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Oggi la produzione della lana di roccia avviene quasi esclusivamente in fabbrica, mischiando alcune materie prime come ad esempio la lava, che subisce un processo di fusione e trasformazione in melt. Alla lista di materiali si aggiungono anche il calcare (che consente alla lana di abbassare la temperatura di fusione), le bricchette (un mix di elementi minerali) e il coke (il combustibile). Grande importanza hanno le bricchette, dal momento che il loro utilizzo e dosaggio determina la creazione di differenti tipologie di lana di roccia. Dopo essere stata prodotta, la lana di roccia viene riversata in forni di polimerizzazione, riuscendo così a indurire il legante. Si passa poi alla misurazione, al taglio e infine all'imballaggio, così da poter essere spedito presso le varie aziende richiedenti. Non risulta essere cancerogena ma, in alcuni casi, irritante a livello epiteliare, soprattutto se a stretto contatto con la pelle. Proprio per evitare tale problema occorre eseguire la posa in opera e procedere all'isolamento con una barriera a vapore, ovviando inoltre al problema della conservazione delle caratteristiche del materiale e della formazione di condensa.
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Non sono in tanti a sapere che l'idroponica è uno dei campi in cui la lana di roccia viene adoperata. Questo è l'ambito che si occupa della coltivazione fuori dal suolo, dove la lana di roccia risulta utile per generare un substrato inerte. In pratica si sostituisce l'ambiente naturale con uno artificiale, il cui controllo è decisamente più semplice, e così la coltivazione può essere costantemente posta sotto controllo.
In particolare le talee riescono a generare radici con questo materiale, dal momento che la conformazione della lana di roccia, rispetto al terreno naturale, ha la capacità di trattenere più acqua.A volte però si può andare incontro a un inconveniente in questo settore, che è quello del pH alquanto basico. Proprio per questo prima di poter utilizzare la lana di roccia è utile lasciarla a mollo in una soluzione d'acqua che abbia pH neutro.Un altro campo è quello navale. La lana di roccia infatti viene usata per isolare le imbarcazioni. Di certo l'edilizia ne prevede uno sfruttamento nettamente maggiore, ma riuscire a isolare perfettamente a livello acustico la sala macchine di una nave può essere davvero indispensabile.La voce che la lana di roccia sia cancerogena si è diffusa a macchia d'olio. Va detto però che non è del tutto falsa. Il problema principale, almeno in passata, riguardava la fase di produzione, nel corso della quale gli operai a stretto contatto con questi materiali poteva assorbire per via orale delle micro particelle. Oggi invece durante la produzione è obbligatoria la biosolubilità. In questo modo si sciolgono le fibre, che non possono più disperdersi nell'aria.
Una volta eseguita la posa in opera invece, che prevede l'isolamento tra due superfici della lana di roccia, i pericoli corsi da chi vive in tale ambiente sono pari a zero. La lana di roccia in tal senso dunque era e resta un prodotto sicuro al 100% da utilizzare per rendere più confortevole la propria casa, il proprio ufficio o azienda.
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