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Il principale vantaggio che gli acquirenti noteranno è inerente la durata vitale delle proprie lampade, anche se, in un conteggio annuale, sarà possibile riscontrare una diminuzione in bolletta di 20 euro totali. L'Unione Europea però insiste particolarmente su tale tema per il risparmio complessivo che questo cambio generazionale comporta. I numeri indicano 10 miliardi risparmiati grazie alle emissioni di Co2 che risultano nettamente inferiori, e per la precisione di ben 38 milioni di tonnellate.
Molti non conoscono esattamente le caratteristiche di queste nuove lampade, e di conseguenza neanche i loro limiti. Va infatti detto che le lampade fluorescenti non offrono la stessa intensità delle vecchie lampade, proiettando una luce più fredda, adatta ad esempio per l'illuminazione di una stanza da bagno ma non di uno studio. Esistono, però, delle alternative, ovvero le lampade alogene, in grado di sprigionare una luce più morbida. Si potrà inoltre notare una profusione di calore nettamente inferiore. Ciò è dovuto al fatto che le vecchie lampade a incandescenza convertivano ben il 95% dell'elettricità utilizzata in calore, mentre unicamente il 5% diveniva luce. Questo particolare funzionamento comporta un innalzamento della temperatura casalinga in inverno (grazie unicamente a 3 lampade), e di conseguenza a un maggior consumo dei condizionatori in estate. La principale critica mossa alle lampade fluorescenti è quella di contenere mercurio, a differenza di quelle a incandescenza. Quando dunque una di queste lampade a risparmio energetico si rompe lascia fuoriuscire tale sostanza nociva. Gli esperti, in casi del genere, consigliano caldamente di far ventilare la stanza interessata per circa trenta minuti, evitando di toccare i frammenti a mani nude. Una soluzione è quella di adoperare lampade alogene, o acquistare degli appositi rivestimenti che proteggono la superficie della lampada. Occorre confermare anche la presenza nella lampade fluorescenti di radiazioni elettromagnetiche, motivo per il quale sarebbe bene tener lontano queste lampade dalla testa, o optare al loro posto per quelle alogene.
Come detto le lampade fluorescenti non offrono grande intensità, dunque in locali come la cucina sarebbe bene scegliere un'alogena. La fluorescenti sono consigliate in luoghi n cui non è necessario illuminare ogni minimo dettaglio, come i corridoi o le scale. Questi due esempi sono perfettamente calzanti, dato che le fluorescenti possono restare accese in maniera continuata, garantendo sempre un minimo consumo. Se in alcuni punti della casa si riscontrano degli angoli bui è possibile anche applicare delle particolari strisce "elettroluminescenti", che è possibile incollare ovunque si abbia bisogno.
Una classica lampada a incandescenza costa un euro ma, con una durata media di 2mila ore, costringe a frequenti sostituzioni. Ciò comporta una spesa annuale di circa 100 euro. Una lampada a risparmio energetico può costare dagli 8 ai 16 euro ma, durando in media 10mila ore, comporta una spesa annuale di circa 20 euro.
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