Una pialla in genere è composta dalle seguenti parti:
1. Un ceppo, ovvero una parte costituita da un parallelepipedo di legno molto duro (in genere vengono utilizzati il legno di faggio, di carpino e di leccio, ma in alcuni casi anche di ebano e di palissandro). 2. Un’ impugnatura, che serve ad indirizzare il corpo della pialla e che è fissata al ceppo. 3. Una suola , ovvero la parte inferiore del ceppo. 4. Una feritoia, composta da una fessura che parte dalla suola , che può essere sia fissa che intercambiabile. 5. Una buca, o anche detta ganascia, che percorre tutto il ceppo, partendo dalla feritoia. 6. Un coltello, anche detto ferro, costituito da una lama molto affilata, realizzata in acciaio o in ferro, che costituisce la parte tagliente dell’ utensile; 7. Il lardone, la bietta o il cuneo, che ha la funzione di bloccare il ferro ella buca e nella feritoia.Tra le pialle manuali, comunque, è possibile distinguere :
1. Le pialle per sgrossare, che vengono anche chiamate sbozzino o sgrossino, e sono quelle pialle utilizzare per sgrossare il legno segato in modo rozzo. Le pialle per sgrossare in genere vanno dai venticinque ai trentacinque centimetri e hanno una suola piatta e un filo curvo tagliente; 2. I pialletti per finire, utilizzato per compiere i lavori di precisione, o meglio di finitura del materiale. In genere il ferro è munito di un filo tagliente dritto con gli spigoli smussati in modo da non produrre dei tagli nelle superfici da piallare. 3. I pialloni, delle pialle molto simili ai pialetti per finire, ma in genere molto più grandi (arrivano anche a 75 centimetri). Grazie ai pialloni si possono effettuare dei tagli dritti sulle assi e quindi si possono rendere omogenee e perfettamente lisce le superfici. Grazie al suo peso si può avere una piallatura molto scorrevole anche su quei legni che posseggono una venatura ritorna o con dei nodi. 4. Le pialle a lama dentata, che hanno delle scanalatura sul coltello e servono per lavorare dei legni con venature anche molto particolare.5. Le pialle da bottai, che hanno un corpo curvo e che permettono di ottenere dei pezzi curvi.Oltre a queste tipologie di pialle manuali, si hanno anche le sponderuole, che sono delle pialle generalmente molto sottili di spessore, che hanno un coltello della stessa lunghezza del corpo della pialla e che sono utilizzati per eseguire degli incastri o dei battenti, e gli incorsatoi, molto simili alle sponderuole ma con coltello e corpo sagomato, utili per realizzare cornici e modanature.Oltre alle pialle manuali, però, come è stato già detto, esistono in commercio anche le pialle motorizzate, ovvero quelle pialle che non vengono azionate dall’ azione dell’ uomo, ma che dispongono di un motore. Queste si dividono in:
1. Pialle a filo: queste particolari pialle hanno una struttura in materiale metallico, generalmente in ghisa, che supporta due piani di lavoro, chiamati piano di entrata e piano di uscita. Al centro di tale struttura si trova un cilindro di metallo chiamato “albero porta-utensile”, che ha lo scopo di contenere dai due ai quattro coltelli, i quali poi sono tenuti fermi da un cuneo metallico chiamato “lardone”. L’ albero porta-utensile è collegato d un motore elettrico che lo fa ruotare ad una velocità di circa 5000 giri al minuto e può arrivare ad avere una potenza elettrica anche di 4 kilowatt. In base alla lunghezza coltelli sul cilindro è determinata la larghezza della superficie che è possibile piallare grazie all’ attrezzo: in genere si parte da un minimo di 15 cm ad un massimo di 60-80 cm. 2. La pialla a spessore, invece, ha una struttura simile alla pialla da filo, anche se il piano dove il pezzo scorre è soltanto uno ed è collocato anteriormente all’ albero porta utensile, su guide scorrevoli che permettono di allontanare o di avvicinare il piano al tamburo, davanti e dietro al quale si trovano dei rulli scanalati e motorizzati . 3. Infine, si ha la pialla elettrica, che è un elettroutensile la cui struttura è praticamente uguale a quella della pialla a filo, semplicemente è di più piccole dimensioni ed è quindi anche più leggero. Esso viene utilizzato per fare in modo che le travi in legno nei cantieri o durante il montaggio dei mobili siano assolutamente idonee al pavimento e alle pareti.Ma come va utilizzata la pialla elettrica?
