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La luce è un elemento indispensabile per ottenere una fioritura ottimale quindi durate tutto il periodo dell’anno la pianta dovrà essere esposta alla luce ma non nelle ore più calde soprattutto in estate perché i raggi uva diretti danneggerebbero in maniera fatale l’orchidea bruciando le foglie e le altre parti delicate. Meglio esporre la pianta davanti ad una finestra rivolta ad Ovest: in questo modo potrà godere della luce già di primo mattino mentre nelle ore più critiche rimarrà sempre in un ambiente luminoso ma non esposto direttamente all’inclemenza dei raggi solari.
Per quanto riguarda la temperatura è fondamentale sia per incentivare una splendida fioritura sia per favorire una crescita sana e armonica di tutta la pianta. In linea di massima le temperatura durante la notte devono mantenersi attorno ai 13°C fino a quando non iniziano a comparire i primi nuovi steli e successivamente bisogna innalzare le temperature in modo graduale e moderato.Sottoponendo la pianta ad uno sbalzo termico fra giorno e notte con estrema costanza si indurrà a formare nuovi steli e nuovi rami laterali e il tempo necessario per ottenere tutto ciò è molto variabile e dipende da pianta a pianta. Possono essere necessarie quattro settimane oppure più di un mese e mezzo già che ogni orchidea ha tempi diversi.Per indurre l’orchidea a fiorire è necessario fornirle il giusto apporto di nutrienti attraverso una concimazione ricca di fosforo e potassio. In genere si preferisce utilizzare un composto a basso tasso di azoto e ad alte percentuali di fosforo e potassio. Teraplast Coimbra 30cm Fioriera, Trasparente, 30 cm Prezzo: in offerta su Amazon a: 9,99€ |
Il concime con il quale nutrire le orchidee può essere in polvere oppure liquido. In genere quelli in polvere sono più economici e prima di somministrarli nelle giuste dosi è opportuno miscelarli assieme all’acqua secondo le quantità indicate sul retro della confezione.
I fertilizzanti migliori sono quelli assorbibili dalla pianta per via radicale mentre quelli da vaporizzare sulla superficie foliare sono poco indicati soprattutto se la pianta è collocata in un ambiente interno domestico.Prima di concimare è opportuno bagnare preventivamente le radici sensibili con acqua e poi provvedere alla concimazione.Le dosi spesso consigliate da tutti i produttori di concimi chimici sono di un grammo di fertilizzante per litro d’acqua. E’ consigliabile inoltre alternare la fertilizzazione a normale annaffiatura per evitare accumuli di sostanze chimiche nelle radici non troppo salutari né benefiche.Le orchidee quando incontrano situazioni ottimali di luce, temperatura ed umidità riescono a offrire fioriture persistenti e cospicue in grado di durare anche per diverse settimane. Una volta sfiorite è opportuno seguire alcuni piccoli accorgimenti per permettere alla pianta di recuperare energie e di prepararsi nel migliore dei modi alla successiva fioritura.
Infatti, una volta che la pianta ha terminato la sua fioritura è consigliabile tagliare lo stelo al di sotto dell’ultimo nodo dal quale ha preso vita il fiore. I nodi vuoti infatti non produrranno più niente mentre saranno quelli al suo interno a contenere ancora gemme atte a fiorire di nuovo.Le nuove infiorescenze potranno verificarsi dopo due o tre mesi già che la loro comparsa non è a cadenza annuale ma bensì possono verificarsi ogni due o tre mesi per tutto l’arco dell’anno.Gli steli completamente seccati si possono recidere alla base per permettere all’orchidea di produrre nuovi steli che nasceranno dalla base ascellare delle foglie. In linea di massima le infiorescenze prodotte dai nuovi steli sono più rigogliose e durature delle precedenti.Nel caso in cui abbiate dubbi riguardo alla parte da tagliare meglio vi asteniate dal farlo e lasciare la pianta fare il proprio corso naturale.Fino a questo momento si è pensato che le fioriture delle orchidee potessero essere stimolate somministrando alle piante nella stagione opportuna elementi chimici come il magnesio e il fosforo.
In un recente studio condotto dal dottor Yin-Tung Wang nel polo universitario del Texas, sembra che questo accorgimento non sia del tutto esatto.Il Magnesio è un elemento fondamentale per il naturale processo della sintesi clorofilliana, per l’alimentazione e per la fotosintesi e inoltre è utile per attivare una serie di enzimi per le funzioni metaboliche.È stato provato come la fioritura delle orchidee è legata ad un incremento di saccarosio nel fogliame e altre tipologie di zuccheri solubili ma sia direttamente collegata ad un incremento di magnesio anche se somministrato alle piante in buone percentuali. Con un’altra serie di sperimentazioni è stato poi verificato come l’azoto né il fosforo abbiano il potere di anticipare la comparsa delle gemme e neanche possa sviluppare nell’orchidea una fioritura più prospera.
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