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Le tegole costituiscono quello che viene definito un “sistema di copertura discontinuo”, in quanto la copertura è formata d atanti piccoli elementi , mentre i “sistemi di coperture continue” sono costituiti da grandi lastre.
Molte sono le tipologie di tegole presenti sul commercio, che variano a seconda della località e dei materiali utilizzati, ma in particolare a seconda della forma che hanno. Tra tutte le tipologie, ricordiamo: 1. Il coppo, ovvero quella tipologia di tegola tra le più diffuse in Italia, di stampo curvo e costruito in laterizio. 2. La tegola marsigliese, che sarà descritta in questo articolo, nei prossimi paragrafi; 3. L’ embrice, chiamata anche tegola romana, costruita in laterizio, di forma piana con i bordi leggermente rialzati, in genere utilizzata insieme ai coppi nlle coperture tradizionali, in particolare al centro Italia. 4. La tegola portoghese, sempre in laterizio, caratterizzata da una forma particolare, che prevede un’ onda e una parte piana, su cui si poggia l’ onda della tegola successiva; 5. La tegola canadese, un tipo particolare di tegola composta da vari strati di materiali, impermeabilizzata attraverso il bitume e ricoperta di ardesia, utilizzata per lo più per le pendenze superiore al 15%, mentre dato che esse vengono fissate coni chiodi, non esiste nessuna pendenza massima da rispettare, anche perché questo tipo di tegola non può compiere alcun movimento dopo la posa; 6. Le lastre di ardesia o di altre pietre, in genere di dimensioni superiori rispetto alle tegole normali; 7. La scandola di legno; VERDELOOK Naxos, Pensilina modulabile tettoia in policarbonato alveolare, 100x60 cm, Nero fumé Prezzo: in offerta su Amazon a: 25,25€ |
Le tegole marsigliesi sono in genere preferite rispetto ai coppi per la loro praticità, anche derivante dal fatto che si tratta di elementi più leggeri e molto più economici , di posa in opera molto semplice, attuabile anche con la tecnica del fai da te, anche se è sempre consigliabile, quando possibile, di rivolgersi a delle ditte specializzate nel settore. La facilità della posa in opera dipende per lo più dalla presenza di un doppio incastro, su uno dei lati lunghi ed in alto, che assicurano una perfetta stabilità e una perfetta tenuta. La posa in opera delle tegole marsigliesi, in effetti, viene chiamata “posa per sovrapposizione ad icastri”.
Alcune aziende, per agevolare e perfezionare questa posa in opera, utilizzano la tegola marsigliese detta “ a passo variabile”, in cui la sovrapposizione può variare, in modo tale da andare incontro a tutte le varie esigenze estetiche e funzionali. In questo modo, infatti, si può rendere accoppiabile anche con altri tipi di tegole, cosa che può risultare utile quando si effettuano delle ristrutturazioni parziali, o delle riparazioni del tetto, e non si vuole o non si può effettuare la posa in opera dello stesso tipo di tegole che era stato utilizzato precedentemente e che si trova nel resto del tetto.
Tra le altre cose, il loro valore estetico è davvero alto, in quanto si tratta di tegole caratteristiche e capaci di creare un effetto molto bello. Inoltre, sono indicate per coperture in forte pendenza. Il loro peso medio non è troppo elevato: circa 3 Kg, ma hanno anche una lunghezza di 40-41 cm e una larghezza di 25-26 cm.Ma quali sono i vantaggi presentati dall’ utilizzo della tegola marsigliese? Sicuramente, rispetto alle altre tipologie di tegole, si ratta di tegole più vantaggiose e migliori dal punto di vista della praticità. Conoscere questi aspetti positivi può essere una spinta verso la loro scelta, ma allo stesso tempo bisogna considerare tutti gli aspetti di queste tegole, per fare in modo che i lavori che si effettuano siano effettivamente molto vantaggiosi, utilizzando i materiali più appropriati e ideali per quella determinata situazione.
Per quanto riguarda i vantaggi di questi elementi, la prima cosa da considerare è il lato economico: da questo punto di vista, questo tipo di tegola è molto vantaggioso per il costo, che è considerevolmente minore rispetto a quello delle altre tipologie di tegole. La forbice dei prezzi è ampia, e varia a seconda della qualità del prodotto e del prestigio di cui gode l’ azienda fornitrice, ma anche in base al momento e al luogo in cui si compra. A scopo indicativo, è possibile dire che circa 168 pezzi di tegole marsigliesi, di 25x40 cm, che bastano a coprire circa 12 mq di tetto, possono essere acquistate ad un prezzo minimo di 65 euro e massimo di 100 euro, quindi si spenderà dai 5,50 agli 8 euro per ogni mq di copertura, mentre il costo medio della posa in opera delle tegole marsigliesi, ad opera di ditte specializzate, viene offerto intorno ai 30 euro al mq, IVA compresa. Per calcolare quanti ne servono, (anche dalla quantità dipende il totale che si spende), bisogna considerare che, se le dimensioni standard sono 25x40 cm,, e che la sovrapposizione è di circa il 25%, ne occorrono circa 700 pezzi per coprire 50 mq di copertura, quindi circa 14-15 pezzi per ogni mq di tetto. Poi importante è anche la praticità: questa particolare tipologia di tegola è vantaggiosa, in questo caso, per la facilità della posa in opera, facile da effettuare anche attraverso il fai da te, almeno se si è abbastanza esperti nel settore. La praticità della posa in opera di queste tegole deriva anche da un fattore che le caratterizza, e che le rende ulteriormente vantaggiose, ovvero la loro leggerezza: rispetto alle altre tipologie di tegole, infatti, in particolare rispetto ai coppi (questo tipo di tegola si confronta sempre con essi, in quanto costituisce la tipologia più utilizzata), sono molto più leggere, quindi facili anche da trasportare e da posare.Ma come si posano le tegole marsigliesi? Quali sono le operazioni da fare per assicurarsi una copertura solida e resistente?