Innanzitutto ricordiamo che per utilizzare in maniera soddisfacente una pialla elettrica, la prima cosa da fare è utilizzare un banco di falegname, che assicuri comunque che la superficie da piallare sia posta in modo perfetto e quindi in modo da evitare di provocare dei problemi e dei lavori mal riusciti. Se ben impugnata, una pialla elettrica può donare degli ottimi risultati, anche se in genere si preferisce quella manuale, quando possibile, perché sicuramente sempre più precisa. Ma come va impugnata una pialla elettrica? Essa va impugnata proprio come una semplice pialla manuale: la suola deve essere completamente aderente alla superficie da piallare, e l’impugnatura deve essere salda e permettere di indirizzare la pialla nella direzione che si desidera. La potenza delle pialle elettriche fa si che esse siano in grado di eliminare anche grandi quantità di legno, tuttavia per ottenere una finitura di gran lunga migliore è sempre meglio utilizzare una sporgenza della lama minore: in pratica, ad ogni passaggio l quantità di legno da asportare dovrebbe essere minore in modo costante, e si dovrebbe avanzare all’ eliminazione dei trucioli attraverso un movimento uniforme. Ovviamente se si devono lisciare grandi superfici, è consigliabile scegliere le pialle elettriche di grosse dimensioni per i lavori di sgrossamento e quelle naturali per le rifiniture, in quanto, come già detto, queste ultime permettono sicuramente di ottenere dei risultait molto più precisi rispetto alle pialle elettriche, anche grazie alla facilità di indirizzamento, che è maggiore rispetto alle pialle motorizzate. Per lavori più piccoli, invece, è consigliabile utilizzare il pialletto elettrico di dimensioni molto più contenute della normale pialla elettrica, che va impugnato anche con soltanto una delle mani, e che è perfetto per i lavori di fai da te, e permette di lisciare superfici, però, alquanto limitate.Il vantaggio che si ha quando si utilizzano delle pialle elettriche sta nel fatto che esse consentono un grande controllo anche della quantità di legno che viene asportato dalla massa di legno che si sta modellando: ad ogni passaggio della pialla, infatti, è possibile conoscere e regolare di quanto questa affonda nel legno, in modo da poter regolare anche lo spessore del truciolo che si sta rimuovendo! In questo modo, se non altro, si evitano degli spiacevoli inconvenienti che si potrebbero verificare se si sottraesse al legno uno strato troppo spesso di legno. Inoltre, la pialla elettrica permette di eseguire un lavoro in modo sicuramente più confortevole della pialla manuale: essa assicura un lavoro supportato, e quindi più semplice e meno stancante, cosa che permette anche di aumentare la propria produttività, in quanto ci si stanca sicuramente di meno.
I prezzi delle pialle variano, ovviamente, in base al prodotto che si sceglie: vi sono sia tipologie di pialle che hanno discrete dimensioni e potenza, e per questo hanno anche un basso costo, sia pialle elettriche di grandi dimensioni e anche di grande potenza, che vanno acquistate ad un costo sicuramente più elevato.
Il prezzo poi è determinato anche dal luogo in cui si compera: in genere le pialle elettriche possono essere reperite in negozi che si occupano di attrezzature per il fai da te, come ad esempio leroy merlin o anche brico, ma anche presso appositi negozi online, dove i prezzi sono sicuramente molto più modici. In questi casi, però, conviene sempre assicurarsi di comperare su siti che assicurano una certa professionalità e che siano garantiti da truffe. Indicativamente, è possibile dire che il prezzo minimo per acquistare una pialla è di circa 20-25 euro, per una pialla elettrica di piccole dimensioni e da 500 W. Il prezzo aumenta a circa 30 euro se si sceglie una pialla con una potenza di 600 W, con regolazione continua di profondità di passata (0-2 mm) e una predisposizione aspirazione delle polveri. Per una pialla elettrica con 750 W di potenza, simile alla precedente per il resto, il prezzo è di circa 35 euro.Per lavori sicuramente più professionali, però, bisogna sborsare un costo sicuramente assai maggiore: per una pialla elettrica di 750 W, di una delle migliori marche del settore, munita anche di una guida parallela e di un sacchetto della spazzatura, il prezzo è di circa 70-80 euro, prezzo che può arrivare anche a 90 euro per una pialla elettrica, sempre da 750 Watt e di una marca pregiata, con due ferri reversibili iin carburo di tungsteno e con tre scanalature per la smussatura. Per una pialla elettrica di 620 Watt, con una profondità di taglio regolabile fino a 2, 5 mm, con pannello di regolazione della profondità click-stop, di una marca altrettanto pregiata, il prezzo arriva anche a 200-210 euro. Insomma, i prezzi sono davvero vari, e partono da un minimo di 20 euro per arrivare ad un massimo di diverse centinaia di euro.
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