Salice piangente

Salice piangente pianta

Il salice piangente è originario della Cina e giunse in Europa attraverso la via della seta attorno al 1692. Proviene dall'Oriente ed è un albero deciduo caratterizzato da un rapido accrescimento e da vita breve. Può arrivare a raggiungere un’altezza variabile da dieci fino a venticinque metri.

È una pianta considerata sacra da tutte le dee madri e nell’antichità, in Grecia era l’albero preferito dalle dee lunari. Per il fatto che perde precocemente i suoi frutti è divenuto il simbolo della castità intesa come valore assoluto. È una pianta associata alla nostalgia e alla malinconia per la forma della sua chioma rivolta verso il basso che fa pensare a qualcosa di triste.

Il salice piangente ha rami molto sottili e penduli che gli conferiscono il caratteristico aspetto. Le foglie hanno una colorazione verde chiaro e una forma stretta e lunga che può arrivare a raggiungere i 15 centimetri di lunghezza. I margini sono seghettati e sui rami sono disposte a spirale con l’apice rivolto verso il basso. La pagina inferiore è ricoperta di una fitta peluria caratteristica molto chiara. Nel periodo autunnale assumono una colorazione giallognola prima di cadere.

I fiori della pianta compaiono a primavera e sono raggruppati in amenti. Alcuni salici hanno fiori esclusivamente femminili mentre altri hanno solo quelli maschili. I frutti sono costituiti da vere e proprie capsule contenenti semi di piccole dimensioni ed ogni seme ha un ciuffo di peluria bianca soffice. La pianta si moltiplica per talea attraverso gli apici dei rami semilegnosi in aprile oppure attraverso il sistema di propaggine o con le margotte.

pianta di salice piangente

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Coltivazione

salice piangente Il salice piangente per crescere rigoglioso ha bisogno di essere posizionato in zone soleggiate o caratterizzate dalla mezza ombra. Se piantato in luoghi molto scuri e perennemente ombreggiati tende a crescere meno rapidamente e ad avere uno sviluppo alquanto stentato. Resiste molto bene alle basse temperature e alle gelate più o meno intense anche se si protraggono per lunghi periodi. Per crescere forte e rigoglioso necessita di terreni molto profondi non troppo drenanti e ricchi di sostanze nutritive. Prospera bene in zone umide o di tipo paludoso dove l’acqua ristagna permanentemente. Vengono spesso piantati ai bordi dei laghetti o degli specchi d’acqua artificiali. Il periodo ideale per piantare il salice è la primavera. È un albero che teme la siccità e la scarsità di acqua a lungo andare lo porta a sicura morte.

Non hanno bisogno di particolari potature frequenti o regolari ma per un puro fattore estetico si possono tagliare i rami o accorciarli senza causare danni. Hanno però l’esigenza di essere concimati sia in occasione dell’impianto sia periodicamente con una frequenza di due o tre anni a inizio autunno o meglio ancora a fine inverno prima della ripresa vegetativa.

Si può addizionare al terreno concime organico in alte percentuali. In tale modo non solo si migliora il terreno di fondo ma si forniscono alla pianta tutti gli elementi nutrienti di cui ha bisogno per crescere sana e forte.

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Malattie e parassiti

salix babylonica Il salice piangente, avendo un accrescimento molto rapido, ha un legno fragile e spesso i rami più sottili si spezzano facilmente.

Le malattie che teme di più sono la ruggine e il cancro. I parassiti più comuni che attaccano il suo fusto sono i rodilegno ovvero dei bruchi contro i quali è necessario intervenite rapidamente prima che portino la pianta alla morte.

E' possibile eseguire dei trattamenti specifici con prodotti anticrittogamici che vanno vaporizzati sulle piante per evitare che la diffusione della malattia, porti alla morte della pianta.


Proprietà terapeutiche

Il salice piangente contiene alte percentuali di acido salicico, un precursore della classica aspirina di cui possiede la medesima azione antidolorifica, antireumatica, febbrifuga ed antiinfiammatoria.

Si possono utilizzare i decotti fatti con le sue foglie per curare reumatismi, febbre, placare il dolore degli ascessi e per alleviare i disturbi causati dalle più comuni malattie della pelle. Con la corteccia si possono preparare degli ottimi infusi utili sia per abbassare la febbre che per curare nel migliore dei modi la diarrea. Inoltre sempre con la corteccia si possono fare dei pediluvi utili a far diminuire la sudorazione dei piedi.


Significato e simbologia del salice

salice1 Il salice piangente racchiude in se molteplici significati, a volte contrastanti tra loro in base alla zona di origine del concetto. In Oriente ha una connotazione positiva e rappresenta la vita eterna, l’immortalità e lo spirito. In Cina l’immagine del salice è legata alla vita, alla longevità ma anche alla gentilezza e alla pazienza. La pianta è anche il simbolo della bellezza, della femminilità e delle gioie dell’amore. In Occidente invece ha piuttosto una connotazione negativa, associata alla particolare conformazione del salice con rami e foglie che arrivano fino al suolo e oscillano a seconda dell’intensità del vento. Qui il simbolo della pianta richiama il dolore, la tristezza, la debolezza e il lutto. La popolazione ebraica vedeva la pianta come simbolo dell’arrivo di avversità e sfortuna; gli antichi greci come simbolo della morte e del lutto.



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