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In Italia, sono 7 le regioni in cui, per legge, è possibile recuperare i seminterrati per adibirli ad altri scopi rispetto a quelli classici, primi tra tutti quelli inerenti le attività commerciali. In particolare, però, solo 5 di esse permettono il recupero abitativo dei seminterrati nel vero senso della parola e, quindi, la possibilità di ristrutturare i locali destinandoli poi ad abitazione a tutti gli effetti di legge. Tali lavori sono consentiti in Friuli Venezia Giulia, in Sardegna, in Puglia, in Calabria e in Sicilia. Gli immobili interessati da una procedura di questo tipo, come già detto, acquistano un maggiore valore proprio perché non rimangono rilegati ad un mero ruolo di accessorio dove riporre le cose inutilizzate o simili ma possono ampliare la capacità abitativa dell'edificio aumentandone, di conseguenza, il valore generale. Per iniziare i lavori relativi al recupero abitativo dei seminterrati è necessario semplicemente farsi rilasciare un Permesso di Costruire.
Vi sono, in merito al recupero abitativo dei seminterrati, dei requisiti minimi che bisogna assolutamente rispettare per poter considerare pienamente legale a tutti gli effetti i lavori effettuati. Esiste un regolamento locale che specifica i requisiti minimi d'igiene che i locali devono soddisfare per poter essere adibiti ad abitazione. Vi sono, poi, altri requisiti minimi che possono essere necessari qualora vengano richiesti. Tra questi è importante avere delle dimensioni minime (o anche solo un'altezza minima), deve essere adeguatamente aerato ed illuminato, vi deve essere la possibilità di scaricare le acque in maniera corretta. Vi sono comuni, poi, che man mano di aprono alla possibilità di recuperare i seminterrati. In questi casi i requisiti sono decisi direttamente dal comune. A Milano, ad esempio, dove questa possibilità è abbastanza recente, si deve avere un'altezza minima di 2,70 metri e rispettare ogni requisito sotto il profilo igienico sanitario. I costi di un'operazione di questo tipo dipendono da regione a regione.Si considera, comunque, normalmente pari ad una ristrutturazione edilizia.
Vi sono, comunque, alcuni rischi connessi al recupero abitativo dei seminterrati. Questi sono legati prevalentemente al rischio alluvioni, come recenti casi di cronaca hanno raccontato ultimamente in Sardegna. Non per nulla nelle zone ad elevato rischio idrogeologico non si possono effettuare questi lavori. L'intenzione di procedere in questo senso, comunque, va di volta in volta considerato, tenendo bene a mente quali sono i vantaggi e quali, invece, potrebbero essere i problemi connessi. Si considerano, quindi, essenzialmente sia le condizioni fisiche del territorio sia quelle che riguardano la stabilità generale del proprio edificio. Solo realizzando lavori pienamente in regola, sarà possibile approfittare al meglio del proprio lavoro, una volta portato a termine.
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