Malattie piante grasse

Le piante grasse

Le piante grasse costituiscono un genere di piante molto amato e apprezzato, ma in realtà questo è un termine abbastanza “vago”, il cui significato è troppo esteso per comprendere a fondo questo argomento e questo tipo di piante. Dal punto di vista botanico, infatti, parlando di “piante grasse” si parla di quelle piante che sono in grado di accumulare liquidi nei propri tessuti, in modo poi da sfruttarli quando ne hanno bisogno, un po’ come accade nei cammelli, per rendere l’ idea. Invece, per parlare di quelle piante che in genere vengono coltivate come piante grasse e che in effetti hanno queste caratteristiche, ma che fanno parte di una determinata famiglia botanica particolare, si parla di “piante succulente”.

Si tratta di piante molto particolari, di cui non è possibile datare la comparsa sulla terra e nemmeno stabilire il numero di specie oggi presente sulla terra, poiché non si smette mai di scoprirne nuove tipologie.

Indicativamente, si sa che queste piante sono presenti in territori compresi tra il 30° di latitudine nord e il 30° di latitudine sud. Le si trova, quindi, nel deserto del Sahara e del Gobi, nei pendii delle Ande cilene e peruviane, nel deserto della Namibia e nel deserto del Messico ecc ecc.

In pratica, queste piante immagazzinano grandi quantità di acqua all’interno dei propri tessuti, come già detto, e per questo le loro foglie o la loro struttura appare molto carnosa. Tali tessuti vengono detti “parenchimi acquiferi”. Quest’acqua accumulata durante i periodi di pioggia, viene poi utilizzata durante i periodi di siccità. A questo proposito, si può dire che le piante grasse sono piante “Intelligenti”, nel senso che, a seconda delle condizioni climatiche e della disponibilità di acqua hanno adattato la propria struttura (le foglie sono diventate spesso spine, poiché altrimenti avrebbero richiesto una quantità di acqua troppo ingente per poterla soddisfare). Spesso si può notare che molte delle piante succulente sono anche munite di peluria, cosa che è mirata a diminuire le perdite di acqua che avvengono per traspirazione. Quando comunque non vi sono foglie, è comunque chiaro che la pianta debba eseguire la fotosintesi clorofilliana per sintetizzare il nutrimento di cui ha bisogno. In questo caso, se ne occupa il fusto modificato, che in genere ha forma compatta, colonnare o sferica. Bisogna infatti considerare che queste piante sono abituate a vivere in ambienti molto aridi in cui l’ acqua è quasi nulla durante alcuni periodi, mentre è molto abbondante durante altre stagioni.

le piante grasse

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Coltivare piante grasse

coltivare piante grasse Per quanto riguarda la coltivazione , si può svolgere benissimo anche all’ interno di un’appartamento, a patto che le si coltivi in una postazione in cui il sole è continuamente battente su di esse: sarebbe quindi comunque sempre consigliato tenerle su un terrazzo o in giardino ben esposte al sole; non bisogna dimenticare, infatti, di cercare di ricreare quello che è l’ habitat naturale di queste piante.

Per quanto riguarda il terriccio, si tratta di piante abituate a vivere nelle situazioni più disparate: alcune vivono su terreni sassosi, altre in deserti, altri su alberi ecc ecc. Il terreno che preferiscono, comunque, è molto drenante (esse, come la gran parte dei vegetali, temono i ristagni idrici), e molto poroso. Si consiglia di utilizzare un composto di terra non concimata con aggiunta di sabbia grossolana e di mattoni triturati. In questo modo, il terriccio non rimarrà troppo imbevuto di acqua .

Per quanto riguarda le annaffiature, queste in genere muoiono perché annaffiate eccessivamente. Bisogna ricordarsi, invece, che sono piante la cui struttura non sopporta annaffiature costanti e abbondanti. In media, le piante succulente hanno bisogno di essere innaffiate una volta ogni due settimane durante le stagioni calde e una volta ogni tre settimane durante l’ inverno.

Il rinvaso è da eseguire soltanto se si nota la fuoriuscita delle radici dai fori di scolo che, ricordiamo, devono essere sempre presenti nel vaso, che preferibilmente deve essere di terracotta.


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Piante grasse malattie

macchie piante grasse Le piante succulente, come tutti i vegetali, o meglio come tutti gli esseri viventi, sono soggetti a delle malattie. Ma quali sono le cause che potrebbero portare queste piante ad avere dei seri problemi di salute?

Come già detto, bisogna sempre considerare che quando si coltiva una pianta, bisogna assecondare i suoi bisogni, le sue preferenze e le sue necessità se si vuole che tale pianta cresca forte e sana. Le piante grasse, che sono strutturate per vivere in ambienti aridi, spesso però vengono trattate come piante sempreverdi, e da questo deriva gran parte del loro malessere.

