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L' agave è una pianta succulenta di grandi dimensioni, che però cresce a vista d' occhio anno dopo anni. Il rinvaso, pertanto, può essere necessario ogni anno, e deve essere effettuato agli inizi della primavera per le piante già adulte, mentre per quelle più piccole esso può avvenire regolarmente ogni due o tre anni, a seconda della rapidità della crescita, che in genere è condizionata dal terriccio e dal clima.
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Per quanto riguarda l' esposizione, l' agave è una piant ache si sviluppa in luoghi dal clima mite, pertanto sopporta bene il caldo, anche se può avere qualche problema in presenza di climi particolarmente rigidi. Pertanto esse vanno poste in un luogo soleggiato e molto luminoso, anche a esposizione diretta ai raggi solari, come ad esempio in piena terra.
Per quanto riguarda la concimazione, questa ha il compito di fornire alla pianta tutte le sostanze nutritive di cui necessita per una crescita salutare. La concimazione dell' agave americana deve avvenire ogni tre settimane durante il periodo che va da aprile a ottobre, ovvero durante la stagione vegetativa. IL concime da impiegare è in genere un concime liquido che va somministrato alla pianta insieme all' acqua utilizzata per le annaffiature , ed è quello che viene utilizzato comunemente per tutte le cactaceae. In autunno e inverno, invece, le concimazioni non sono necessarie e vanno sospese.
L' agave di solito non si pota in quanto non h ne ha alcun bisogno. Semplicemente, a volte può capitare che sia necessario eliminare le foglie basali che si disseccano gradatamente, evitando che rappresentino un pericolo per la pianta in quanto veicolo di malattie parassitarie. Per eliminare queste foglie bisogna utilizzare un attrezzo precedentemente disinfettato e affilato, in mod da evitare di causare dei traumi o delle infezioni alla pianta da potare.
Per quanto riguarda la moltiplicazione, l' agave si moltiplica attraverso i germogli basali, che si staccano dalla "pianta madre" una volta che hanno raggiunto una lunghezza di almeno 10 cm. Questi germogli vanno prelevati dalla pianta attraverso l' utilizzo di un coltello ben affilato, pulito e ben disinfettato, e dopo essere stati prelevati, vanno lasciati all'aria per un periodo di tempo pari a d almeno due giorni. Successivamente, vengono inseriti in una composta per cactaceae e sabbia e tenuti ad una temperatura che si aggira intorno ai 15°C. Tale composta va inoltre tenuta costantemente umida e lontana dal sola, altrimenti le giovvani piantine non attecchiscono. Una volta attecchite, comunque, esse vanno rinvasate in contenitori adatti.La pianta di agave può dare segni di sofferenza in vari casi e per vari motivi.
Nel caso essa si presenti in uno stato di malessere, probabilmente ciò è dovuto alle eccessive annaffiature, in particolare ai ristagni di acqua nella rosetta delle foglie, pertanto la pianta e il terriccio vanno lasciate asciugare esponendoli al sole e, nel caso il terriccio sia ecessivamente umido, rinvasando. Nel caso si presentino macchie brune sulla pagina inferiroe delle foglie, probabilmente la causa è la cocciniglia, in particolare la cocciniglia bruna. Questa ipotesi va confermata tramite una lente di ingrandimento con la quale le macchie vanno osservate. E' possibile provare a rimuoverle manualmente, usufruendo di un batuffolo di cotone imbecuto nell' alcool . Se la pianta è grande, essa può essere lavata con acqua e sapone neutro srofinando con una spugna delicatamente, per rimuovere gli insetti, dopo di che avere premura di eliminare ogni piccola traccia di sapone. Altrimenti, bisogna utilizzare degli appositi antiparassitari. Nel caso si noti la presenza di piccoli animaletti bianchi sulla pianta, probabilmente si tratta di afidi, che vanno evitate tramite l' utilizzo di antiparassitari specifici, reperibili presso un buon vivaista. Nel caso si noti invece che le foglie incominciano a ingiallire e incominciano ad apparire macchie di piccole dimensioni, di colore giallo e marrone, che poi comportano l' accartocciamento delle foglie, che si seccano e cadono, bisogna osservare attentamente le foglie, in particolare la parte inferiore: si noteranno sicuramente sottili ragnatele. Sicuramente si tratterà, in questo caso,di un 'infestazione messa in atto dal tipico nemico delle colture, il ragnetto rosso, un acaro fastidioso e molto dannosso, che va combattuto tramite nebulizzazioni della chioma, in quanto in assenza di umidità il ragneto rosso prolifera in maniera maggiore. Nel caso di infestazioni molto gravi, però, può risultare indispensabile utilizzare un insetticida specifico. Se però la pianta non è molto grande, si può proare a pulire le foglie dal parassita tramite l' utilizzo di un batuffolo di cotone insaponato e bagnato.Le foglie dell' agave vengono utilizzate per produre corde, reti ecc. Dall' agave, inoltre, si ottengono il Pulque, il Mezcal e la Teqila. Quest' ultima prende il nome dalla cità di Tequila dove è stata distillata per la prima volta, nel 1974. Ma come si ottiene la tequila?
In pratica, quando dalla pianta viene reciso lo stelo fiorale, la pianta reagisce riprendendo la sua crescita e gonfiando il fusto centrale. Quest' ultimo sarà quindi pieno di zuccheri. Quando è abbastanza gonfio, la pianta viene tagliata dalla radice e la parte centrale viene resa una pigna , il cui peso varia dai dodici ai quarantacinque chili. Per ottenere un litro di tequila, in genere si necessita di 7 chili circa di polpa. Se la tequila viene imbottigliata entro 60 giori dalla distillazione, viene detta "Silver"; Se non è invecchiata ma è aromatizzata con caramello viene della "Gold". Se è invecchiata in tini di legno per un periodo compreso tra i due e i nove mesi, è chiamata "Resposado". Se invecchiata per più di dodici mesi, è chiamata "Anejo".
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