Coltivare orchidee

vedi anche: Orchidea cura

Caratteristiche:

Le orchidee sono da sempre fiori molti apprezzati per la loro bellezza e per il loro valore ornamentale. Proprio per questo, vengono spesso utilizzate nelle composizioni di fiori recisi, o come piante da arredamento. Esse sono molto diffuse in natura, infatti fino ad ora è stato possibile distinguere ben seicentocinquanta generi e circa venticinquemila specie di orchidee, anche se questi numeri, già esorbitanti, sono in continua crescita. Anche l' uomo contribuisce alla crescita delle specie di orchidee, creando degli ibridi: al momento, ne esistono circa centomila. Le orchidee sono per lo più piante provenienti dalle zone umide intertropicali, anche se è possibile trovarle in tutto il mondo. In Italia, ad esempio, è possibile trovare ben ottantacinque specie di orchidee spontanee, reperibili sopratutto nelle zone umide. Indipendentemente dalle specie cui appartengono, le orchidee possono essere differenti tra loro, in base al luogo in cui vivono: ve ne sono alcune (la maggioranza) , che sono epifite o semi epifite, quindi sono dotate di radici aeree e vivono su altre piante, quindi su rami , tronchi o su muschi. Altre specie sono invece terrestri, altre ancora sotterranee a alcune semi acquatiche.

In genere, lo stelo delle orchidee è ben eretto, anche se può essere anche strisciante o rampicante. Le radici possono essere tanto sotterranee quanto aeree, e sono provviste di organi di riserva, i tubercoli radicali, di cui uno è bianco e turgido e dovrà nutrire la vegetazione dell' anno successivo, mentre l' altro è scuro e secco, in quanto ha nutrito la vegetazione in corso. Oltre ai tubercoli radicali, altri organi di riserva per le orchidee sono gli pseudobulbi: ogni orchidea, per poter sopravvivere bene, deve possederne almeno due.

Le foglie possono essere di svariate dimensioni, forme e colori, e così pure i fiori, che possono esere solitari o facenti parte di infiorescenze.

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Terriccio e concimazione:

pianta di orchideLe orchidee, come tutte le altre piante, hanno delle specifiche necessità, che devono essere soddisfatte per garantire loro la sopravvivenza. Tuttavia, è anche vero che le orchidee, sopratutto alcune specie, sono particolarmente delicate. Una scelta molto importante per la sopravvivenza delle orchidee (e di qualsiasi altra pianta), è quella del substrato, che successivamente diverrà la vera e propria dimora (fissa o temporanea, della pianta, dalla quale essa attingerà le sostanze nutritive e l' acqua di cui necessita. In genere, le orchidee amano vivere in substrati acidi, soffici e ben areati, che permettano una buon passaggio dell' acqua, in modo da evitare i ristagni idrici, che potrebbe causare marciumi e malattie fungine. Inoltre, i substrati per le orchidee dovrebbero essere poveri di elementi minerali, quindi dovrebbero essere costituiti da materiali come la torba, lo sfagno, le radici di felci, la terra di bosco, e le foglie di conifere. Quando si tratta di orchidee epifite o semiepifite, è possibile coltivare queste ultime in cestini sospesi, a patto che questi prevedano la presenza di materiali spugnosi e di legno, in modo da mantenere ottimo il livello di umidità intorno alle radici.

Per quanto riguarda le concimazioni, in genere le orchidee non richiedono una grossa quantità di elementi nutritivi. Il concime ottimale per le orchidee deve avere, in proporzioni, due parti di azoto, unna di fosforo e una di potassio, ed è applicabile, a seconda delle esigenze della specie, da ogni sette giorni fino a ogni mese.


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Coltivare orchidee: Innaffiature e umidità:

Come ogni altra pianta, anche le orchidee hanno bisogno di innaffiature, in modo da poter disporre della quantità di acqua di cui necessitano senza troppi problemi. Per quanto riguarda le innaffiature, queste devono avvenire dalle due alle quattro volte alla settimana durante le stagioni calde, come l' estate o durante la fine della primavera. Durante le stagioni fredde, come l' inverno o la fine dell' autunno, le innaffiature possono ridursi notevolmente, prevedendo una sola irrigazione a settimana. Tuttavia, se si tratta di piante epifite coltivate in zattere sospese in aria, è meglio effettuare più interventi di irrigazione, perchè essendo queste esposte all' aria hanno bisogno di più acqua. Inoltre, se si posseggono specie provenienti da zone secche, è bene sospendere le innaffiature durante i periodi freddi.

Le orchidee, come molte altre piante, soffrono meglio la mancanza di acqua piuttosto che un suo eccesso: questo, infatti, potrebbe causare dei ristagni idrici, che a loro volta potrebbero provocare la fuoriuscita delle radici dal vaso, degli ingiallimenti e delle malattie fungine. E' meglio utilizzare acqua priva di cloro, come l' acqua piovana, piuttosto che quella del rubinetto (che contiene cloro, elemento cui le piante di orchidee sono particolarmente sensibili ) ed è preferibile evitare che vi siano dei ristagni idrici tra le foglie, dei fiori o tra i rami, in quanto questo causerebbe dei marciumi alle piante, che poi potrebbero causare la comparsa di patologie più o meno gravi.


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