A febbraio, il terreno può essere preparato per l'imminente semina.
Dopo aver riposato durante l'inverno, il terreno è pronto per ricevere nuovamente i semi.Prima di procedere con la semina, è importante procedere con una pulizia generale del terreno: vanno tolti sassi e pietre; vanno rimosse le erbacce infestanti che hanno attecchito; vanno infine eliminati i residui di eventuali colture improduttive.Per quel che riguarda i residui delle colture, queste possono essere accumulate in un piccolo appezzamento di terreno improduttivo e sotterrate: nel giro di poche settimane, si avranno a disposizione diversi chilogrammi di fertile concime naturale.Dopo aver ripulito il terreno, è necessario procedere con la vangatura. La vangatura si deve effettuare utilizzando zappa e vanga e ha effetti benefici per la terra, che viene arieggiata e si arricchisce di nuovi elementi nutritivi. Il freddo invernale inoltre uccide moltissimi parassiti che vengono portati in superficie dalla vanga.L'operazione si deve effettuare con terreno secco: in caso di gelata o di terreno bagnato si deve rimandarla in quanto risulterebbe pressoché inutile.Dopo aver vangato, si può procedere a concimare, per apportare ulteriori elementi nutritivi utili a migliorare la produttività.Si possono scegliere concimi organici come il letame e lo sterco di animali da cortile o artificiali a rilascio lento.Il terreno, arricchito di azoto, potassio e fosforo, sarà presto pronto ad accogliere le sementi. Il Kit ortaggi stravaganti di Plant Theatre - 5 straordinari ortaggi da coltivare Prezzo: in offerta su Amazon a: 16,99€ |
Una volta che il terreno è stato vangato e concimato, è possibile prepararsi alla semina.
È bene tener presente che, a causa delle differenze climatiche, a seconda della posizione geografica dell'orto cambiano gli ortaggi da mettere a dimora.In aree dal clima freddo è possibile comunque seminare, a patto che si adottino le opportune accortezze e si proceda a proteggere debitamente le piantine.Per proteggere le piante si può seminare all'interno di apposite campane di vetro o di semenzai, recipienti da conservare in luoghi protetti per evitare che il gelo distrugga i giovanissimi germogli.In alternativa, si possono mettere a dimora i semi direttamente sul terreno, avendo però la cura di proteggerlo con alcuni teloni di tessuto non tessuto, che consentono la germogliazione delle piante proteggendole però dalle gelate. Questi teli sono in vendita presso la maggior parte dei negozi di giardinaggio e di ferramenta; sono disponibili spesso anche in vari centri commerciali.A febbraio si devono mettere a dimora alcuni ortaggi molto resistenti al freddo come cipolla, aglio bianco e scalogno. I bulbilli di questi ortaggi vanno seminati ad una profondità di circa cinque centimetri e quindi vanno ricoperti di terreno. È importante non rimuovere la 'tunica' dai bulbilli (il rivestimento esterno), che serve a proteggerli dal freddo.Si possono poi seminare anche barbabietole, carciofi, zucchine, catalogna, spinaci, rape, rucola, ravanelli, sedano, timo, valeriana, lattuga, carote.Febbraio è anche il mese dei legumi, in quanto si piantano piselli, fave, fagioli.Per quel che riguarda le regioni dell'Italia meridionale, si possono piantare anche peperoni, pomodori, melanzane e meloni. Per le altre regioni della Penisola, è invece preferibile attendere la metà di marzo per la semina in quanto il freddo tipico della stagione potrebbe danneggiare irrimediabilmente le sementi.In ogni caso è sempre meglio posticipare una parte della semina a marzo. A febbraio è infatti sempre latente un rischio di gelate improvvise: di conseguenza, non destinando tutta la superficie dell'orto alla semina è possibile avere uno spazio sufficiente per ogni tipo di imprevisto per coltivarlo nei mesi successivi.A febbraio è possibile cogliere diversi ortaggi.
Il miglioramento del clima porta infatti l'orto a produrre di più e si possono quindi consumare molti ortaggi invernali come cavolfiori e cavoli.Anche alcune erbe aromatiche come rosmarino e salvia possono essere colte e consumate fresche o, in alternativa, seccate per essere consumate in seguito.Il raccolto di febbraio si arricchisce anche di barbabietole, carciofi, broccoli, cardi, cicoria, finocchi, cime di rapa, indivia, prezzemolo, porri, radicchio, rucola, ravanelli, spinaci, valeriana, timo e zucca.
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