Innanzitutto, bisogna considerare che si posano eseguendo una o due file per volta, parallele alla grondaia. Questi elementi di copertura si posano su strutture portanti, da realizzare con listelli, cordoli di malta bastarda, pannelli, strutture metalliche e di plastica. Tra i listelli consecutivi vengono lasciano 3 o 4 cm, in modo tale da non ostacolare il deflusso dell’ acqua nel caso vi siano infiltrazioni, e in modo tale da favorire la ventilazione, da evitare che sollecitazioni esterne possano influire sulla stabilità delle tegole. I listelli utilizzati in genere sono lunghi 2 o 3 mm, in pino nordico, con una grandezza di 3x4 cm. Essi vengono distanziati in modo tale da tenere presente il passo delle tegole che devono reggere. Bisogna fare attenzione che l’ altezza del primo listello sia più alto rispetto agli altri listelli tanto quanto lo spessore della tegola. In questo modo, è possibile eguagliare l’ inclinazione della prima fila a quella di tutta la copertura.Per la posa in opera si inizia la prima fila, dalla linea più vicina alla grondaia, e si procede poi verso l’ alto, una fila dopo l’ altra, fino alla linea di colmo. La prima fila di tegole accavallare la grondaia di circa 7 centimetri, in modo che l’ acqua non riesca a tornare indietro e scavalcare la grondaia, e quindi non possa defluire più. Se si portano avanti due file alla volta, a partire da un’ estremità, si devono posare due tegole sulla prima fila e una sola tegola sulla seconda file, e proseguire in questo modo, quindi posando una tegola sulla prima fila e una tegola sulla seconda e così via, fino a completare le prime due file. A questo punto, ovvero quando sono state completate le prime due file, si procede con le file terza e quarta, e così fino a completare l’ intero tetto. L’ ultima file, infine, viene raccordata ai colmi attraverso della calce bastarda, senza procedere ad una completa sigillatura dei colmi, che devono assicurare una buona ventilazione. Bisogna poi anche sfalsare i giunti, e qundi si inizia dalla prima fila con la tegola intera, e si procede alla seconda fila con mezza tegole, e si procede così, alternando una tegola intera e una mezza tegola. In questo modo, si evita il problema delle infiltrazioni, e in prossimità della grondaia, zona in cui si annida l’ acqua e quindi più esposta alle infiltrazioni, si consiglia di impermeabilizzare utilizzando degli adeguati metodi, impermeabilizzando almeno 50 cm, in modo da evitare qualsiasi problema di infiltrazione possibile, cosa che, all’ interno della causa, potrebbe causare la nascita di muffe e batteri, e potrebbe causare un notevole degrado delle strutture, cosa che poi comporterebbe nuove spese.
Dopo aver fatto la posa in opera, uno degli aspetti più delicati riguardanti i tetti realizzati con questi elementi è sicuramente la pulizia e la manutenzione delle tegole. Questi tetti spesso tendono ad accumulare meno sporco e meno pulviscolo rispetto ai tetti realizzati con coppi piuttosto che con tegole portoghesi. Questo è dovuto principalmente al fatto che la tegola marsigliese è piatta e gli elementi vengono uniti molto vicini tra loro, riducendo quindi lo spazio interstiziale fra le tegole ed i possibili luoghi di accumulo di polvere e pulviscolo. Riducendo questo spazio si riduce quindi anche la possibilità che muschi ed erbacce infestanti trovino un substrato sul quale crescere nel tetto.
Al di la di questo comunque, anche il tetto realizzato con questi elementi necessita di un po' di manutenzione e gli interventi da fare sono grossomodo i soliti. La manutenzione può essere fatta inizialmente con un controllo periodico del tetto. In questo controllo andremo a verificare lo stato di salute delle tegole e controlleremo l'eventuale presenza di muschio o polvere. Fatto questo, se le tegole marsigliesi necessitano di manutenzione, andremo a pulirle facendo molta attenzione a non rompere le tegole quando camminiamo sul tetto. La pulizia delle tegole potrà essere effettuata con una idropulitrice a pressione con l'aggiunta di una spazzola che ci servirà per pulire a fondo le tegole ed eliminare la polvere che si sarà depositata fra le tegole. Per evitare che si formi del muschio è possibile utilizzare dell'antimuschio che andrà spruzzato o steso con una pennellessa. Questo prodotto servirà a bloccare la formazione del muschio sulle tegole ma andrà applicato solo sulle tegole ben asciutte.
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