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I bulbi di tulipano si possono acquistare presso negozi specializzati o anche presso grandi supermercati e centri commerciali che hanno un angolo dedicato al fai da te e, in particolare, al giardinaggio. Sicuramente può risultare più conveniente comperare direttamente le piantine, ma comperare i bulbi e vedere spuntare le piantine dona molta più soddisfazione. DI solito i bulbi vengono commercializzati in questi luoghi già confezionati, quindi in bustina. E’ molto raro reperirli sfusi. Nel caso non si riesca a trovarli in nessun modo presso i negozi della propria città, si può anche ricorrere ai “negozi virtuali” e comperare dei bulbi via Internet, anche se bisogna fare molta attenzione a scegliere un rivenditore abbastanza sicuro in modo da evitare spiacevoli sorprese.
Ma come riconoscere un bulbo buono da uno danneggiato?Per essere sicuri di scegliere, e di piantare, un bulbo davvero buono, bisogna ricordarsi di fare in modo da notare che non vi siano accenni di radici alla base, e che non sia spuntato già il germoglio nella parte superiore, ma anche che non visiamo ammaccature o muffe, o che non sia marcito all’ interno. Sicuramente , tra due bulbi, il migliore sarà sempre quello più pesante. E’ molto importante ricordarsi di interrare il bulbo migliore, perché in questo modo si potrà evitare qualsiasi sconveniente per quanto riguarda la nascita della pianta vera e propria. Parthenocissus quinquefolia "Engelmannii" (Ampelopsis) [Vaso Ø19cm] Prezzo: in offerta su Amazon a: 24,99€ |
Le specie di tulipano differiscono fra loro in base alle dimensioni, al colore, alla grandezza e alla forma delle foglie. Vi sono specie, come ad esempio la TUlipa Spp. , la Tulipa Sulvestris e i relativi ibridi, che sono particolarmente indicate per l’ abbellimento e il decoro di parchi e di grandi giardini, per il loro notevole e apprezzatissimo valore ornamentale. Altre specie di tulipani, magari quelli particolarmente profumati, sono quelli migliori per creare composizioni, anche da regalare, e buquet vari, quindi sono ottimi come fiori recisi da mettere anche in vaso. In questi casi, si ricorda che il fiore va reciso quando il bocciolo non è del tutto maturo, ma comincia ad assumere un colore deciso. In questo modo, il fiore può schiudersi in vaso e durare davvero a lungo. SI ricorda che per recidere un tulipano senza danneggiare la relativa pianta,bisogna munirsi degli attrezzi giusti, ovvero di una forbice molto ben affilata, che non danneggi la pianta creando un effetto sfilacciato e provocandole traumi, e disinfettata bene, in modo da non apportare infezioni alla pianta. Il taglio deve essere netto ed effettuato in obliquo all’ altezza desiderata. Il fiore sarà poi da posizionare in un vaso con dell’ acqua fresca. Vi sono poi altre specie che sono ottime sia per la coltivazione in vaso che in piccole aiuole , l’ importante è che si tratti di piante riparate dagli agenti atmosferici, come le specie botaniche o gli ibridi nani.
E’ molto importante destinare ad ogni tipologia di piante le cure di cui ha bisogno, rispettando i suoi tempi e il suo ritmo biologico, in modo tale da essere sicuri che tali cure non saranno inutili per la pianta, ma soprattutto non saranno dannose.
Per coltivare un tulipano c’è bisogno di un terreno leggero, ricco di sostanze organiche e che favorisca il drenaggio dell’ acqua, in modo da evitare pericolosi ristagni idrici in prossimità delle radici. E’ importante, poi, che questo terreno venga smosso e lavorato a fondo qualche settimana prima che il bulbo sia piantato : in questo modo, infatti, lo si renderà più leggero. Per quanto riguarda il clima, il tulipano predi lisce n clima mite e soleggiato, e quindi è particolarmente indicata per la sua coltivazione la zona che gode di un clima mediterraneo. Bisogna però ricordarsi che è meglio non esporre la pianta di tulipani al vento, oppure all’ umidità, perché è una pianta che mal sopporta sia l’ uno che l’ altra. Dopo che il bulbo sia stato piantato, si ricorda poi che, per proteggerlo dalle piogge invernali, si può pacciamare il terreno ove la pianta è ospitata, utilizzando paglia, foglie e materiale organico, che andranno anche ad aumentare le sostanze organiche del terriccio. Il bulbo deve essere piantato in autunno, in piccole buche di circa 10-20 centimetri di profondità( più grande sarà il bulbo, più dovrà essere profonda la buca in cui sarà inserito), utilizzando un “piantabulbi”, ovvero un attrezzo particolare che si può facilmente reperire presso negozi di giardinaggi e negozi specializzati. Il bulbo deve essere innaffiato una volta alla settimana, pratica da intensificare in caso di clima secco e arido, facendo sempre attenzione a non inzuppare il terreno per non creare pericolosi ristagni idrici. Non si tratta di una pianta che necessita di particolari attenzioni: una volta nati i tulipani, bisogna solo ricordarsi che, una volta che il fiore appassisce, lo si deve recidere insieme ad una piccola porzione di stelo, facendo però attenzione a lasciare le foglie in modo che la piantina non secchi e quindi si stacchi in modo naturale dal bulbo. A fine stagione, i bulbi possono essere dissotterrati e conservati in un luogo buio, fresc o ed asciutto fino all’ autunno successivo, quando possono essere nuovamente interrati. A fine inverno, e subito dopo la fioritura, si può utilizzare un fertilizzante.Quali sono i “pericoli” in cui incorre questa pianta? E’ molto bene conoscerli, in modo tale da poter prevenir ogni spiacevole inconveniente e poter conoscere bene le case di eventuali problemi manifestanti da queste bulbose.
Il primo problema per le piante di tulipano, e per molte altre piante, sono gli insetti, in particolare: il Maggiolino, ovvero il coleottero Melolontha melolonta L., soprattutto se adulto, in quanto rende tenere le foglie, mentre le larve danneggiano bulbi e radici; la mosca del narciso: si tratta di larve di dittero Lampentia equestris che divorano i bulbi; l’ acaro del bulbo, ossial’ acaro Rhizogluphys echino pus Fum et Robin. Che provoca erosioni nei tessuti del bulbo; Julus e Branjulus, ossia i millepiedi che causano problemi sia alle radici tenere, sia alle parte epigee; ovviamente tutti i funghi causano problemi a questa pianta, come ad esempio la muffa verde causata dei funghi Penicilium, la muffa grigia causata dai Botrytis tulipae, il Marciume radicale causato da Phythium sp. , il marciume basale causato da Phytophthosa cryptogea, e la fusariosi, causata dal Fusarium. E’ poi anche possibile una “rottura di colore” causata da un’ attacco virale, che si manifesta con maculature e bordi frastagliati dei petali.
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