La rosa è uno dei fiori più diffusi in Italia anche se non ha origini prettamente nostrane. O meglio, la rosa non ha origini esclusivamente nostrane in quanto si tratta di una di quelle specie talmente diffuse nel mondo che ne troviamo di tutti i tipi e, quasi, ad ogni latitudine. Diciamo per schematizzare che i luoghi di elezione delle rose sono disseminati sia in Europa che in Asia. E’ normale adesso che di fronte ad una diffusione del genere possa sorgere qualche dubbio perché è lecito chiedersi come è possibile che lo stesso tipo di fiore sia diffuso e riesca a crescere in zone di due continenti così estesi e così ampi anche dal punto di vista dello spettro climatico che contengono entrambi. In effetti la risposta è più facile del previsto in quanto quando parliamo di rose non abbiamo problemi di diffusione perché esistono talmente tante specie di rose che la stessa tipologia di fiore, la rosa appunto, ma sotto forma di specie differenti, può essere rigogliosa in condizioni climatiche molto differenti le une dalle altre. La rosa, ad ogni modo, è della famiglia delle Rosacee e, al suo interno, ci sono addirittura circa 150 specie di differenti. Eppure possiamo tracciare alcuni criteri di base ai quali tutte le tipologie di rose, e ci riferiamo in questa occasione alle 150 specie differenti appena richiamate, si conformano. Ad esempio, in tutti i casi o comunque nella larghissima maggioranza dei casi, le rose hanno un’altezza minima misurata introno ai 25 centimetri dal suolo. Attenzione, facciamo riferimento ad un’altezza minima e non massima perché, da quel punto di vista, le rose presentano notevoli differenze se solo pensiamo a quelle che crescono come rampicanti e che possono giungere anche a misurare diversi metri di altezza dal terreno. Possiamo anche raggruppare in vari macroinsiemi le differenti specie di rosa: in linea di massima dobbiamo tener presente che esistono rose cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, sotto forma di arbusti e di alberelli, a fiore piccolo o a fiore grande, solitarie o a mucchietti o pannocchie semplici o doppie. Per quanto riguarda poi la presenza di rose nel nostro Paese la diffusione è senza dubbio molto notevole sia dal punto di vista della quantità – perché le rose credscono rigogliosamente in quasi tutte le Regioni della nostra penisola – sia della qualità. Basti pensare che solo in Italia possiamo vantare circa una trentina di specie di rose diverse. E dobbiamo pensare che si tratta solo di rose spontanee senza contare l’innumerevole quantità di innesti e di ibridi creati di volta in volta dalla sapienza dei nostri giardinieri e vivaisti. Tra le principali specie di rose spontanee che crescono e che vengono diffusamente commercializzate in Italia possiamo citare: la rosa canina, che è la variante più diffusa, la rosa gallica, la rosa glauca, la rosa pendulina (tipica queste a dei climi più rigidi delle Alpi o dell’Appennino settentrionale) e la rosa sempervivens.
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