Non si può risparmiare sull’acquisto della materia prima, così si rischierebbe nel tempo di intervenire con manutenzioni straordinarie per risistemare il lavoro fatto in precedenza, con un aumento dei costi. Se la ristrutturazione riguarda la "casa della vita" i costi si possono contenere sostituendo lo stretto necessario. Se invece si pensa di rivendere la casa, allora si consiglia di spendere qualcosa in più nella ristrutturazione, così da valorizzare maggiormente l’immobile e impedire ai futuri acquirenti di eseguire ulteriori lavori di restauro. Gres, cotto, legno sono solo alcuni dei materiali utilizzati per ambienti interni. A volte per evitare l’accumulo di materiale di scarto vengono collocati sopra alla vecchia pavimentazione. Nella scelta dei materiali si consiglia di preferire sostanze atossiche. Purtroppo molti prodotti contengono la formaldeide una sostanza nociva per l’organismo, contenuta nella moquette o materiali isolanti e rilasciata nell’ambiente per anni, mentre alcuni composti organici volatili (VOC) è facile ritrovarli nella composizione di vernici e collanti per pavimenti. Per aggirare tutta una serie di inconvenienti è preferibile utilizzare materiali atossici come tinte a base di acqua, oppure vernici sintetiche con un basso contenuto di VOC. I materiali è sempre meglio comprarli dal rivenditore locale, non solo per abbattere i costi di trasporto, ma soprattutto per limitare al massimo le emissioni di anidride carbonica nell’ambiente.
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In genere quando ci si trova di fronte a lavori di ristrutturazione si pensa di demolire tutto e rifare ex-nuovo compresi mobili, finestre e porte. Non sempre però è la soluzione migliore. Oggi grazie a tecniche fai da te è possibile svecchiare e riparare qualsiasi parte della casa. Basta una parete di colore diverso e l’aspetto della stanza risulta rinnovato. Ogni colore ha caratteristiche proprie con risvolti pratici, come esaltare la luce o condizionare la percezione degli spazi. Le porte e le finestre in legno possono essere rimesse a nuovo con semplici operazioni di riparazione, lasciando in vista le venature: una soluzione estetica che dà grande risalto a questi elementi. Lo stesso discorso vale per i mobili, soprattutto quelli di famiglia, accantonati in un angolo della cantina. Invece di lasciarli incustoditi sommersi di polvere, con un’adeguata ristrutturazione, è possibile arredare la propria casa in stile shabby chic, che letteralmente significa "trascurato elegante". In questo modo non solo si riduce la quantità di rifiuti da smaltire, ma c’è un risparmio economico non indifferente.
Durante i lavori di ristrutturazione il problema principale è come smaltire i rifiuti di scarto. In genere il compito di raccolta è affidato a delle ditte specializzate o direttamente all’azienda locale adibita allo smaltimento dei rifiuti. Anche l’ambiente va rispettato e quindi non si consiglia di abbandonare gli scarti nelle discariche abusive. La ristrutturare green della casa è un’idea e una progettazione da copiare, offre ambientazioni suggestive, punta sulla praticità, valorizza al meglio l’ambiente. Dal punto di vista fiscale si può usufruire degli incentivi statali relativi ai lavori di ristrutturazione, e se si scelgono prodotti "eco-friendly" si può godere di alcuni sgravi fiscali, quindi da una parte si guadagna e dall’altra si salvaguarda l’ambiente, un affare che va a vantaggio di tutti.
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