L’energia elettrica è oggi – contrariamente a quanto accadeva 40-50 anni fa – un fattore a cui non si può rinunciare in una casa all’avanguardia, o più semplicemente normale. Nessuno può fare a meno di avere l’energia elettrica, e il modo migliore per gestirla prevede l’installazione di un impianto elettrico a norma. Se è vero che tutto ciò si riflette soprattutto nell’illuminazione e nell’alimentazione degli elettrodomestici e degli utensili più comuni, è altrettanto vero che più passa il tempo, più l’energia elettrica va sostituendo azioni che prima avvenivano in maniera naturale. Le porte e i cancelli si aprono sempre più spesso schiacciando semplicemente un pulsante, così come avviene per i box auto. La doccia si apre cliccando un pulsante, il termostato funziona con il telecomando, altri strumenti addirittura funzionano grazie all’energia elettrica attivata grazie a un comando vocale. Insomma, più si va avanti, più l’egemonia di questo elemento energetico importantissimo, è evidente.
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Fin qui tutto chiaro e bello, ma questo può finire presto e male. L’energia elettrica è da un lato un alleato dell’uomo, ma dall’altro può diventare un nemico, un ostacolo, da affrontare con cautela. L’energia elettrica va gestita in maniera impeccabile e sicura. E sicurezza, all’interno di un appartamento, vuol dire avere un impianto elettrico a norma, che consente di avere tutta l’energia elettrica necessaria per vivere nel confort, maneggiandola al contempo con tranquillità e zero rischi. Un impianto elettrico a norma è elemento di fondamentale rilevanza, in casa come in ufficio. L’installazione di un impianto elettrico a norma è argomento di studio da parte della CEI, che stabilisce regole ben precise relativamente alla qualità e alla tipologia dell’alimentazione energetica. La prima cosa su cui non si può prescindere è la qualifica di cui devono essere in possesso gli addetti a cui ci si rivolge per l’installazione dell’impianto. Devono essere iscritti necessariamente all’albo, altrimenti gli è vietata l’esecuzione del lavoro. L’iscrizione all’albo è un requisito fondamentale e richiesto anche nel caso di lavori di manutenzione o ampliamento dell’impianto elettrico a norma.
La domanda cruciale che scaturisce dal nostro intervento, tuttavia, è legata a doppio filo a quelle che sono le caratteristiche dell’impianto elettrico, che per essere definito a norma deve avere dei requisiti fondamentali e imprescindibili. Innanzitutto, un impianto si definisce a norma quando è dotato di protezione contro tutti i contatti, diretti o indiretti; in secondo luogo, non può mancare il salvavita, una dotazione disponibile in varie tipologie ma assolutamente necessaria. Successivamente, l’impianto deve disporre di una protezione efficace contro i fenomeni di sovracorrenti, che fanno scattare il contatore e interrompono il flusso di energia fuori controllo. E’ senza ombra di dubbio questo il fenomeno più frequente nelle abitazioni: quando si chiede troppo all’impianto elettrico e si utilizzano contemporaneamente troppe applicazioni elettriche, questo si blocca per sicurezza fino al ripristino manuale del contatore. Infine, ma non meno importante, è obbligatorio fornire un impianto elettrico che voglia essere a norma, di protezioni esterne che lo assicurino dal contatto fisico: è fondamentale che entri in contatto con le dotazioni dell’impianto solamente chi è qualificato per farlo. Successivamente, isolate tutte le parti attive e protette a dovere le canaline, il nostro impianto elettrico si può definire “a norma”.
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