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La luce è un elemento indispensabile per ottenere una fioritura ottimale quindi durate tutto il periodo dell’anno la pianta dovrà essere esposta alla luce ma non nelle ore più calde soprattutto in estate perché i raggi uva diretti danneggerebbero in maniera fatale l’orchidea bruciando le foglie e le altre parti delicate. Meglio esporre la pianta davanti ad una finestra rivolta ad Ovest: in questo modo potrà godere della luce già di primo mattino mentre nelle ore più critiche rimarrà sempre in un ambiente luminoso ma non esposto direttamente all’inclemenza dei raggi solari.
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Il concime con il quale nutrire le orchidee può essere in polvere oppure liquido. In genere quelli in polvere sono più economici e prima di somministrarli nelle giuste dosi è opportuno miscelarli assieme all’acqua secondo le quantità indicate sul retro della confezione.
I fertilizzanti migliori sono quelli assorbibili dalla pianta per via radicale mentre quelli da vaporizzare sulla superficie foliare sono poco indicati soprattutto se la pianta è collocata in un ambiente interno domestico.Prima di concimare è opportuno bagnare preventivamente le radici sensibili con acqua e poi provvedere alla concimazione.Le dosi spesso consigliate da tutti i produttori di concimi chimici sono di un grammo di fertilizzante per litro d’acqua. E’ consigliabile inoltre alternare la fertilizzazione a normale annaffiatura per evitare accumuli di sostanze chimiche nelle radici non troppo salutari né benefiche. Le orchidee quando incontrano situazioni ottimali di luce, temperatura ed umidità riescono a offrire fioriture persistenti e cospicue in grado di durare anche per diverse settimane. Una volta sfiorite è opportuno seguire alcuni piccoli accorgimenti per permettere alla pianta di recuperare energie e di prepararsi nel migliore dei modi alla successiva fioritura.
Fino a questo momento si è pensato che le fioriture delle orchidee potessero essere stimolate somministrando alle piante nella stagione opportuna elementi chimici come il magnesio e il fosforo.
In un recente studio condotto dal dottor Yin-Tung Wang nel polo universitario del Texas, sembra che questo accorgimento non sia del tutto esatto.Il Magnesio è un elemento fondamentale per il naturale processo della sintesi clorofilliana, per l’alimentazione e per la fotosintesi e inoltre è utile per attivare una serie di enzimi per le funzioni metaboliche.È stato provato come la fioritura delle orchidee è legata ad un incremento di saccarosio nel fogliame e altre tipologie di zuccheri solubili ma sia direttamente collegata ad un incremento di magnesio anche se somministrato alle piante in buone percentuali. Con un’altra serie di sperimentazioni è stato poi verificato come l’azoto né il fosforo abbiano il potere di anticipare la comparsa delle gemme e neanche possa sviluppare nell’orchidea una fioritura più prospera.
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