Serre orchidee
Le orchidee sono originarie di zone a clima tropicale e sub-tropicale, mentre alle nostre latitudini trovano il giusto habitat in serre che siano in grado di ricreare un ambiente caldo-umido con precise condizioni di temperatura, umidità, ventilazione ed illuminazione. Per impiantare una serra professionale fissa occorre richiedere un permesso al Comune di residenza, ma finché ci limitiamo ad una coltivazione di tipo amatoriale va benissimo acquistarne una mobile prefabbricata di facile montaggio, per la quale non occorrono permessi di alcun tipo. Le dimensioni ideali sarebbero di 2,5 metri x 2 metri.
La serra deve essere poco esposta al vento e al freddo, perciò va addossata alla parete esterna di un edificio, inoltre deve essere posizionata lontano da alberi per evitare che nella stagione autunnale vi cadano sopra foglie che toglierebbero luminosità all’ambiente. Naturalmente vicino alla serra va predisposta una presa elettrica e all’interno del locale devono essere presenti una lampada con tubi al neon ed un termostato che consenta di mantenere la temperatura interna sopra i 7 gradi durante l’inverno e sopra i 14 gradi durante l’estate.
Nel periodo invernale, per mantenere la temperatura adeguata all’interno della serra, occorre sistemare fogli di plastica fissati a supporti di legno a ridosso dei vetri mantenendo una camera d’aria di 2,5 centimetri. Nel periodo estivo, invece, si possono schermare i vetri con avvolgibili in plastica o alluminio. Per l’aerazione le serre sono normalmente provviste di sportelli apribili sul tetto e sulle pareti, ma va aggiunto un aspiratore per garantire un’adeguata ventilazione in tutte le stagioni.
All’interno delle serre per orchidee vanno installati scaffali su cui appoggiare i vasi ad una altezza di 90 centimetri da terra, costruiti con assicelle di legno per le specie che necessitano di maggiore aerazione, o in muratura ricoperta di ghiaietto umido per le specie che richiedono maggiore umidità. Sotto ai ripiani vanno posizionati generatori di calore.
Le orchidee sono in presenti in natura in molteplici varietà, infatti alcune vivono grazie a radici interrate, altre crescono aggrappate ai tronchi degli alberi, altre ancora presentano radici subacquee. Anche se in generale prediligono ambienti luminosi, in alcuni casi queste piante meravigliose preferiscono invece la penombra.
Le piantine di orchidea sono molto delicate e vanno soggette facilmente ad infestazioni da parte di ragno rosso, cocciniglia, lumache e chiocciole, pertanto appena portate in serra vanno tenute in quarantena con l’accortezza di mantenerle lontane le une dalle altre. Esistono vasi specifici per le orchidee che presentano fori sui lati, mentre se utilizziamo quelli in terracotta dobbiamo posare sotto il terriccio uno strato di ghiaietto per assicurare un buon drenaggio che eviti la marcescenza delle radici.
L’annaffiatura è richiesta soltanto quando il terriccio è perfettamente asciutto, all’incirca ogni 3 giorni, e per evitare l’impiego di acqua troppo fredda o troppo calcarea è bene predisporre all'esterno l’allestimento di una cisterna per acqua piovana dotata di filtri. Oltre all’annaffiatura è necessaria la nebulizzazione periodica, a getto molto sottile, di suolo e bancali, mai orientata direttamente sui fiori.
Ogni 20 giorni, nel periodo vegetativo che va dalla primavera alla tarda estate, è necessario somministrare alle orchidee fertilizzante dopo l’annaffiatura, mentre nel periodo di riposo da fine estate fino a metà autunno, quando perdono le foglie, le piante vanno spostate su di uno scaffale in una zona più luminosa e contemporaneamente l’umidità dell’ambiente deve essere ridotta. Il rinvaso si effettua ogni due anni in primavera, sostituendo anche il substrato ed il terriccio, con l’accortezza di rimuovere radici spezzate o marcite.
Se le vostre cure saranno efficaci, le orchidee vivranno fino a 5 anni, diventando veramente spettacolari, con la possibilità per alcune specie di raggiungere anche l’altezza di qualche metro. Se la parte aerea diventasse troppo pesante, bisogna sorreggerle con tutori legati ai fusti, mentre per evitare che si spezzino gli steli più sottili si utilizza filo zincato assicurato con fili di rafia.
Quando dovete andare in vacanza non preoccupatevi: annaffiando più abbondantemente del solito potete allontanarvi fino a 20 giorni, altrimenti per periodi di assenza più lunghi è sufficiente porre i vasi all’ombra in contenitori con sabbia e torba, quindi farvi gocciolare poca acqua da un tubo di gomma collegato ad un rubinetto.
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