Tarlo del legno

Come è fatto il tarlo del legno?

La descrizione del tarlo del legno wikipedia è molto chiara e si può facilmente riconoscere questo fastidioso animaletto da alcune caratteristiche principali. Innanzitutto ha una forma cilindrica, con le elitre di colore marrone scuro ed è abbastanza piccolo (non più di 5 mm). La testa assomiglia ad una piccola ghianda ed è coperta da una sorta di cappuccio detto pronoto, mentre le antenne sono lunghe e separate alla base. Le femmine del tarlo depongono fino a 60 uova e per nidificare scelgono le fessure presenti nel legno o fori di sfarfallamento già utilizzati in precedenza. Il periodo più a rischioso è quello che va da maggio a giugno perchè è proprio in questi mesi che avviene l'accoppiamento.

Quelle minuscole gallerie che si trovano nei mobili sono proprio causate dalle larve che dopo circa 5 settimane, una volta schiuse, iniziano a farsi strada verso un luogo più sicuro. Qui si riposano fino al termine della metamorfosi.

Alla fine del suo ciclo vitale, ogni esemplare adulto pratica un forellino da cui uscire per riprodursi e deporre le uova che si ripete in modo esponenziale. Per questo motivo è bene individuare quanto prima le tane e prendere i dovuti provvedimenti.

tarlo del legno

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Le terribili larve del tarlo

larve del legno Le larve hanno un corpo molle, sono di colorazione biancastra e hanno una forma simile a quella di un piccolo scarabeo. Si cibano esclusivamente di amido, cellulosa, emi-cellulosa e lignina. Questo materiale, una volta digerito per mezzo di particolari enzimi, viene poi rilasciato nel cosiddetto "rosume", un composto fatto di escrementi e fibre. Quando le larve del tarlo raggiungono il periodo adulto fuoriescono dai fori che si sono scavate nel legno lasciando dei tipici forellini non più grandi di 2mm di diametro. Prima che questo avvenga, tuttavia, non è facile capire se la mobilia è stata attaccata o meno dal tarlo del legno perché il periodo di incubazione delle larve può durare anche alcuni anni (anche 3 o 4).

I fori in superficie segnalano quindi che lo sviluppo delle larve si è già concluso.

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    Il tarlo del legno: un pericolo anche per l'uomo

    effetti tarlo del legno Questo animaletto tanto odiato dai restauratori (e non solo!) è più pericoloso di quanto si possa credere.

    Se il tarlo del legno resta confinato nei mobili allora il danno è limitato alla mobilia. Molti non sanno però che il tarlo del legno difficilmente colpisce da solo. Con lui infatti agiscono anche dei minuscoli insetti che, una volta usciti dal loro nascondiglio, possono attaccare l'uomo e pungerlo. Questi parassiti si chiamano volgarmente Acari del tarlo e possono provocare dei ponfi simili a punture di zanzara ma molto più pruriginosi e numerosi. In questi casi è bene sempre rivolgersi al proprio medico curante che quasi certamente vi prescriverà un buon antistaminico e una pomata a base di cortisone da applicare sui ponfi. Ad ogni modo, se avete dei dubbi, sappiate che gli acari del tarlo si individuano molto facilmente perchè lasciano insieme ai caratteristici fori nel legno anche una polverina accanto al mobile infestato.


    Tarlo del legno: come eliminarlo

    eliminare il tarlo I rimedi al tarlo del legno sono molti. Le ditte specializzate in disinfestazione ricorrono alla camera a gas o al Microonde Misya ma anche alcuni trattamenti casalinghi sono efficaci. E' possibile ad esempio utilizzare dei prodotti specifici a base di permetina, piretro, malathion e phoxim che snidano e distruggono il tarlo. Questo tipo di sostanze non sono tossiche per l'uomo e non rovinano la struttura del legno ma è comunque bene essere cauti nel loro utilizzo e tenere lontani i bambini.

    Per eliminare il tarlo del legno basta spennellare il prodotto sulla superficie del legno. Le fessure, invece, devono essere trattate servendosi di una siringa. A lavoro ultimato, i fori si possono stuccare con della cera d'api. Se i fori sono numerosi è preferibile invece ricorrere a un professionista che effettuerà una bonifica radicale.


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