Martello pneumatico

Caratteristiche:

Quando ci si occupa di fai da te molto importanti sono anche gli attrezzi che vengono utilizzati, i quali devono essere maneggiati con cura e usati con cognizione di causa, per evitare di farsi male.

Tra i tanti attrezzi che vengono utilizzati per il fai da te, uno è il martello pneumatico. SI tratta di attrezzi portatili usati per forare e per demolire vari materiali, come la pietra, il calcestruzzo, la roccua, la terra battuta, le pareti delle costruzioni, le strade ecc.

Fisicamente, è composto da due parti fondamentali, ovvero il corpo della macchina (o martello) e lo scalpello.

Per quanto riguarda la prima parte, ovvero il corpo della macchina, questo è realizzato con una serie di meccanismi che sono in grado di imprimere a un mandrino un moto rettilineo periodico alteranto (avanti e indietro). Il meccanismo che genera questo moto è azionato da aria compressa e da qui l’ aggettivo pneumatico che accompagna il nome. L’ aria compressa viene sottoposta a pressione variabile e , successivamente, viene data al pistone che detemrina il movimento con un tubo che è a sua volta collegato ad un compressore portatile. Quest’ ultimo, per funzionare, deve avere necessariamente un motore che lo muovere, che in genere è un motore a scoppio, e quindi deve essere alimentato a gasolio, a benzina, o con una miscela di olio e benzina. Altrimenti, il motore è elettrico e quindi necessita semplicemente di un allacciamento alla rete elettrica.

La seconda parte dell’ attrezzo, ovvero lo scalpello, è chiamato anche fioretto, ed è un’ asta che termina con una punta realizzata in acciaio. Tale punta ha specifiche caratteristiche, che si sceglieranno in funzione del materiale da perforare. Variando la percentuale di carbonio della lega con cui lo scalpello è realizzato, infatti, si otterranno utensili di differente durezza, che quindi saranno in grado di perforare materiali più o meno resistenti: maggiore è la resistenza del carbonio, maggiore sarà la durezza dello scalpello. Se poi si aggiungeranno alla lega altri metallo, come il vanadio, il cromo ecc, la durezza e la resistenza all’ usura di questo componente del martello pneumatico aumenteranno ancora di più.

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Tipologie:

Questo martello, così come lo abbiamo presentato nel capitolo precedente, è quello realizzato alla fine del 1800. Si tratta comunque di un attrezzo che è ancora in commercio e viene ancora utilizzato, ma ovviamente sono state realizzate altre tipologie più comode e più facilmente trasportabili, perché più leggere e meno ingombranti. In pratica, queste tipologie sono non solo più pratiche, ma funzionano in modo leggermente diverso, dal momento che, in esse, il movimento rettilineo periodico è alternato allo sclapello ed è fornito daun motore elettrico. Questo motore viene collegato alla rete elettrica ed è alimentato a batterie. In questo modo è stato possibile eliminare il compressore, troppo ingombrante e rumoroso , e il motore a scoppio da cui è mosso. In questi caso, volendo essere rigorosi, si può parlare più di perforatori / demolitori che di martello pneumatico. Possiamo classificare le varianti del martello pneumatico presenti sul mercato in vari tipi. In funzione di come è stato realizzato il movimento dello scalpello, possiamo avere:

1. Martelli pneumatici ad aria compressa, che sono quelli già descritti e necessitano di un compressore che produce aria compressa; martelli elettropneumatici, in cui il motore elettrico si connette alla rete tramite un cavo e produce il movimento; i martelli elettropneumatici a batteria, ovvero quei martelli mossi damotori elettrici a corrente continua alimentati con batterie da 12 a 18 volt ricaricabili, che sono molto maneggevoli e comodi, ma poco potenti; martelli pneumatici a scoppio, che sono mossi da un motore a due tempi, e sono robusti ed efficienti, trasportabili e un po’ rumorosi; martelli pneumatici oleodinamici, che hanno uno scalpello montato sul braccio degli escavatori al posto della benna e che hanno un movimento alternato della punta fornito dal sistema oleopneumatico che muove il braccio dell’ escavatore: si tratta di martelli molto potenti che richiedono l’ uso dell’ escavatore di cui sono un accessorio; martelli pneumtici demolitori, ovvero quelli classici che realizzano la funzione dello scalpello meccanicamente; i martelli pneumatici perforatori, che uniscono il moto di percussione al moto rotatorio della punta per facilitare la perforazione.


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    Martello pneumatico: Precauzioni:

    I martelli pneumatici classici ed elettropneumatici possono procurare molti danni all’ operatore e pertanto vanno usati c on cautela e seguendo alcune norme, ovvero:

    1. Proteggersi con occhiali, perché durante le lavorazioni possono volare delle schegge che possono danneggiare molto l’ incolumità degli occhio;

    2. Proteggersi con le cuffie, dal momento che i martelli pneumatici possono essere anche molto rumorosi , con un’ intensità di suono che supera anche i cento decibel. Ora, una persona che urla emette suoni che raggiungono al massimo gli 80 decibel, ma poiché il decibel è una scala logaritmica, una differenza di 15 decibel equivale ad un’ intensità sonora trenta volte superiore. Quindi, il rumore emesso da un martello pneumatico è trenta volte superiore a quello emesso da una persona che urla, e pertanto, come tutti i rumori eccessivi per l ‘uomo, possono problemi cardiocircolatori perché si liberano, nel nostro corpo, le catecolamine, che producono ipertensione e, ovviamente, sordità.

    3) proteggersi le mani, con adeguanti guanti da lavoro e con impugnature dell’ attrezzo che siano ergonomiche, morbide e ammortizzate. Le vibrazioni prolungate possono infatti provocare seri disturbi come emoglobina via urine, sindrome di Raynaud con cianosi e parestesie delle dita che possono condurre a gangrena.



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