Se prendiamo in mano una visura catastale ci troviamo di fronte delle voci che, con la nuova riforma spariranno. I dati identificativi degli immobili oggi sono costituiti:
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In passato i fattori principali che venivano presi in esame per il calcolo della rendita catastale erano: i vani, la categoria e la classe. La prima rivoluzione a cui assistiamo con la riforma catastale è la scomparsa dei vani, e al loro posto vengono introdotti i metri quadri effettivi dell’abitazione, quindi non saranno più il numero delle stanze a determinare il valore di un immobile. Le sorprese non finiscono qui, un’altra novità è il calcolo della rendita catastale. Quest’ultima viene valutata secondo un calcolo algoritmo che tiene conto di una serie di elementi che caratterizzano il fabbricato: la localizzazione (urbana e rurale), la localizzazione territoriale e geografica (zona a rischio di calamità naturali), le caratteristiche architettoniche, il valore di mercato, lo stato di conservazione, la qualità, e altro ancora. Questo tipo di calcolo penalizza chi vive in città turistiche o in centri storici poiché si troverebbero a pagare di più, sarebbero favoriti i proprietari di immobili locati nelle periferie anche se il governo attraverso un processo di compensazione effettuerà degli sconti sulle aliquote da versare. Inoltre saranno previste delle detrazioni e ulteriori deduzioni sulle imposte con una revisione delle aliquote per mantenere inalterato il carico fiscale. Una volta elaborati questi valori, si ottiene un coefficiente che sarà moltiplicato per i metri quadri dell'immobile: il risultato determinerà il valore patrimoniale. I cittadini hanno a disposizione un anno per fornire all’Agenzia delle Entrate tutti i dati indispensabili per elaborare le rendite catastali e i valori patrimoniali. Il governo prevede per i Comuni degli incentivi qualora venissero individuati immobili abusivi.
Dal 2012 il recupero delle visure catastali non è più gratuito. Gli unici ad essere esentati dal pagamento sono le persone fisiche che vogliono accedere al controllo dei propri immobili. Notai, geometri, architetti e altri professionisti per procurarsi le visure devono pagare tariffe che aumentano secondo il tipo e la quantità di materiale da esaminare. Se i fabbricati sono intestati a una società, la visura è gratuita se a farne richiesta è il legale rappresentante. Per chi esegue le visure per via telematica, e anche per incentivare l’uso degli strumenti digitali, la circolare dell'Agenzia del Territorio prevede uno sconto del 10%.
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