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Naturalmente in commercio ci sono tante proposte che possono fare al nostro caso, soprattutto di ditte specializzate proprio in ristrutturazione dei tetti.
E' subito evidente che dobbiamo fare i conti con le nostre tasche e, se non abbiamo budget illimitati, trovare soluzioni che ottimizzino la qualità con il costo.Intanto precisiamo che la ventilazione di un tetto si ottiene dall'inserimento di una intercapedine, compresa tra i 4 ed i 6 cm, posta tra il materiale isolante e la copertura. L'intercapedine, facendo passare l'aria, permette che l'acqua non ristagni e crei umidità in eccesso.Un buon materiale che può essere utilizzato è il sughero, ponendone un primo strato liscio in basso ed un secondo strato lievemente in rilievo subito sopra, sul quale poi, andranno appoggiate le tegole direttamente.Questo procedimento, permetterà un risparmio, perché si eviterà l'acquisto di materiale ondulato.Ma che materiale utilizzeremo per fissare le tegole al sughero?Di solito viene utilizzata la malta, anche se negli ultimi tempi, visto che questo prodotto un poco blocca la microventilazione, si stanno preferendo delle tecniche che utilizzano dei ganci particolari che "legano" l'una all'altra le tegole e le fissano al sottomanto.Ricordiamo, infine, che, i tetti ventilati, devono essere certificati dalla norma "UNI 9460/2008" che ne definisce i criteri costruttivi, dal punto di vista della progettazione ed esecuzione.Al di là dell'aspetto estetico, dei vincoli urbanistici, che esistono in determinate aree come i centri storici e delle tradizioni secolari che si tramandano in alcune zone d'Italia (basti pensare, per esempio, ai bellissimi tetti in pietra di scisto in val di Susa), di solito, la scelta cade sulle tradizionali tegole in laterizio, che rappresentano un'ottima soluzione, anche dal punto di vista economico.
Ma se vogliamo aggiungere un poco di novità e modernità (potendo spendere anche qualcosa di più) potremmo optare per tegole in alluminio che sono resistentissime al calore, alle intemperie e sono abbastanza facili da mettere in posa.Infine, una copertura che sta prendendo piede in questi ultimi tempi, è costituita da lastre costruite con resine termoplastiche.Questo tipo di copertura, che è totalmente impermeabile, garantisce anche una protezione massima dal pericolo umidità.Alla luce di quanto detto sinora, appare evidente che, ciò che spenderemo per la ristrutturazione del tetto, se avremo fatto le scelte giuste, diventerà un "investimento" perché, nel tempo, durerà più a lungo e ci permetterà di risparmiare anche sull'energia.
Le ditte autorizzate per smantellare, ristrutturare, isolare e smaltire i materiali, hanno costi che variano a seconda delle zone d'Italia e dei materiali utilizzati.Possiamo dire, però, che la media si aggira tra i 250 ed i 300 euro al mq.
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