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La fresa è un attrezzo particolare che viene utilizzato per la realizzazione di lavorazioni su parti metalliche e su materiali simili, difficili da lavorare e duri. In realtà, essa viene chiamata comunemente fresa, ma il suo nome è propriamente “fresatrice”, in quanto il termine “fresa” corrisponde soltanto agli utensili che devono essere applicati alla macchina per ottenere determinati tipi di lavorazione.
Una fresa comune si può definire come un motore, anche di potenza abbastanza elevata, alla quale è fissata un mandrino, ovvero un oggetto dotato di bordi particolarmente taglienti, che ruotano provocando dei fori o comunque dei solchi (a seconda del risultato che si vuole ottenere) nel materiale. Più o meno, il principio di cui si avvale la fresa non è diverso da quello utilizzato dal trapano, tuttavia, diversamente da quest’ ultimo, la fresa lavora il materiale su un lato e non con la punta, quindi permette di levigare il materiale piuttosto che forarlo. Le fresatrici possono essere fatte muovere lungo il materiale, sia muovendo direttamente il materiale lungo due assi, sia facendo in modo che il materiale resti fermo e si muova semplicemente la fresa lungo tre o più assi. L’ uso di uno o dell’ altro sistema dipende per lo più dalla grandezza delle macchine: quando esse sono piccole è preferibile utilizzare il primo metodo, mentre per macchine particolarmente grandi, i cosiddetti centri di lavoro, è preferibile utilizzare i secondi. La grandezza della macchina ovviamente compromette anche la tipologia di comando cui è soggetta. Se è piccola, quindi nel caso del fai da te, la fresa è controllata manualmente, ma se è particolarmente grande, quindi nel caso di processi industriali, tutte le azioni che deve compiere, compreso il cambio degli utensili, viene effettuato sotto il comando di un sistema computerizzato. In questo caso, si parla di fresa a controllo numerico o fresa CNC. Le frese sono macchine molto resistenti, in quanto esse producono, ma assorbiscono anche, molte vibrazioni provenienti dal loro stesso motore, e nonostante ciò esse non devono muoversi o oscillare in qualche modo in quanto devono svolgere il loro lavoro in modo perfetto, senza imperfezioni. Proprio per questo, per evitare che la macchina si inceppi o abbia difficoltà a scorrere sulla superficie da levigare, si utilizzano dei liquidi particolari, dal potere lubrificante, in modo che la macchina non debba compiere troppi sforzi per compiere il proprio lavoro.Le tipologie di fresatrice che possono essere utilizzate per il fai da te sono semplicemente due, e si distinguono in fresatrici verticali e fresatrici orizzontali.
Le frese verticali sono quelle formate da un piano orizzontale e un asse verticale al primo sul quale è montato il motore. Con questa tipologia di macchine è possibile produrre dei fori e delle alesature. Le frese orizzontali, invece, oltre a possedere il piano orizzontale, il gruppo di taglio lo possiede lateralmente. Esse vengono utilizzate soprattutto per livellare e levigare superfici , per realizzare delle fessure, degli incavi o delle tasche continue. Oltre a queste due tipologie di fresatrici, ve ne sono altre, comunemente dette centri di lavoro, che posseggono minimo tre assi. Si tratta di frese più precise di quelle suddette in quanto permettono di effettuare un numero minore di serraggi del pezzo, rispetto alle prime. I vari spostamenti di posizione della superficie, infatti, fanno si che si perda la precisione, in quanto, anche se di pochi millimetri, l’ oggetto si sposta. Con queste tipologie di frese, invece, sicuramente il lavoro è svolto con una precisione di gran lunga maggiore, anche se è necessario che questi macchinari siano accompagnati da altri elementi, come una buona condizione termica, un appoggio molto solido, guide ottiche ecc ecc. Anche le loro dimensioni fanno si che si tratti di strumenti prettamente industriali. Tipologie di utensili per frese disponibili sul mercato:“fresa”,come è stato già detto, non è il nome proprio di questo strumento, che in realtà si chiamerebbe fresatrice. Fresa stà infatti ad indicare gli utensili che vengono aggiunti a questo elemento per ottenere un determinato tipo di lavoro piuttosto che un altro. Le tipologie di frese (utensili per fresatrici) più comuni e quindi più facilmente reperibili sul mercato sono la fresa cilindrica, la fresa da spianatura (ovvero quella che possiede delle lame sulla parte anteriore, che servono per intaccare il materiale e penetrarlo, e quindi per prepararlo alla lavorazione di tasche o di fori), la fresa da taglio (ovvero quelle lunghe, che hanno delle lame lungo tutto lo stelo e particolarmente taglienti, utilizzate per spianare pareti verticali in modo uniforme), fresa troncoconica (ovvero quella utilizzata per le rifiniture), fresa sferica (anch’essa utilizzata per le finitura, per lo più a livellare i graditi prodotti dalle frese utilizzate per la sfrossatura, esse possono realizzare sia delle superfici uniformi che delle piccole onde, o anche smussi e cavità). Infine vi sono frese dalle forme particolari, le quali servono per la realizzazione di decorazioni e altri lavori specifici.Anche conoscere il costo delle fresatrici è molto importante, in quanto, conoscendolo, è possibile conoscere anche la spesa che si dovrà affrontare per aggiudicarsene una e inoltre non sarà cadere in eventuali truffe messe in atto da commercianti poco seri, che si avvalgono dell’ ingenuità e dell’ inesperienza dei clienti per vendere un prodotto a un costo di gran lunga superiore, per non dire esagerato, rispetto al costo con cui quel determinato elemento dovrebbe essere effettivamente venduto.
Importante è poi anche conoscere dove comprare le frese, per evitare di compiere dei viaggi a vuoto e di girare in negozi in cui queste non vengono vendute, ma potendo andare direttamente al negozio in cui si è sicuri di trovarle. La forbice dei prezzi delle fresatrici è abbastanza vasta, e il loro costo dipende da vari fattori. In primis, rilevante è la dimensione della fresatrice, poi lo scopo che essa ha, poi gli utensili di cui necessita per portare a termine il suo lavoro e, ovviamente, il materiale da cui è costituita. Ovviamente il prezzo minimo è quello per le frese amatoriali, abbastanza idonee per il fai da te, mentre il prezzo aumenta quasi del triplo per le frese da appoggio di piccole dimensioni, e si alza vertiginosamente per le frese professionali, come quelle industriali, che tra l’ altro è sconsigliato comprare se non si possiede un luogo in cui collocarle, e che sono anche costose per il mantenimento e per tutto ciò di cui necessitano per lavorare nel migliore dei modi. Indicativamente, una fresa amatoriale può essere acquistata al costo minimo di cento euro a quello massimo di cinquecento, mentre le frese da appoggio di piccole dimensioni possono essere trovate al prezzo minimo di milleduecento euro e massimo di millesettecento euro circa. Le frese professionali, invece, sono di gran lunga più costose: il prezzo minimo è di circa ottomila euro, quello massimo è di circa dodicimila euro. Per quanto riguarda il dove comprarle, esse possono essere acquistate in punti vendita per il fai da te, o anche presso fiere e offerte speciali. Anche su internet si possono trovare, anche usate, in modo da risparmiare di più.
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