La coltivazione delle rose è abbastanza semplice, fatta eccezione per la grossa affluenza di parassiti che è possibile riscontrare su questa pianta, ma che comunque possono essere sconfitti con un ‘adeguata prevenzione e cura, in caso di necessità. Un’ altro problema è poi legato alla portatura di formazione, mentre sicuramente meno impegnativa e difficoltosa è la potatura di produzione, quindi quella da effetuare quando il roseto è già formato, per fare in modo che la produzione della pianta sia delle migliori. La messa a dimora è invece da effettuare quando le piante sono a riposo, quindi durante il periodo che va da ottobre a febbraio. Sicuramente è preferibile acquistare delle piante direttamente presso un vivaio, anche già sviluppate quando possibile, perché è più complicato farle nascere dai semi. Se si vuole travasare la pianta in giardino, è importante che prima questo venga preparato aggiungendo una soluzione che comprende 4 parti diletame e 1 parte di torba. Ovviamente il terriccio dovrà essere anche ben vangato e concimato, e il tutto deve essere fatto almeno la primavera prima. Anche le radici, però, vanno preparate prima della messa a dimora: dopo essere state tolte dall’ imballaggio, infatti, devono essere distese ed areate, e inoltre bisogna asportare le estremità eventualmente danneggiate, avendo cura di fare tagli netti, in modo da non causare danni alla pianta e di favorire la cicatrizzazione delle ferite.
La pianta andrà poi collocata a circa 3-5 cm di profondità, così che possa essere protetta da eventuali gelate. Subito dopo, va annaffiata. Dopo questa operazione in genere le rose emettono dei polloni (rami più sottili, verde chiaro e con molte spine) sotto l’ innesto: questi vanno tagliati. Basage Vasi di Coltivazione Sovrapposti Un più Strati Verdure Meloni Vasi di Coltivazione di Frutta (Rossi) Prezzo: in offerta su Amazon a: 14,73€ |
Le annaffiature si effettuano la sera d’ estate e al mattino durante autunno e primavera, mentre vengono sospese durante l’ inverno. Bisogna fare attenzione a bagnare soltanto il terriccio, in modo da evitare l’ insorgenza di malattie fungine che potrebbero essere causate dall’ umidità presente sulle foglie e sui fiori. Per quanto riguarda la potatura, ogni rosa in genere ha delle particolari esigenze. Si può dire, però, che la potatura della rosa va effettuata sia per eliminare i rami secchi che per ridurre le dimensioni della pianta. Questa operazione va effettuata quando la pianta è a riposo, con un taglio obliquo eseguito a circa 5-7 mm sopra alla gemma, effettuando n’ irrorazione successivamente.
Si possono effettuare due tipi di potatura, a seconda della vigoria della pianta: si ha la potatura corta, che va effettuata sulle piante più deboli. Con questa potatura la pianta di rosa si riduce a circa 50-60 cm dialtezza, lasciando poche gemme e la potatura lunga che va praticava su piante di rosa più vigorose, all’ altezza di più di un metro con 4/5 gemme.La concimazione è un’ operazione indispensabile per vari tipi di piante, rose comprese. Questa ovviamente serve a fornire alla pianta i giusti elementi nutritivi, indispensabili per una buona crescita e un buon sviluppo di tutte queste piante. Naturalmente, però, se il terreno è stato preparato con una buona dose di stallatico maturo prima della messa a dimora della pianta, però, non c’è ragione di concimare la pianta durante il suo primo anno di vita. Altrimenti, la rosa va concimata due volte durante l’ arco dell’ anno, una volta durante la primavera, e una volta durante l’ autunno. Il concima utilizzato per le piante in vaso è ovviamente diverso da quello che va utilizzato per delle rose coltivate in piena terra: le prime, infatti, utilizzeranno un concime di tipo inorganico per entrambe le somministrazioni, mentre le seconde il comime da utilizzare èun concime chimico durante il periodo primaverile e chimico bilanciato misto a stallatico maturo durante la somministrazione autunnale. E’ da effettuare la pacciamatura, ovvero la sistemazione di stallatico maturo attorno alla pianta, da ricoprire con del terricico, in modo da proteggere l’ apaprato radicale durante la stagione fredda. Importanti sono anche le dosi da rispettare, che devono essere volte a dare alla pianta i giusti elementi nutritivi in base alle proprie necessità. L’ azoto, ad esempio, che favorisce lo sviluppo di foglie e rami se dato in giusta maniera, potrbbe inibire la resistenza a malattie e periodi siccitosi se apportato in maniera eccessiva. Il fosforo, che aumenta la produzione ed intensifica il suo profumo, se somministro in dose eccessiva può causare il mancato assorbimento di altri elementi indispensabili. Il potassio fa crescere una pianta robusta e sana, il calcio stimola la crescita, ma se dato in dosi esagerate impedisce l’ assunzione del ferro. Il magnesio è utile per lo sviluppo della pianta.
Ora che si conoscono le proprietà di ogni minimo elemento nutritivo, bisogna sapere che, alle piante in vaso il giusto bilanciamento sarà composto da: due parti di azoto, una parte di fosforo, una parte e mezza di potassio, mentre per quelli in piena terra ne basteranno cinquanta grammi per ogni metro quadrato. La rosa ha bisogno di azoto,fosforo e potassio come macroelementi e boro, ferro, manganese, rame e zinco come micro elementi. per le rose coltivate invaso, il periodo adatto alla concimazione va dalla primavera fino alla fine di luglio. Il concime milgiore è quello liquido, che andrà diluito all’ interno dell’ acqua utilizzata per irrigazione e andrà somministrato ogni venti-trenta giorni . Prima di somministrare il concime, però, per evitare di bruciare le radici o di diminuire la dose, è consigliabile , se non necessario, bagnare prima il terreno per bene. Dopo un certo numero di irrigazioni può essere opportuno aggiungere del terriccio di alta qualità magari mescolato a del concime di origine animale, in modo chela pianta cresca forte e sana. Ogni tre anni, invece, si consiglia di sostituire il terriccio con della terra nuova.
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