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In genere il cappotto termico può essere applicato in qualunque situazione e su qualunque tipo di supporto, anche sulle piastrelle. In questo caso, però, è necessario sondare la superficie per trovare le parti vuote: così si possono rimuovere le piastrelle corrispondenti e riempire le cavità sottostanti con malta di cemento. Infatti il degrado dei cappotti termici avviene a causa di errori nella progettazione o nella posa in opera oppure per l'uso di materiali di scarsa qualità. Di conseguenza un isolamento termico a cappotto può anche durare 50 anni oppure solo 5 a seconda degli errori o meno che si fanno. Innanzitutto la rasatura armata esterna deve essere adeguata e posata in due mani, tra le quali deve essere applicata la rete d'armatura. In secondo luogo è necessario far passare almeno 24 ore tra una mano di rasante e l'altra, così che la rete non venga schiacciata.
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Per evitare il degrado dei cappotti termici è necessario accostare in maniera adeguata i pannelli isolanti in modo che non vi sia spazio interstiziale: in questo caso le fessure vengono riempite dal rasante quando si applica la finitura superficiale e quindi la rasatura ha in certi punti uno spessore maggiore. Di conseguenza l'umidità viene assorbita in modo diverso, rendendo visibili le giunture e aggravando la dispersione termica. Se i pannelli isolanti non sono accostati bene, è necessario riempire gli spazi con schiuma isolante a bassa densità. Allo stesso modo è necessario che il collante sia posato a regola d'arte per evitare la deformazione dei pannelli isolanti e il degrado dei cappotti termici. Per questo è necessario effettuare una posa a cordolo che segua il perimetro dei moduli e al centro in modo che la colla copra almeno il 40% della superficie del pannello. Infine si consiglia di realizzare il cappotto termico in condizioni ambientali ottimali, cioè umidità relativa, vento moderato e una temperatura non inferiore ai 5°C.
Il degrado dei cappotti termici viene evitato anche con una corretta manutenzione: infatti si deve fare i conti con l'azione che l'inquinamento e gli agenti atmosferici hanno sullo strato esterno. Da questo punto di vista risulta fondamentale la finitura superficiale colorata. In questo caso l'intonachino protegge i pannelli dagli effetti dei raggi del sole e della pioggia, ma è il più sensibile al degrado: per questo va ripristinato ogni volta che si verificano perdite di colore. In questa maniera si evitano scivolamenti e macchie antiestetiche sulla facciata che compromettono l'effetto finale dal punto di vista dell'aspetto. Inoltre è bene applicare le riprese di colore alla stessa temperatura.
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