Esse, infatti, non sono per nulla abituate al freddo, vivendo in deserti o in zone comunque molto aride, ma meno ancora all’ abbondanza costante di acqua, per 365 giorni all’ anno.

Quest’ abbondanza di acqua, che alla pianta in realtà non serve, anzi la danneggia soltanto, tra le altre cose ristagna nel terriccio, provocandole marciumi radicali, ovvero malattie molto pericolose per la sua salute.

Un’ altra causa di malattie per le piante succulente è la scarsa illuminazione: esse traggono vigore dal sole, al quale, vivendo per lo più in deserti, sono esposte praticamente ogni giorni. Quindi, qualora il sole manchi, il loro fusto si indebolisce e si schiarisce, diventando lungo e spigato.

Il freddo, invece, provoca delle crepe così profonde all’ interno delle piante grasse che queste, quasi sempre, sono irreversibili e portano alla sua morte. Anche un terriccio poco drenante può essere causa di malessere della pianta succulenta: questo, infatti, non lascia passare l’ aria al suo interno, e quindi accresce il problema del marciume radicale.


Come riconoscere le malattie

malattie piante grasse In genere, il primo campanello di allarme per il malessere di una pianta risiede nelle foglie. Pertanto, non essendo queste presenti all’ interno delle piante succulente, o almeno essendo state trasformate, è facile comprendere come sia difficile percepire un segno della loro sofferenza.

Comunque, nel caso si tratti di patologie fungine, il primo segnale è quello di chiazze scure che possono estendersi sia in una parte limitata della pianta che su tutto il vegetale.

Se invece il problema è causato da un’ eccesso di annaffiature e quindi di acqua, si vedrà che le parti aeree della pianta incominceranno ad ingiallire.

Vi sono poi dei casi in cui le piante succulente hanno dei problemi durante la crescita, o meglio, hanno dei problemi di rachitismo perché non riescono a svilupparsi a dovere: in questo caso è quasi sempre un problema di scarsa illuminazione.

Se vi sono spaccature nelle piante, il problema è dovuto al clima, che è troppo rigido, mentre se la pianta non fiorisce probabilmente è perché non le sono stati forniti i giusti elementi nutritivi e bisogna provvedere.


Prevenzione malattie

curare piante grasse Come dice anche il detto, prevenire è meglio che curare. Spesso, infatti, curare non è possibile perché la situazione, o meglio il problema, è irreversibile. La prevenzione, invece, permette di combattere qualsiasi malattia e di evitare la sua comparsa. Ma cosa bisogna fare per prevenire le malattie di queste piante? Che pratiche seguire?

Per prevenire le malattie in una pianta succulenta, la prima cosa da fare è fare in modo che la propria pianta non manchi mai di nulla, quindi che abbia tutto l’ indispensabile per vivere bene: in poche parole, bisogna che ad essa vengano date tutte le attenzioni previste per una buona coltivazione: annaffiatura, concimatura, potatura, rinvaso ecc ecc, ovviamente sempre secondo le esigenze della pianta. Poi biosgna seguire queste ultime anche nella scelta della collocazione della pianta: non deve essere poco illuminata, ne esposta alla corrente.

Inoltre, è un metodo assolutamente naturale e ottimo tenere lontani i parassiti utilizzando delle piante in grado di scoraggiare la loro comparsa.


Malattie piante grasse: Piante succulente cura

cura piante succulente Ma quando poi le malattie compaiono, cosa bisogna fare?

Per la cura, in alcuni casi, è troppo tardi, come quando all’ interno del fusto si creano delle spaccature dovute al freddo: quelle non possono essere riparate con nessun prodotto. Riconoscendo il problema alla base, bisogna cercare di eliminarne le cause: quindi, se si nota che la pianta è debole e rachitica, la si toglie dalla corrente fredda e la si espone al sole; se ha macchie scure o marciumi radicali si sospendono le annaffiature e così via.

Se è il caso, poi, in presenza di attacchi da parte di parassiti, può essere utile spruzzare anche degli insetticidi e dei fungicidi sistemici, per fare in modo che questi insetti muoiano. Per tenerli lontani è anche possibile utilizzare un po’ di questo prodotto a scopo preventivo: si tratta di un trattamento che va fatto per il nuovo periodo vegetativo, quindi con l’ arrivo della primavera, e quando arriva l’ inverno, durante il periodo del riposo vegetativo.

L’ importante, si ricorda, è seguire le istruzioni riportate sulla confezione del prodotto: per nessuna ragione, infatti, bisogna abusarne, poiché bisogna ricordarsi che si tratta di un veleno che potrebbe danneggiare non solo gli insetti, ma anche la pianta, e contaminarne il terriccio.

Si tratta , quindi, di materiali con cui bisogna andare cauti, cercando di effettuare per lo più una prevenzione biologica, per poi aggredire, soltanto in casi di estrema necessità, la pianta con questi prodotti chimici, facendo anche attenzione ad utilizzare una mascherina in caso si trattasse di uno spray per preservare a propria salute.


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