Curare le piante grasse in casa

Le piante grasse

Le piante grasse sono sicuramente le più diffuse in ambito casalingo perché anche chi non ha propriamente il pollice verde può gestirle e curare le piante grasse in maniera abbastanza tranquilla e con risultati a volte sorprendenti. Tra l'altro, le piante grasse non hanno assolutamente nulla da invidiare alle classiche piante perché pure loro hanno forme e colori molto sgargianti. La resistenza, comunque, è il punto forte di questa particolare categoria di piante. D'altra parte il deserto (dove regnano sovrani calore e siccità) rappresenta il loro habitat naturale. Se, nel tenere le piante grasse in casa, il caldo non rappresenta per nulla un problema, qualche inconveniente potrebbe verificarsi con il calo delle temperature perché il freddo non è una componente molto amata o tollerata dalle piante grasse. Nonostante l'aspetto molto resistente e per nulla delicato, è necessario sapere che esistono alcuni atteggiamenti da tenere per curare le piante grasse in casa. Se le si trascura non muoiono facilmente ma perdono il loro stato vegetativo ed il loro aspetto ne risente negativamente. In condizioni normali, invece, possono fiorire annualmente.
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La collocazione migliore per le piante grasse

curare le piante grasse La collocazione migliore per le piante grasse è sicuramente all'aperto perché l'esposizione ideale è quella in pieno sole. La temperatura, in ogni caso, non dovrebbe mai scendere al di sotto del 15 gradi. Nel caso in cui, poi, si viva in località predisposte alle gelate invernali è bene coprire la pianta grassa con un telo in modo da aumentarne la protezione. Se la collocazione deve avvenire all'interno della casa, allora davanzali e finestre sono la soluzione migliore, in modo che la pianta possa usufruire di molta luce. Con le annaffiature bisogna davvero stare molto attenti perché la causa che più spesso porta alla morte di queste piante è proprio l'acqua eccessiva che ricevono e che ne causa la marcitura. La percentuale di acqua contenuta nel terriccio, infatti, è un fattore vitale per queste piante, motivo per cui un misuratore di umidità è l'ausilio migliore.Le annaffiature devono avvenire una volta alla settimana durante la primavera e l'estate (fase di crescita). Una volta ogni 6 settimane, invece, tra l'autunno e l'inverno (fase di riposo).

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    Il terriccio

    piante grasse Altro fattore molto importante che può condizionare la vita della pianta grassa è il terriccio. Benché, infatti, si adattino ad ogni circostanza, anche le piante grasse ne prediligono uno in particolare. Molto meglio un terriccio preparato in cui il fattore drenante sia garantito. Prelevare la terra dal giardino non è una buona idea in quanto la grande quantità di insetti che normalmente vi abitano può rappresentare un serio problema per la corretta crescita della pianta grassa. Al terriccio è bene sempre aggiungere della torba ed anche dei fiori di zolfo (seguendo le rispettive indicazioni sulle quantità espresse sulle confezioni). Il terriccio, poi, va rinnovato a cadenze periodiche e mediamente ogni 2 o 3 anni (a seconda dei livelli di crescita della pianta stessa).


    Curare le piante grasse in casa: La concimazione

    concime Nei periodi estivi e primaverili, per curare le piante grasse al meglio occorre scegliere il concime giusto. Il concime, infatti, aiuta la pianta nell'importante fase di crescita. In particolare, l'azoto la aiuta a crescere rigogliosamente, il potassio la aiuta per fiorire al meglio, il fosforo aiuta a rinforzare le radici. La concimazione va effettuata nel momento della piantagione. In estate ed in primavera, una volta alla settimana, quando si annaffia, bisogna aggiungere all'acqua dei fertilizzanti (disponibili sia in grani che in polvere). Una piccola potatura, poi, è importante se, ispezionando la pianta, si notano foglie secche. In questo modo si stimola la crescita delle nuove foglie. Periodicamente, poi, bisogna rinvasare. In vaso, le piante grasse hanno bisogno di questo mediamente ogni 2 anni. Quest'operazione va effettuata in primavera, ovvero in coincidenza con l'inizio del periodo di crescita ed occorre innaffiare non prima che siano trascorse 2 settimane da questo momento.


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