Reti in fibra di vetro

A cosa servono le reti in fibra di vetro?

La principale funzione delle reti in fibre di vetro è indubbiamente quella di apportare resistenza alla trazione, cioé di distribuire in modo omogeneo i carichi e le conseguenti tensioni che si formano nella facciata. In termini pratici le reti in fibre di vetro vengono posizionate per evitare la formazione delle crepe. A questa caratteristica si si affianca la funzione di apportare resistenza agli alcali nel corso del tempo, cioè di resistere agli elementi chimici presenti nell'intonaco. La composizione delle reti in fibre di vetro fa si che esse non assorbano acqua e che siano insensibili agli acidi, ma la loro struttura presenta comunque la possibilità di sciogliersi se introdotta in un ambiente basico. Per evitare che questo accada, le reti in fibra di vetro vengono sottoposte a particolari trattamenti chimici. Le reti vengono infatti immerse in soluzioni ad alta percentuale alcalina, le quali creano una sorta di 'invecchiamento artificiale' che le rende resistenti all'azione corrosiva dell'intonaco. Perché le reti in fibra di vetro possano vantarsi di essere resistenti agli alcali e quindi disporre della prevista certificazione, la percentuale di resistenza deve essere pari al 50%.

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Come sono strutturate le reti in fibre di vetro?

fibre di vetro Esse sono composte da una materia prima costituita dal vetro E, cioè dal vetro isolato elettricamente. Nella scelta di reti in fibre di vetro non si deve lesinare sulla qualità del prodotto, per assicurare la principale funzione protettiva e determinare una lunga durata delle reti in termini di resistenza. A tal fine va selezionata la materia prima migliore e ci si deve accertare che la fase di appretto, cioè di finissaggio delle reti, preveda l'impiego di resine adatte e di ottima qualità chimica. Le resine impiegate dalle ditte produttrici serie presentano una base acquosa e sono sofisticate nella procedura di realizzo. La base acquatica è amica dell'ambiente, in quanto non presenta solventi nocivi e le ditte migliori mirano a determinare la massima resistenza del prodotto agli alcali utilizzando il minor quantitativo di prodotti inquinanti possibile. Gli alcali tendono ad attaccare le reti in fibra di vetro soprattutto negli snodi, per cui un buon prodotto deve prevedere una spalmatura di resine protettive accurata negli snodi stessi e diffusa in modo omogeneo su tutta la superficie della rete.

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    Le reti in fibre di vetro devono adeguarsi al clima di inserimento?

    reti in fibre di vetroLa resina di copertura funge anche da stabilizzatore delle reti in fibre di vetro e le prepara per la posa definitiva. A seconda delle zone climatiche di inserimento, esse devono assecondare la situazione climatica che si presenta, offrendosi più o meno rigide. La resina definisce quindi la morbidezza delle reti e i professionisti del settore possono in questo modo scegliere le reti migliori in base alla loro risposta al luogo climatico di inserimento. Mentre i luoghi freddi richiedono una texture morbida per evitare l'impaccamento delle reti, le regioni climatiche calde hanno bisogno di reti in fibre di vetro più rigide e indeformabili al calore.


    Reti in fibra di vetro: Come valutare la bontà delle reti in fibra di vetro

    Se ci si accinge a ristrutturare la propria abitazione o si sta preventivando l'apposizione di un cappotto, si può valutare l'inserimento di reti in fibra di vetro, a supporto dell'opera. Per i non addetti ai lavori può essere difficile capire la bontà del materiale a prima vista, ma vi sono delle caratteristiche che devono essere osservate, per evitare di acquistare un prodotto scadente. Nel particolare le reti in fibra di vetro di buona qualità devono avere una superficie visibilmente uniforme, priva di grumi e di gocce rafferme che rivelano un'asciugatura troppo veloce e una stesura delle resine non accurata. A ciò segue la mancata presenza di fili spelati, di trame storte e di ondulazioni irregolari. Piegando le reti la resistenza deve essere rilevabile e non presentarsi ne troppo rigida ne troppo fragile. Una volta accertate queste prime caratteristiche si deve richiedere la certificazione del prodotto e assicurarsi della sua provenienza, per non incorrere in partite dalla scarsa qualità, pericolose e probabilmente inquinanti.



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