tipi di cemento
Il cemento è una sostanza molto utilizzata nell’ambito dell’edilizia: essa possiede dei leganti idraulici, che a contatto con le sostanze acquose, sviluppano proprietà adesive. Il cemento è una sorta di pasta che viene poi miscelata ad altre tipologie di materiali, come il pietrisco, la sabbia e la ghiaia. A seconda dei legami che vengono effettuati tra il cemento ed altre sostanze, più o meno resistenti, si ottiene una nuova miscela, che a seconda della sua stessa capacità di adesione, viene utilizzata come collante nelle costruzioni edilizie. Le tipologie di cemento, dunque, variano a seconda del materiale che ad esso viene miscelato: il cemento, miscelato alla sabbia, dà origine alla malta di cemento; cemento miscelato a sabbia e ghiaia, dà origine al calcestruzzo. Sempre il calcestruzzo, unito a piccoli elementi d’acciaio, da origine al cemento armato. La qualità del cemento è quella di raffermarsi, di solidificarsi con il passare del tempo a contatto con l’acqua ed altri materiali: questa qualità specifica, rende questa sostanza assolutamente adatta alle costruzioni edilizie, trattandosi di materiali antisismici. In Europa, esistono delle tipologie di classificazioni specifiche per il cemento, che variano a seconda della resistenza stessa, misurata in Newton. Dunque le metodologie per classificare l’appartenenza del cemento ad una tipologia piuttosto che ad un’altra, sono la resistenza, ed i materiali miscelati al cemento stesso. Per essere misurato nella resistenza, il cemento, va necessariamente analizzato, con la cottura di altre terre e materiali. Se risponde positivamente al test, potrà eventualmente essere utilizzato, altrimenti va rafforzato con eventuali altre miscele. Le sostanze che sono contenute nel cemento, tendono tutte al processo di solidificazione e sono: calcare, argilla e marna. Il cemento più comune, anche definito calcestruzzo, è identificato comunemente come cemento di Portland. La lavorazione di tutte le tipologie di cemento, subisce una serie di fasi che sono: estrazione del materiale utile per effettuare la produzione; frantumazione e lavorazione delle stesse; essiccazione delle materie prime, produzione della pasta che andrà a costituire il cemento; deposito della pasta stessa, macinazione, controllo. I cementi, si distinguono per essere resistenti ai solfati, per essere a basso calore di idratazione, o facili all’indurimento. Come sottolineato sopra, a seconda delle caratteristiche del cemento, si sceglie di utilizzarlo per uno scopo preciso, in particolare per la resistenza che esso deve garantire.
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