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Le norme di riferimento nel vecchio sistema non più in uso erano stabilite dal d.p.r. n. 1142/49 con gli artt. 44-55. Secondo gli articoli citati, il parametro a cui bisognava fare riferimento, nel caso di un immobile destinato ad uso di abitazione civile, era quello del vano utile, ovvero quello che era adoperato come abitazione principale. Un esempio per comprendere meglio cosa si intende per vano utile si ha pensando all'insieme dei locali tipicamente adoperati all'interno di una casa: salone, camera da letto, sala da pranzo. Il d.p.r. 1142, con l'articolo 46, tratta della definizione e del disciplinare e come immediata conseguenza dell'importanza, in termini catastali, di quelli che sono chiamati vani accessori.
La parola “catasto” ha origine da un termine greco che significa “riga per riga”. Il concetto si riferisce a una elencazione di mappe e documenti che riguardano l’insieme dei beni immobili presenti in...
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Si parla di riforma del catasto da molti anni. La riorganizzazione catastale prevede un’entrata nelle casse dello Stato di circa 40 miliardi di euro. L’obiettivo del governo è quello di creare un sist... ![]() | Il grande libro del real estate. Esperti veri, casi veri, vita vera Prezzo: in offerta su Amazon a: 21,25€ (Risparmi 3,75€) |
Il d.p.r. 138/98 con la sua emanazione intende sostituire al precedente metodo di calcolo, composito e complesso, un nuovo metodo di calcolo della consistenza che sia unico ed indipendente dai diversi possibili utilizzi delle unità immobiliari che possono essere considerate a destinazione ordinaria. Le norme introdotte riguardano una generale revisione delle aree censuarie, delle tariffe d'estimo da applicare alle unità immobiliari di tipo urbano.
Molto importante è, in tal senso, l'articolo numero 3 del d.p.r. n. 138/98 che disciplina il modo in cui viene determinata l'unità di consistenza. Secondo tale articolo, quando si vanno a considerare unità immobiliari di tipo urbano che hanno destinazione ordinaria, l'unità di consistenza è il metro quadro inteso come superficie catastale. Nell'allegato C dello stesso articolo sono indicati i criteri da utilizzare per la determinazione della superficie. Le tariffe relative all'estimo degli edifici sono determinate tenendo in considerazione la sopra citata unità di misura.Il nuovo metodo di misura permette di avere immediatamente almeno due vantaggi: il calcolo diventa uniforme e vengono meno le incertezze circa la determinazione della destinazione dei diversi vani; ai fini fiscali, si ha una rivalutazione economica degli immobili censiti.
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