro caratteristiche e presenta una cospicua fioritura rosa mentre la drosera brinata ha dimensioni maggiori e le sue foglie hanno una strana forma a ipsilon.

Anche la sarracenia flavia è molto apprezzata soprattutto per le foglie venose e per i fiori gialli che è possibile vedere sbocciare in primavera.


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