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Uno dei parassiti maggiormente diffusi e pericolosi per le piante sono i coleoptera linnaeus, comunemente chiamati coleotteri. Si tratta di un ordine di insetti che comprende circa 350.000 specie, quindi l' ordine più esteso di tutto il pianeta, e si crede che ci siano ancora molte specie ancora sconosciute. Per citare alcune tra le specie più conosciute, al genere dei coleotteri appartengono la lucciola, la coccinella e il tarlo. La conformazione fisica è simile a quella di tutti gli altri insetti: hanno un capo, un torace e un addome, e quasi tutti posseggono delle ali, quasi sempre coperte da delle elitre, ovvero delle ali rigide che svolgono una funzione protettiva. La lunghezza dei coleotteri è mediamente di 170 mm. Inoltre, i coleotteri posseggono occhi composti e antenne, che variano a seconda della specie.
I coleotteri sono ovipari, e le loro uova hanno dimensioni ridottissime, ma spesso di colori molto vivaci, e ogni femmina può deporne da poche dozzine fino a migliaia, in base alla specie cui appartiene. Dopo la schiusura delle uova, i coleotteri posseggono la forma di larve, e in alcune specie rimangono tali per molto tempo. Dopo questo periodo, il coleottero diventa una “pupa”, stato nel quale rimane soltanto pochi giorni, e dal quale emerge poi come adulto, che può rimanere in vita per pochi giorni o anche molti anni. Una volta adulti, i coleotteri possono nutrirsi di altri insetti, di piante o di escrementi e, in alcuni casi, sono molto dannosi per le colture, che danneggiano gravemente. Anche le larve, che vivono spesso all' interno di tronchi, concorrono al danneggiamento delle specie vegetali. Infine, i coleotteri sono diffusi in tutto il mondo, ad eccezione delle zone polari. In Italia, ce ne sono circa 10.000 specie, anche se, ogni anno, si scoprono centinaia di specie nuove in tutto il pianeta. Naturen purin di ortiche Contro Afidi Acari peronospora Concentrato 1L, Verde, 8, 5 x 23 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 16,71€ |
Prima di intervenire con processi di disinfestazione della propria pianta, bisogna capire da quale insetto è attaccato. E' possibile farsene un' idea, ma c'è bisogno di un' attenta analisi che confermi (o smentisca) quello che si è pensato precedentemente, in modo da non sbagliare la cura, scegliendo un medicinale o una tecnica adatta a un' altro tipo di parassita. Per quanto riguarda i coleotteri, è possibile riconoscerlo, come in quasi ogni altri tipo di infestazione, dai danni che provoca e da un' attenta analisi delle foglie. In primis, bisogna tenere in considerazione il grandissimo numero di coleotteri esistenti, di vario colore, forma, lunghezza e abitudini. E' bene poi tenere in considerazione che, in genere, la femmina di coleottero deposita le proprie uova nella parte inferiore delle foglie o sottoterra, e che queste, nonostante le piccole dimensioni, sono facilmente individuabili perchè dotate di colorazioni molto vivaci e vistose. Le larve che fuoriescono dalle uova sono poi di colore bianco, molto voraci e si nascondono generalmente nel terreno o tra il legno. Una volta adulti, i coleotteri escono all' aperto, capaci di volare, e sono ben visibili a causa delle loro colorazioni vivaci e delle loro forme. Quando un coleottero attacca una pianta, generalmente le parti che ne risentono sono principalmente la produzione (foglie, fiori e frutti), e le radici. Questi ultimi vengono mangiati dall' interno con una velocità tale che, se non si effettua un intervento tempestivo, la pianta può morire rapidamente. Essa manifesta subito, tuttavia, il suo malessere.
E' possibile prevenire le infestazioni dei coleotteri semplicemente applicando un po' di attenzione durante la coltivazione delle proprie piante. Per evitare che questi insetti si attacchino ai vegetali, bisogna essere attenti durante la fertilizzazione , che deve avvenire solo attraverso concimi organici maturi. Inoltre, è bene effettuare la pacciamatura del terreno , ovvero ricoprire quest' ultima di paglia, rami, plastica o quant' altro, per evitare la deposizione di uova o la crescita di larve nel terreno o accanto alle radici. Ovviamente, è sempre bene eliminare le parti attaccate da batteri o da muffe.
Se poi la pianta è ugualmente attaccata dai coleotteri, bisogna intervenire in base allo stadio dell' infestazione. Se sulle foglie vi sono delle uova, queste vanno staccate a mano. In inverno, poi, è necessario smuovere il terreno in prossimità della pianta, per portare alla luce le uova o le larve che vi sono all' interno e che muoiono a contatto con temperature troppo basse. Se vi sono degli adulti, questi possono essere catturati a mano e portati poi lontani dalle proprie piante. Quando poi l' infestazione è molto estesa, ovvero già da quando vi sono più di una ventina di coleotteri su di una pianta, bisogna ricorrere a degli insetticidi specifici da reperire nei negozi specializzati.
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