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È opportuno prestare attenzione, inoltre, ai parassiti: benché si tratti di una pianta piuttosto resistente, può essere colpita con facilità da infezioni. Altrettanta cura deve essere riservata alla quantità di acqua che viene somministrata: in caso di un contatto eccessivo con l’umidità, il rischio che la pianta marcisca è molto alto. Come detto, il periodo ideale per la semina del broccolo corrisponde ai mesi primaverili.
La procedura da seguire è molto semplice: occorre impiegare dei contenitori appositi ed effettuare la semina tenendo conto che un mese dopo si avranno delle piantine, alte non più di una decina di centimetri, che dovranno essere trapiantate. Il trapianto dovrà essere effettuato distanziando le diverse piantine, così che poi abbiano a disposizione lo spazio necessario per crescere: va bene una distanza di trenta centimetri. Dopo aver preparato le buche con un elemento appuntito, si può procedere alla messa a dimora delle piantine, e quindi ricomporre il terreno compattandolo intorno alla buca. Il periodo prima del raccolto necessita concimazione e annaffiature. Se il terreno viene concimato in maniera corretta in preparazione, altri interventi di questo tipo saranno inutili: un bel risparmio di tempo e denaro, insomma, visto che un terreno ben concimato non ha bisogno di ulteriori sostanze nutritive. La vangatura, a seconda delle finalità della coltura (professionale o amatoriale) e delle dimensioni dello spazio, può anche essere effettuata con una vanga o una motozappa. Per ogni metro quadro occorre un chilo e mezzo di letame maturo, da sistemare con l’aiuto di una forca.
L’annaffiatura dipende, naturalmente, dalla latitudine a cui ci si trova. Nel momento in cui il broccolo comincia la produzione in estate, le piante devono essere bagnate ogni giorno, così che la loro produttività aumenti. A proposito della raccolta dei broccoli, essa richiede un tempo di attesa tra i due e i quattro mesi: occorre partire dai broccoli più grandi, eseguendo un taglio netto e obliquo in maniera tale da impedire il ristagno dell’acqua, e quindi che la pianta marcisca. Dopo la prima raccolta, i frutti saranno prodotti in maniera naturale, senza bisogno di ulteriori interventi. Va precisato che del broccolo sia mangia sia la foglia, che costituisce la parte più morbida, sia il gambo, sia la testa. Ideali sia freschi che surgelati, possono essere anche cotti con acqua e aceto e messi sott’olio.
Come si può notare, la coltivazione dei broccoli si rivela piuttosto semplice anche per una persona non abituata a curare un orto: l'importante è tenere conto delle giuste tempistiche, partendo con la preparazione del terreno con l'anticipo necessario in maniera da riuscire a effettuare la raccolta nei mesi invernali. Nel momento in cui la pianta inizia a crescere, in estate, l'innaffiatura rappresenta una tappa fondamentale, cui occorre prestare molta attenzione: deve essere effettuata nelle ore più fresche della giornata, e soprattutto non deve contemplare un utilizzo eccessivo di acqua. Il rischio, infatti, è che la pianta rimanga umida per troppo tempo, con un ristagno di acqua che potrebbe portarlo a marcire o favorire l'insorgenza di malattie o infezioni. Per lo stesso motivo, è importante riservare molta cura anche alla scelta del terriccio, che deve garantire un ottimo drenaggio dei liquidi.
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