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Il basilico è una pianta erbacea e aromatica annuale, originaria dell' Asia e dell' Africa, ma fu importata in occidente dagli antichi Romani. Si tratta di piante che non superano mai le poche decine di centimetri e che non sono di difficile coltivazione. Il basilico viene utilizzato molto nelle varie ricette, sopratutto della dieta mediterranea, nella quale rappresenta uno degli aromi maggiormente utilizzati: basta pensare che è un ingrediente base della pizza margherita, o del sugo di pomodorini freschi. In realtà, il basilico viene utilizzato con moltissimi tipi di verdure, quali pomodori, zucche, zucchini, funghi, fagioli e molto altro. Inoltre, il basilico è un ingrediente fondamentale della famosissima salsa genovese, il pesto. Il suo profumo è molto forte e il suo sapore viene accentuato con la cottura. A volte viene lasciato a macerare nel vino per qualche ora, e svolge in modo ottimo l' azione di tonico. Inoltre, viene utilizzato per la produzione di oli essenziali , nei quali permette di alleggerire il lavoro della mente e quindi lo stress.
Per quanto riguarda le proprietà benefiche, il basilico aiuta nei processi di digestione ed è utilizzato come antiinfiammatorio e per alleviare i crampi allo stomaco. Inoltre, il basilico ha la peculiare caratteristica di allontanare le mosche: pertanto, spesso viene disposto sui davanzali delle finestre per evitare che questi insetti entrino. Green Ravenna Dicophar Kardon Dicotex Diserbo selettivo sistemico Foglia Larga PFnPO Prato 2,4-D 500 ml Prezzo: in offerta su Amazon a: 16,65€ |
All' inizio della primavera si deve riempire il vaso con del semplice terriccio universale , facendo bene attenzione a ricoprire i fori posti in fondo al vaso una griglia oppure un po' di pietrisco. Successivamente, viene distribuita sul terriccio una piccola manciata di semi, in modo uniforme, e si prosegue ricoprendo i semi con uno strato di terriccio spesso non più di qualche centimetro. Poi, si prosegue con l' inumidire il terreno in modo abbastanza delicato, per non smuovere i semi. In questa pratica è consigliabile l' uso di uno spruzzino. Al termine dell 'innaffiatura, è necessario coprire il vaso con un telo di plastica, che dovrà essere sollevato a giorni alterni per fare in modo che il terreno sia sempre inumidito. Inoltre, la pianta deve sempre essere riparata dai raggi del sole in maniera diretta, ma deve comunque godere di una buona illuminazione.
Le prime piantine iniziano a spuntare dopo non più di sei- sette giorni dalla semina, quindi più o meno una settimana. Quando si vedono le prime piantine, bisogna rimuovere il telo e lasciare che queste crescano in modo autonomo, facendo soltanto bene attenzione a che il terreno sia sempre bene inumidito.
Man mano che le piante crescono, la produzione di foglioline aumenta sempre di più, pertanto è bene sfoltire la vegetazione per consentire che la produzione aumenti in maniera sempre maggiore. Successivamente, quando la varie piantine nate dai semi hanno raggiunto più o meno l' altezza di una decina di centimetri, queste possono essere riprodotte attraverso la pratica della separazione. In questo caso, devono essere disposte in più vari distinti, riempiti con del terriccio, lo stesso utilizzato per la semina. La prima raccolta può essere effettuata dopo circa un mesetto dalla nascita delle piantine e può protrarsi fino alla fine di dicembre.
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