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La conducibilità di tali elementi è legata a svariate caratteristiche: natura, porosità e densità in particolare, ma anche alle sollecitazioni cui il materiale in questione è sottoposto e alle condizioni di posa. Un buon materiale isolante dunque deve avere delle particolari qualità, così che le sue qualità termiche e meccaniche non degradino in fase di lavoro, come ad esempio quando si isolano termicamente le tubature degli impianti di condizionamento estivo e riscaldamento invernale. I materiali usati dunque devono resistere alle vibrazioni dei flussi di gas o di fluidi nelle tubature. Solitamente, quando si attua un isolamento delle tubature orizzontali, gli isolanti non devono staccarsi, mentre per quanto riguarda le tubature verticali è necessario che non si insacchino verso il basso e non si accorpino.
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Un buon isolante non deve alterare in alcun caso le proprie caratteristiche d'isolamento a seconda del mutamento delle condizioni atmosferiche e dunque della temperatura. Inoltre, nel momento in cui entrano in contatto con altri materiali, quelli isolanti non devono avere alcuna azione corrosiva. L'azione corrosiva può avvenire ad esempio nel caso dei mattoni refrattari, adoperati per la costruzione di forni o caldaie, che entrano in contatto con elementi in metallo sottoposti a elevate temperatura. Un altro caso invece è quello della presenza di cloro negli isolanti, che può sciogliersi a contatto con vapore o acqua e, una volta raggiunta la parte metallica delle tubature, dare inizio a un lento processo corrosivo.
Questi particolari materiali devono necessariamente essere non infiammabili, dal momento che nella maggior parte dei casi possono raggiungere ogni ambiente di un edificio e, in caso d'incendio, la loro eventuale infiammabilità potrebbe rappresentare un incredibile pericolo. Infine un'altra fondamentale discriminante nella scelta di isolanti è la loro capacità di recuperare lr propria caratteristiche isolanti e meccaniche in seguito all'asciugatura.
Il sughero è di certo tra gli isolanti più diffusi. Si tratta di un materiale naturale che è possibile ottenere grazie alla corteccia della quercia da sughero, che al suo interno racchiude un gas particolare alquanto simile all'aria. I pannelli in sughero devono subire un particolare trattamento prima di poter essere adoperati per l'isolamento. Vengono cotti in forno a una temperatura molto elevata, circa 380°, così da saldare le particelle e liquefare le resine, evitando di adoperare eventuali leganti o additivi. Si passa poi a procedimenti che prevedono l'uso di onde a elevata frequenza, e a una compressione dei pannelli, per poi eliminare dal sughero eventuali elementi biologici contaminanti.
Il sughero lascia molta libertà d'azione. Infatti può essere posto sia all'interno che all'esterno di un edificio, o addirittura nelle intercapedini. Il procedimento può avvenire in due modi, a secco o per incollaggio, con il primo che consente d'evitare fuoriuscite del legante che è stato usato, il che risulterebbe inquinante per l'ambiente circostante.L'aria può rappresentare sia un buon isolante che un buon conduttore, a seconda che sia in movimento o meno. Solo nel caso in cui sia ferma può risultare un buon isolante. Un esempio in tal senso è una semplice intercapedine d'aria di pochi centimetri, che può risultare ben più isolante del cemento. Se l'aria è in movimento invece è impossibile che non trasporti calore con sé, a causa della convenzione, un meccanismo che è anche alla base dei classici forni domestici.
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