Per piegare un elemento in legno è fondamentale determinarne la durezza: si tratta di una caratteristica che varia notevolmente a seconda dell'essenza scelta. Infatti i legni non sono affatto uguali tra loro: alcuni possono essere lavorati e trattati velocemente, mentre altri necessitano di tecniche più complesse. Le essenze si suddividono in base alla loro origine botanica: ci sono quelle tropicali, quelle flessibili e quelle dure. Più un legno è duro e più a lungo deve essere bagnato perchè la sua capacità di assorbire l'acqua è minore. Questa fase serve a facilitare la curvatura del legno e a impedire che l'elemento possa tornare dopo un certo tempo alla sua forma originaria. Ad esempio il legno duro e compatto degli alberi da frutto è più difficile da piegare rispetto a quello del pino, più semplice nella struttura e più leggero. Quando il legno è sottile si può piegare sempre e la curvatura avrà un raggio più o meno ampio in base all'essenza. Invece per curvare un elemento in legno spesso in maniera permanente servono essenze dure, perfettamente stagionate e compatte come il frassino, il noce, il ciliegio, la quercia e il faggio.
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Vi sono due modi diversi per curvare il legno: il primo è il più semplice, artificiale e si realizza a secco, mentre il secondo consiste nel bagnare il legno per renderlo più flessibile. In ogni caso è necessario scegliere elementi con pochi nodi e ben conservati. In genere non si deve mai scegliere un legno giovane perchè si curva facilmente ma non mantiene a lungo la forma. La curvatura del legno bagnato prevede l'uso di tavolette e listelli di essenze tenere e dallo spessore limitato. Il pezzo va inserito in un recipiente pieno di acqua tiepida e lasciato ad assorbire il liquido per ore; quando è abbastanza flessibile lo si posiziona nella forma voluta all'interno di una dima e lo si lascia ad asciugare per alcuni giorni. Questo tipo di lavorazione non permette di ottenere una curvatura permanente.
La tecnica a secco prevede di intervenire sul pezzo di legno tagliandolo e incollandolo. Gli intagli vanno fatti con una sega circolare: devono essere profondi almeno 3-4 mm (oppure 3/4 dello spessore del pezzo), essere paralleli e trasversali all'asse longitudinale. La curvatura va eseguita lentamente e in maniera progressiva così che le fibre legnose si allunghino man mano che si procede. Quando si è ottenuto l'effetto desiderato si chiudono i tagli con la colla vinilica facendo molta attenzione e si mette il pezzo su una sesta finchè non si indurisce completamente. Se gli elementi curvi realizzati hanno raggi diversi si usa una sesta regolabile; in caso contrario se ne consiglia una fissa. A differenza della curvatura del legno a bagnato, quella a secco è adatta non solo agli elementi decorativi ma anche a pezzi di legno massicci.
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