Scegliere il terriccio ideale per una pianta significa ricreare in piccolo il suo ambiente naturale. Così per le piante grasse è importante predisporre un mix che ne consenta le particolari necessità, prima fra tutte il drenaggio. Il ristagno d'acqua non è amico delle piante grasse, che preferiscono una maggiore areazione del terreno. Per questo si sceglie una combinazione di componenti che dia il giusto apporto nutritivo alla pianta, ma anche un ambiente poroso che favorisca il drenaggio e quindi l'eliminazione di eventuali eccessi d'acqua. Il terriccio per cactus ideale consiste in una quantità maggiore di quello universale, che è più umido, a cui va aggiunto un substrato che trattenga meno l'acqua. Ci sono varie opzioni in questo caso a seconda della reperibilità e preferenza: sabbia di fiume, argilla espansa, perlite e pietra pomice triturata sono tutte valide alternative per l'areazione del nostro cactus o succulente.
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Appena acquistate, le piante grasse si trovano in vasi molto piccoli o in torba. Il rinvaso è utile per il benessere della pianta a partire dalle radici: un vaso più grande e ampio permette la loro crescita soprattutto in caso di piante grasse con lunghe radici, che in caso contrario comprometterebbe il naturale aspetto rigoglioso durante la bella stagione. Il cambio di terriccio è inoltre fondamentale perché la torba asciutta diventa impermeabile, impedendo l'assorbimento delle sostanze nutritive per la pianta. Si consiglia di scegliere un vaso con un buco sul fondo per la fuoriuscita d'acqua in eccesso e della grandezza giusta, proporzionata alla pianta. Dopo aver unito le componenti della miscela di terriccio per cactus, bagnare il composto con poca acqua. Se diventa compatto, questo non aiuterà il drenaggio necessario per la pianta; in tal caso si dovrà aggiungere quindi il materiale inorganico scelto fino a che il terriccio diventi granuloso e facilmente friabile. Il rinvaso si ripeterà circa ogni anno per cactus di piccole dimensioni e ogni quattro per quelli più grandi. Il periodo migliore è la fine dell'inverno, per consentire la ripresa vegetativa in primavera/estate.
Il più grande dilemma sulle piante grasse: quando e quanto innaffiarle? Sebbene abbiano origine da zone con climi caldissimi, l'innaffiatura è più rara ma indispensabile anche per loro. Siamo abituati in giardinaggio a mantenere il terriccio sempre umido, ma per cactaceae e succulente sarebbe eccessivo. Basterà innaffiare il terriccio per cactus quando completamente asciutto senza mai nebulizzare le foglie. Sono infatti le radici e non il fusto che hanno bisogno di idratazione, ma a piccole dosi! Il composto di torba e sabbia dovrà essere completamente asciutto prima di innaffiare nuovamente il vostro cactus, il che potrebbe avvenire dopo diversi giorni o persino settimane. In questo entra in gioco la temperatura in casa: se l'ambiente è umido, la pianta grassa sarà sottoposta a meno innaffiature, che saranno al contrario più frequenti con clima secco. Il metodo d'innaffiatura migliore è senz'altro l'immersione in bacinelle, che permette l'assorbimento dell'acqua in modo più omogeneo. Si può usare anche un annaffiatoio o un tubo, regolando la portata dell'acqua senza esagerare.
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