Coltivazione lavanda

Coltivazione lavanda

Avete in mente quelle fantastiche distese blu e viola intenso che si possono trovare in Veneto e che, al primo spiro di vento, spargono l'intenso profumo della lavanda, così forte da inebriare e profumare tutto quello che ci circonda? Ebbene, questa meraviglia della natura è alla portata di ogni giardino e persino di ogni balcone perché la lavanda è una pianta estremamente facile da coltivare, autoctona nella pianura padana, al punto di avere una varietà, la lavanda di Venzone, che prende il nome dalla cittadina della provincia di Venezia.

Coltivarla è semplice: la lavanda preferisce i terreni semplici e sciolti, calcarei, ben drenati, senza possibilità di ristagni d'acqua, a cui le radici sono molto sensibili. L'ideale è una terra da orto leggermente sabbiosa. L'aratura del terreno deve essere profonda, in modo da renderlo sciolto anche a mezzo metro di profondità. Una buona concimazione del fondo di cultura, fatta prima di sistemare le piante a dimora con materiale ricco di azoto, fosforo e potassio, quindi di tipo minerale, aiuta i cespugli a crescere velocemente.

Coltivare lavanda

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Ambiente coltivazione lavanda

Ambiente coltivazione lavanda L' esposizione migliore, per i cespugli di lavanda, è quella soleggiata. La pianta resiste molto bene sia alle temperature alte dell'estate sia quelle rigide invernali, purché le gelate non siano troppo prolungate.

L'altitudine dell'area di coltivazione va dalla pianura a livello del mare sino ai 1200 metri, ma la posizione migliore in assoluto è un terreno esposto a sud intorno ai 700 metri di altezza.

La lavanda, comunque, è una pianta adattabile e dà ottimi risultati anche in posizioni non particolarmente favorevoli. Non ha bisogno di molta acqua e, in inverno, ci si può quasi "dimenticare" di bagnarla, anche se è coltivata in vaso.


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    Come piantare la lavanda

    Come piantare la lavanda Per piantumare una bordura di lavanda, oppure destinare un terreno alla sua coltivazione, è necessario mantenere una distanza minima di 50 centimetri fra le piantine e di almeno un metro fra una fila e l'altra. In questo modo gli si garantisce lo spazio per svilupparsi al meglio e, quando le piantine saranno nel pieno del loro rigoglioso sviluppo, non si disturberanno a vicenda. Formeranno, invece, una lunga ed ininterrotta linea argento e blu, ondeggiante, che darà un grande piacere alla vista. Questa pianta viene molto utilizzata per la facilità con cui è possibile coltivarla e per il fatto che sia molto decorativa e profumata.


    Fioritura lavanda

    fioritura lavanda La sua fioritura è lunga. Inizia in primavera e continua per tutta l'estate. La prima è quella più abbondante: i fiori rimangono freschi a lungo sui lunghi steli che li sostengono. Li si può cogliere e tenere in un vaso d' acqua oppure far seccare e utilizzarli per la decorazione di cestini di fiori secchi o per profumare gli armadi.

    Quando l'autunno è mite, i cespugli di lavanda ci regalano un altro raccolto verso settembre e ottobre. E' proprio in questo periodo che si effettua la potatura, che serve anche per mantenere la forma tonda del cespuglio.

    Se il cespuglio di lavanda non è potato,infatti, dopo qualche anno di coltivazione diventa meno compatto, si allarga e si svuota nel centro. A quel punto è meglio dividere le piante, lasciando una parte delle radici per ciascun pezzo della pianta che si è divisa e provare a farle attecchire come se fossero delle nuove piantine. L'esperimento della moltiplicazione per divisione riesce spesso ottimamente.


    Potatura lavanda

    fiori di lavanda La potatura non richiede grandi interventi. Nei primi anni di vita deve essere leggerissima, poi può essere più completa. Si accorciano i rami legnosi cresciuti in primavera cimandoli a 3 o 4 centimetri sopra la parte più indurita, si eliminano i rami secchi, tenendo così la pianta ben pulita. Si tolgono i rami cresciuti troppo storti e nodosi e si mantiene, in generale, la forma tondeggiante del cespuglio. In questo modo è più facile mantenere una forma definita, senza che la pianta si sviluppi disordinatamente.


