Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere alcuni degli elementi di base che più potranno esserci di aiuto e di sostegno nel corso della nostra disanima in materia di spine e prese elettriche, una disanima abbastanza sintetica per le ben note ragioni di spazio ma che ci auguriamo rimanga sempre e comunque sufficientemente chiara d esauriente. E quindi, a questo punto, stando così le cose, occorre iniziare dalle definizioni di spine e prese elettriche che possono essere inquadrate come dei veri e propri connettori elettrici che fanno passare la corrente dall’impianto elettrico centrale fino all’apparecchio di turno a cui sono collegate. Sarebbe però un errore considerare spine e prese elettriche come elementi sinottici in quanto le differenze tra i due elementi ci sono e non sono da trascurare.
La differenza principale che interviene tra spine e prese elettriche è abbastanza facile da capire in quanto è l’una l’elemento complementare dell’altra. Significa quindi che è la spina il vero elemento connettore elettrico che deve inserita all’interno di un’apposita presa elettrica complementare. Le differenze che ci sono tra spine e prese elettriche riguardano anche il fattore della tensione, vale a dire dobbiamo sempre tener presente che il lato sotto tensione costantemente è la presa (che è, come si suole dire in casi del genere, l’elemento femmina) mentre la spina (nella fattispecie l’elemento maschio) è un elemento non esposto alla tensione. E ciò è stato studiato per evidenti ragioni di sicurezza in quanto, con una strutta organizzata in questo modo e con questa dislocazione delle tensioni, l’elemento che è sempre sotto tensione non è mai sposto al contatto.
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