Ma, a conti fatti, si tratta di due possibilità molto differenti. Perché da un lato, rivolgendoci all’addetto ai lavori, abbiamo la certezza che la riparazioni o sostituzione presa elettrica sarà effettuata da mani competenti con la certezza del buon esisto, ma, dall’altro lato, provvedendo in maniera autonoma e in prima persona alla sostituzione presa elettrica, ci rendiamo conto che ne beneficiamo notevolmente dal punto di vista del risparmio economico. Ma, come è nostra buona abitudine consolidata ormai da lungo tempo, procediamo con ordine e iniziamo a comprendere gli elementi di base che più potranno esserci di aiuto nel corso della nostra disanima in tema di sostituzione presa elettrica, una analisi la nostra anche abbastanza sintetica ma che speriamo sia sempre e comunque sufficientemente chiara per chi ci legge.
La prima considerazione da fare quando abbiamo deciso di procedere alla sostituzione presa elettrica in prima persona consiste nel prendere la cassetta degli attrezzi di casa nostra e renderci conto se siamo realmente in possesso di tutto l’occorrente per un’operazione del genere. A ben guardare non si tratta né di un equipaggiamento troppo specifico né poco comune: per poter effettuare una sostituzione presa elettrica infatti servono semplicemente cacciavite – sia punta piatta che a croce – pinze e forbici da elettricista, una spella-cavi e un cercafase. A questo punto non serve nient’altro che una discreta manualità o esperienza nel setore che ci permetta di rimuovere in primo luogo la classica placchetta di plastica (o talvolta realizzata in altro materiale ma in fin dei conti cambia veramente poco per quanto riguarda la sostituzione presa elettrica) e poi procedere al lavoro da elettricista vero e proprio.
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