    Moltiplicazione lavanda

    moltiplicazione lavanda La moltiplicazione può essere fatta, oltre che per seme, anche per talea, all'inizio della primavera. Si staccano dalla parte legnosa dei cespugli i germogli nuovi dell'anno, quando sono intorno ai sei sette centimetri e prima che fioriscano, avendo cura di lasciare un piccolo tassello di legno attaccato alla parte che poi si interrerà.

    Le talee si mettono una per ogni vasetto, con la terra adatta e avendone cura. Si è visto, però, attecchire delle talee di lavanda con il fiore già sbocciato, quindi se a primavera , un rametto si stacca accidentalmente dalla vostra piantina preferita, non gettatelo, ma provate a metterlo nella terra e a farlo crescere.

    Se si vuole andare su sicuro è meglio immergere le talee in un composto che stimoli la nascita delle nuove radici, ma ho notato che le percentuali di riuscita della talea sono molto alte anche nel caso in cui non si usi nessun tipo di stimolante radicale. La cosa importante è non esporre al sole troppo forte la piantina, lasciarla tranquilla e tenere la terra appena appena umida. Si avrà la certezza della riuscita della moltiplicazione in poche settimane, quando anche la talea emetterà le sue prime foglioline e inizierà la fioritura. Non è ancora questo, però, il momento per la messa a dimora definitiva. Bisognerà attendere almeno due anni per l'impianto in piena terra, che va effettuato all'inizio della primavera e con il pane di terra in cui si sono sviluppate le radici. Fino quel momento potrete utilizzare le piante di lavanda come decorazione in vaso.

    Anche dopo due anni, però, quando si interrano le piante di lavanda nel luogo che si è scelto per loro, va usato qualche accorgimento: è bene evitare che le erbacce soffochino le piantine ancora piccole e delicate, e impoveriscano il terreno in cui devono crescere. Se la coltivazione è ampia, o se si tratta di di una siepe o di una lunga bordura, per ridurre le erbacce e tenerle sotto controllo senza troppa fatica, si possono utilizzare dei teli di pacciamatura.


    Pacciamatura lavanda

    lavanda fiorita Un trucco casalingo e poco costoso che posso suggerire per la pacciamatura, è quello di utilizzare dei sacchi neri, non troppo pesanti, del genere di quelli usati anche per la pattumiera. Se, però, non sono biodegradabili, vanno cambiati non appena cominciano a logorarsi, per non unire al terreno dei pezzetti di plastica, che ne abbasserebbero la qualità. Nel caso in cui si usi questo sistema di pacciamatura casalingo, inoltre, è bene areare il terreno una volta ogni tanto, e lasciare piuttosto ampia la grandezza del foro intorno alle radici delle piante. In ogni caso, il sistema non è molto professionale ma funziona piuttosto bene e evita di passare troppo tempo a sarchiare il terreno.


    Lavanda in vaso

    Lavanda in vaso Una delle tante e belle caratteristiche della lavanda, è che può essere coltivata sia in terra libera sia in vaso, purché i vasi abbiano un diametro di almeno una trentina di centimetri. Per dei balconi spaziosi può essere una soluzione decorativa ottima e abbinabile a molte altre essenze.

    Inoltre, è un cespuglio sempreverde e mantiene il suo fogliame argentato anche in inverno, assicurando così l'ordine e la decorazione in tutte le stagioni dell'anno.

    Un abbinamento che, secondo me, è molto piacevole per un balcone è quello con le rose rosse e gialle. Nella grande fioriera delle rose, alta almeno una sessantina di centimetri e con una spalliera che serve a sostenere i rami sarmentosi, si possono sistemare anche dei vasi in terracotta con alcune piante di lavanda. I vantaggi, oltre alla bellezza dei colori dei fiori e alla piacevole mescolanza di profumi, sono anche pratici: la lavanda difende, in modo naturale, le rose dagli attacchi primaverili degli afidi e anche dopo la caduta delle foglie della rosa, si avrà un balcone bello e originale.



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